Capitolo 4

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«Quindi mi stai dicendo che ti sei lasciata fuggire un buon partito come un giornalista del Roma Times?» Daiana aveva gli occhi sbarrati, mentre leggeva il messaggio di Tommaso al quale Emilia, ovviamente, non aveva minimamente risposto.

«Daiana, per favore, era solo un montato...»

«Parla la difficile... Emilia, non sei stata esattamente il tipo di persona per la quale perdere la testa, lo sai» la ammonì Daiana.

«Lo so, ma perché non mi interessa: cioè... non so che cosa gli sia venuto in mente a lui ma... i suoi modi da farfallone con me non attaccano»

«Penso l'abbia capito pure lui»

«Allora che problema c'è? Hai timore per l'articolo?» e Daiana alzò gli occhi al cielo.

Sospirò e contò fino a dieci, prima di rispondere a quell'assurdità.

«Quanto tempo è passato da quando ti sei lasciata con Damiano?» e quella domanda fece subito irrigidire la sua collega.

«Non voglio parlare di-» stava per cominciare con il solito monologo: non voleva mai parlare di Damiano, l'ex che l'aveva lasciata a un mese dal matrimonio tradendola con quella che lui definiva "solo un'amica".

«Lo so, ma siamo qua io e te e tu hai bisogno, invece, di parlarne» insistette, guardandola fissa negli occhi.

Emilia cominciò a giocare con l'anello, come al solito, piuttosto irritata: non era il caso di parlare di Damiano, non c'entrava proprio nulla, stavano parlando di Tommaso.

Ma sapeva che, quando Daiana si impuntava su qualcosa, era meglio darle ciò che chiedeva se si voleva arrivare a una conclusione veloce e indolore.

«Tre anni» dichiarò veloce.

«Quindi sono tre anni che tu non ti fidi più di qualcuno perché sono tutti copie sputate di Damiano, giusto?»

«Tommaso non è minimamente paragonabile a Damiano» la corresse subito «Damiano era un ragazzo gentile, riflessivo, timido. Tommaso è il tipo di ragazzo che pensa di poterle avere tutte ai suoi piedi» sentenziò, come se avesse già un libro colmo di appunti su Tommaso e sulle sue criticità.

«Infatti, è stato un ragazzo riflessivo a lasciarti prima del matrimonio. Mi sembra una persona davvero affidabile» continuò Daiana, istigandola.

«Appunto per questo non posso fidarmi di chi è l'esatto contrario» Emilia era allibita.

«Il punto è che Tommaso non lo conosci nemmeno: Damiano, anche dopo anni, non lo hai mai conosciuto davvero e lo stavi per sposare» Emilia inarcò il sopracciglio.

«Cosa stai concludendo, Daiana? Che stavo commettendo un errore?»

«Sto concludendo che, tu, hai la possibilità di rimetterti in gioco. Niente altro» concluse, rimettendosi gli occhiali da vista e spostando l'attenzione a dei documenti che aveva appena cominciato a sfogliare.

«Perché ci tieni così tanto che io esca con Tommaso?» domandò Emilia, davvero sorpresa dalla reazione di Daiana.

«Perché ti piace e non hai neanche il coraggio di ammetterlo. Ora esci, ho del lavoro da sbrigare» la cacciò, non rivolgendole lo sguardo, come se si fosse offesa.

Emilia ci pensò su, tornando alla sua scrivania.

Sospirò e il suo sguardo cadde su un foglietto di carta di un block notes pieno di appunti scritti in verde.

"Richieste: meraviglia, stupore, sorpresa. Luoghi mai visti. O stupore ordinario"

Era un foglietto di Tommaso, chissà quando lo aveva scordato lì.

Solo un'altra storia d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora