Il giorno prima di Halloween.

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«Tate tu sei pazzo lo sai? Come fanno a non piacerti gli ArticMonkeys?» Dico a Tate sedendomi accanto a lui,è passato un mese da quando ci siamo trasferiti ed è successo di tutto e di più in questa casa. Io,mia sorella e mia madre stavamo per essere uccise da un tre idioti ma Tate ci ha aiutato. Mio padre sta impazzendo.Mia madre è incinta e credo sia la cosa più bella che ci possa essere accaduto. Poi mio padre non vuole che Tate stia con me anche se stiamo insieme di nascosto,perché pensa potrà farmi del male ma per me è il ragazzo più tenero che esista.

«Allora a te non piacciono i Nirvana» mi dice abbracciandomi da dietro,intanto che scelgo un Cd da mettere nel mio stereo.

«No in realtà mi piacciono ma mai come gli ArticMonkeys»,dico alzandomi e inserire il dico nello stereo e iniziare a ballare sulle note della mia canzone preferita -Do I wanna Know?- «Senti questa e ti piaceranno fidati» mi risiedo accanto a lui.

«Io preferisco te alla loro musica» dice baciandomi il collo,mi alzo chiudendo la porta a chiave ritornando sul letto ed iniziando a baciare Tate,mi metto sopra di lui ma in men che non si dica lui è sopra di me a spogliarmi.

Dopo aver fatto l'amore mi rivesto subito «Ti posso dire una cosa?» Chiedo a Tate intanto che mi legavo i capelli in una lunga coda morbida,giro lo sguardo su di lui,mi annuisce «Ho smesso di tagliarmi da quando tu sei entrato nella mia vita».

«Allora spero di rimanerci per sempre» sorrido a questa risposta e mi rimetto seduta accanto a lui «Comunque i tuoi cantanti non sono mica male», mi dice dopo esser stato ad ascoltare una loro canzone.

«Te l'ho detto,ho buon gusto» mi metto in gambe incrociate difronte a lui,accarezzandomi le ginocchia nude per via dei jeans strappati «Non è assurdo che oggi io e siamo quasi vestiti uguali a parte per il maglione che io ce l'ho nero e bianco e tu verde e nero» dico tirandomi giù le maniche.

«Saremo coordinati» dice facendo la mia stessa azione,per dopo accarezzarmi la guancia e baciarmi.

«Sai che non dovremmo?» Dico io staccandomi dalle sue morbide labbra,per me sono diventate come droga,forse la più potente che esista a questo mondo.

«Lo so ma mi piace questa cosa»,gli sorrido «Tua madre ti chiama» guardo la porta,mi alzo.

«Ci vediamo più tardi?» Dico sorridendogli prima di uscire dalla porta,mi annuisce «Non farti beccare» ed esco dalla camera andando al piano inferiore dove sentivo la voce di mia madre chiamarmi.

Scendo le scale in estrema velocità,avendo i miei anfibi faccio un estremo rumore sul parquet,ieri cadendo dallo skate ho quasi rotto un lampadario di Tiffany. Pff ok saranno belli,amo quello stile però se si rompe uno ne abbiamo altri centocinquanta nel seminterrato nuovi di zecca.

«Dimmi mamma?» Dico guardandola,stava fissando un quadro dipinto sul muro,non ho notato il quadro ma la faccia meravigliata di mia madre dice tutto.

«Guarda dimmi se non è bellissimo»lo guardo,un demone che mangia vivo un bambino,credo sia dedicato alla mitologia greca.

«Beh si è particolare»dico scrutandolo al meglio,è fatto bene ma è inquietante,davvero tanto inquietante dio mio.

«Ne ho trovati altri sotto la carta da parati sono particolari» mi dice sempre guardando il quadro.

«Mamma posso chiederti una cosa?» Le chiedo guardandola,per poi girare lo sguardo verso il dipinto di nuovo.

«Dimmi tesoro» mi mette il braccio sul collo tirandomi verso di lei.

«Se stessi con Tate ti arrabbieresti?» Gira lo sguardo verso di me.

«No tesoro certo che no» dice abbracciandomi e dandomi un bacio sulla fronte «Se ti piace è giusto che ci stai insieme»,le sorrido stringendomi a lei «Se vuoi andare vai se trovo altri quadri te lo dico" annuisco e vado verso camera mia,non trovando Tate,prendo il cellulare,le cuffie e vado giù.

«Ehi Katy, ti va di venire a prendere le decorazioni per Halloween?» Sono seduta sul muro di mattoni all'entrata di casa mia. Arriva mia madre,mi tolgo le cuffie buttando la sigaretta.

«Certo tanto non ho compiti per domani» mi alzo dal muretto e scendo andando accanto a mia madre.

«Vado a prepararmi e chiedo a tua sorella se viene con noi» mi dice prima di andarsene di nuovo dentro casa.

«Katrina...» Arriva Tate sedendosi accanto a me sul muretto.

Appoggio la testa sulla sua spalla «Ci vediamo domani ad Halloween ok? Ora non posso» arriva mia madre,Tate sparisce,mi guardo intorno cercandolo con gli occhi ma niente.

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