Terzo Atto: parte 1

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TERZO ATTO

IL PASSAGGIO AL TERZO ATTO

Grazie a una nuova idea, a un'ispirazione o a un'intuizione dell'ultimo minuto sulla TEMATICA IMPOSTATA NELLA LINEA B (ricordi inizio secondo atto? Quel momento di decompressione in cui l'eroe parlava dell'avventura con il mentore? Qui è pronto a capire). Riesce ad avere un'intuizione o per una frase che sente o per una cosa che vede.

Il protagonista decide di provarci ancora. Forse non tutto è perduto. Ancora non sappiamo come agirà, ma capiamo che ha avuto un'intuizione e non vediamo l'ora di vedere qual è.

Considera che il primo atto è una sorta di esposizione del mondo: caratterizzazioni personaggi, problematiche etc. Il secondo atto è un viaggio interiore (storia d'amore etc). La classica fusione della LINEA A con la LINEA B consiste nella capacità dell'eroe (grazie alla sintesi di ciò che ha imparato dalle circostanze del primo atto, e ciò che ha appreso affrontando un nuovo percorso e fallendo nel secondo, scavando dentro di sé fino ad ammettere di poter fallire) di trovare la soluzione finale. Ora non deve far altro che applicare una sintesi di ciò che abbiamo mostrato nei due atti. Deve dimostrare di essere cambiato, di aver imparato dall'esperienza che ha fatto.

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