Perchè ti sei fermato?

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Sono già due settimane che non sente Nico... gli aveva mandato un messaggio due giorni fa, ma non ha mai risposto.. quel venerdì sera Martino ha una sensazione strana, si sente inquieto ed è preoccupato per lui.. voleva assolutamente chiarire la situazione, sapere cosa poteva aver pensato dopo che lo ha praticamente mandato via da casa sua di punto in bianco..
Non riesce a darsi pace e decide di andare al bar dove lavora.. vedere se per caso ha il turno quella sera.

Si veste in fretta e va a cercarlo. C'è un sacco di gente al bar, si guarda un po' intorno ma non lo vede da nessuna parte..
Trova Federica fortunatamente..
"Ciao Fede.. Nico lavora stasera?"
Federica lo guarda un po' stranita... non sapeva che fossero amici probabilmente..
"Ehm...Nico..? No..cioè, doveva lavorare, ma mi ha mandato un messaggio che non stava bene ieri.."
Martino deve essere un po' sbiancato, perché Federica lo sta fissando...
"Tutto ok Marti..?"
Si riprende un attimo e decide di andare a casa sua...
"Sì...grazie Fede..ciao!"

Cammina veloce verso casa di Nico, spera davvero che abbia solo l'influenza o qualcosa del genere... per questo non aveva voglia di rispondere ai messaggi o farsi sentire.
Bussa alla sua porta, e dopo infiniti secondi Nico apre con una faccia che fa quasi paura....
È bianchissimo, ha due occhiaie pronunciate, i capelli tutti arruffati e sembra un fantasma.
Martino sente male allo stomaco a vederlo così.

"Ehi...ciao..." dice Martino piano.
Nico nemmeno risponde.. lo lascia entrare, ma va direttamente in camera.
Martino non sa più a cosa pensare... entra in camera sua, è la prima volta che mette piede lì dentro.. è quasi totalmente buia, entra solo un po' di luce dai lampioni in strada.
Nico si è già steso a letto, è rannicchiato in un angolo e sembra piccolissimo in quel momento.
C'è decisamente qualcosa che non va...
Si siede sul letto vicino a lui, accarezzandogli la schiena.

"Nico... che succede?" Prova a chiedere..
Lo sente sospirare forte..
"Niente Marti...lasciami stare...."
Martino si sente malissimo.. è decisamente una crisi depressiva, e lui non aveva idea di cosa fare.
"No Nico... lascia che ti aiuti...dimmi cosa posso fare."
Nico si gira e lo guarda con occhi duri e spenti.
"Che cosa vuoi Marti?? Che ci fai qua?" Il suo tono è una pugnalata al cuore...
Martino sente gli occhi inumidirsi...
"Io.... ero preoccupato..."

Dopo qualche secondo di silenzio assoluto, Nico scoppia a piangere.
Non riesce a sopportare quella vista...sembra disperato...
Si stende sul letto e lo abbraccia strettissimo.
Nico si aggrappa a lui, appoggia la testa sul suo petto e continua a piangere come un bambino.
Martino sta trattenendo le lacrime a sua volta, non vuole rincarare la dose... lo tiene tra le sue braccia, accarezzandogli la schiena e i capelli.
Sta tremando... Nico sta tremando e non smette di piangere per minuti interi..

Martino non aveva mai avuto a che fare con qualcosa di così maledettamente reale... poteva sentire il suo dolore, la sua disperazione, la paura... era tutto dannatamente reale.

Non sa per quanto tempo siano rimasti in quella posizione, così stretti da non riuscire nemmeno più a distinguere dove finiva il corpo di uno ed iniziava quello dell'altro...
Ma Nico aveva smesso di tremare, e dopo un po', anche di piangere...
È proprio lui a staccarsi leggermente per guardarlo in faccia.

I suoi occhi sono gonfi e stanchi... rimangono in silenzio a guardarsi, e Martino riesce a vedere il dolore dentro ai suoi occhi.
Non riesce a vederlo così, è qualcosa di straziante... gli prende il viso tra le mani e lascia un bacio leggero su ognuna delle sue palpebre chiuse.
Nico riapre gli occhi e si avvicina al suo viso per dargli un bacio sulla guancia, prima di abbracciarlo di nuovo tuffando la testa sulla sua spalla e intrecciando le gambe con le sue.

"Marti...." lo sente dire, con una vocina talmente piccola e fragile che lo fa rabbrividire.
"Sono qui Nico...va tutto bene..." dice soltanto, rendendosi conto che la sua di voce sta tremando come non mai.
"Mi faccio schifo Marti... sono un disastro...."
Quelle parole gli escono di bocca con angoscia, e Martino vorrebbe soltanto avere una bacchetta magica e guarirlo da qualunque male.
"Smettila Nico... non è vero. Non hai niente che non va, ok?"
Nico si stacca da lui per stendersi a pancia in su e fissare il vuoto.
"Grazie per essere rimasto qua..."
Martino sorride, lo guarda alzandosi su un gomito.
"La prossima volta che stai così male devi chiamarmi, ok?"
Nico lo guarda con aria confusa...
"No Marti...non è compito tuo... non sei obbligato a correre qua ogni volta che sto male..."
"Non è un obbligo...io voglio essere qua, accanto a te, anche quando stai male... hai capito??"
Il moro gira la testa e lo guarda stupito.
"Perché..?? Perché mai dovresti volere un peso del genere...?"
Martino adesso si sente quasi offeso... con una mano gli prende la mandibola per guardarlo fisso negli occhi.
"Perché non sei...un peso... ti voglio bene, e se stai male voglio aiutarti."
Nico sembra incredulo e senza parole....
Ma finalmente vede un piccolo accenno di sorriso sul suo volto.
"Mi...mi vuoi bene...?"
Martino non riesce a trattenere un sorriso grande e sincero.
"Ma certo! Perché tu no?? Non mi vuoi bene neanche un po'??" Dice Martino, con un finto broncio sul viso.
Nico scoppia a ridere, e quella visione rincuora Martino... gli sembra quasi di essere rinato, vedendolo sorridere così.
Nico gli afferra il collo e lo fa crollare su di lui, abbracciandolo di nuovo.
Sente il suo respiro caldo a mezzo centimetro dal suo orecchio, e non sa per quanto ancora riuscirà a tenere le mani a posto....
"Certo che ti voglio bene..." dice Nico, prima di annullare definitivamente la distanza tra loro e baciarlo sul collo.

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