La casa degli omicidi.

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"Becca che hai?" Rebecca è la mora che ho spaventato un paio di settimane prima,io,Violet e lei siamo diventate davvero amiche dopo quel giorno.

"Non riesco più a dormire,guarda" si togli gli occhiali mostrando a me e a mia sorella i tre tagli ancora in vista,anche se si dovrebbero essere già cicatrizzati "Gli ho ancora,poi pensate che ho letto che quando prendi un brutto spavento i capelli diventano bianchi" dice toccandosi le punte.

Appoggio la sigaretta sul muretto dove eravamo sedute. "Ecco spiegato il cappello" dice Violet prendendosi la mia sigaretta.

"Prendo queste per dormire,almeno ci riesco" dice uscendo una scatolina arancione con una ventina di pillole al suo interno.

"Ce ne dai un paio,neanche io e lei riusciamo a dormire è da una settimana che parliamo ogni notte perché non chiudiamo occhio" è vero,io e Violet passiamo ogni notte a parlare perché non riusciamo a chiudere occhio.

"Prendetevele tutte ne ho un altro paio a casa tranquille"

Sono le 10:30pm dobbiamo andare a dormire,io e Violet siamo qui,sul mio letto con il pacchetto di pillole in mano,ci guardiamo negli occhi.

"Cinque a testa"

"Violet non saranno troppe?"

"Becca ne prende di più"

"Ok passamele" allungo la mano,mi passa le pillole.

"Pronta?"

"Pronta"

"Katrina!!" Mi riprendo subito sentendo il mio nome. Sono abbracciata a Tate sotto l'acqua in vasca,non so che ci facciamo qui "Ti ho fatto sputare delle pillole,rischiavi di morire",mi stringo a Tate,piangendo,come se non ci fosse un domani,ogni tanto sussurro il suo nome per vedere se è ancora accanto a me.

Il giorno dopo,mi alzo,vado tutta sorridente da Violet,come se non fosse successo nulla la sera precedente,la saluto dandole un bacio sulla fronte,ritorno in camera cambiandomi,scendendo le scale di fretta,pronta per affrontare un giorno di scuola. Scendendo le scale incontro mio padre che mi blocca.

"Mi ha appena chiamato la scuola,tu e Violet non ci andate più da 16 giorni che vi è successo? Ah e se oggi non ci andate finiremo davanti al giudice minorile" lo guardo un po' sorpresa,come non vado a scuola da 16 giorni,ci sono andata l'altro ieri.

"Si tranquillo vado a chiamare Violet e andiamo insieme,tu invece dove stai andando?"

"Vado da tua madre alla casa di cura" un piccolo dettaglio che mi sono dimenticata,dopo tutto quello che succedeva nella casa,mamma è stata rinchiusa in una specie di casa di cura che io chiamo manicomio perché lo sembra a tutti gli effetti. Un altro dettaglio,papà ha lasciato mamma perché il secondo bambino non è suo,pensando l'avesse tradito con quel poliziotto sexy di colore.

"Katrina!" Mi giro verso la voce di Tate che mi chiamava,quando vedo mio padre uscire dalla porta e andarsene vado verso di lui.

"Ehi devo andare a scuola,vado a chiamare Violet,ci vediamo oggi?"

"Non puoi andartene"

"Perché? Ci vado ogni giorno a scuola"

"Si ma oggi voglio che stai con me"

"Tate devo andare,davvero"

"Si ma cosa cambia da un giorno all'altro?"

"No vado,lascio Violet ma devo andare,ciao Tate"

Esco dalla porta di casa,appoggiando lo skate per terra e uscire dal cancello,chiudo gli occhi sentendo l'aria sul mio viso,guardo per terra,lo skate stava facendo un rumore strano.

"Ecco cosa intendevo che non puoi più andartene" mi trovo Tate davanti,sono ritornata in casa.

"Cosa è successo?" Corro fuori dalla casa ma mi ritrovo sempre dentro,come se facessi il giro tondo.
La testa mi gira,il mio corpo è freddo,non ho il fiatone,starò facendo il giro da quasi un ora di solito crollo,invece nulla adesso,sto bene posso continuare a correre in eterno,il mio petto è fermo senza battiti cardiaci. Questo mi spaventa. Troppo.

"Vai a chiamare Violet e tornate giù insieme" preoccupata,corro di sopra chiamando a gran voce il nome di mia sorella,esce dalla porta di camera sua,strofinandosi gli occhi di sonno.

"Che vuoi idiota?"

"Vieni giù subito per favore" dalla preoccupazione mi scendono quasi le lacrime,scendiamo le scale velocemente trovandoci davanti Tate e anche Kyle,non sapendo quando fosse arrivato.

"Ora vi diremo la verità" non so cosa c'entra Kyle,però vedo Violet tremare,le prendo la mano,gira lo sguardo verso di me,le sorrido.

"Andrà tutto bene basta che siamo insieme" questa frase ce la siamo detta fin da piccole per darci forza a vicenda,anche quando tutte è due stavamo crollando,con questa frase sorridevamo sempre.

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