Tamaki × Reader BNHA Fluff

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(Richiesta da amo_ray_TPN
Kia0402) spero possa piacervi ^^"

Note
(t/n)= tuo nome
(c/c)= colore capelli

Dopo una lunga giornata di scuola, la (c/c) s'accingeva a rientrare nella sua abitazione insieme all'ormai fidanzato, che avrebbe passato il fine settimana facendole compagnia insieme alla madre, la quale mai li avrebbe lasciati da soli per più d'un paio d'ore, paranoica com'era. Non che fosse un problema per loro in ogni caso, anzi, erano entrambi molto introversi e prendere le cose con calma era la scelta migliore nel giudizio d'entrambi; adoravano trascorrere del tempo insieme ma non sentivano alcun bisogno di forzare la relazione ad un livello successivo così in fretta.
Tamaki più che mai difatti, era la descrizione fatta a persona di timidezza, tanto che ci vollero mesi per metterlo a suo agio attorno alla ragazza che tanto gli piaceva. Lei dal canto suo non l'aveva mai considerato un problema, anzi lo trovava adorabile, per di più la faceva sentire meno in difetto per l'imbarazzo che lei per prima provava per via del proprio carattere. Se c'era qualcuno che poteva capire come si sentiva, era sicuramente (t/n).
Tuttavia quel giorno era più silenzioso del solito e nemmeno sentendola raccontare la sua giornata sembrava intendere prendere parte al discorso;
"qualcosa non va?" chiese un po' preoccupata iniziando a pensare al peggio: probabilmente lo stava solo annoiando; "se sto parlando troppo puoi dirmelo..." mormorò, temendo d'infastidirlo.
"No è che, sai.. una volta hai detto di amare la pioggia, se non ricordo male" rispose pacato, senza far capire però il senso dell'affermazione alla ragazza, che rimase interdetta dalle sue parole
"sì è vero, ma cosa c'entra questo col tuo umore, Tamaki?" le guance del moro si tinsero di un colore porporeo molto intenso, nel mentre gli occhi decisero di puntare verso il basso, limitando la vista alle scarpe che si facevano strada sull'asfalto bagnato.
"oggi, durante una lezione di letteratura abbiamo esaminato un brano di Shakespeare...In una frase diceva di avere paura di colui che ama, perché così come dice di amarlo, dice anche d'amare la pioggia. Tuttavia, all'arrivo di essa apre sempre l'ombrello" spiegò, lasciandola temporaneamente senza parole a riflettere su ciò che aveva appena detto.
"Quindi, pensava potesse fare lo stesso con lui?" cercò una conferma alla sua teoria, vedendolo annuire con la coda dell'occhio e facendole stringere istintivamente le dita attorno al manico dell'ombrello che teneva per ripararsi dal forte acquazzone "avrei dovuto capirlo prima.." si rimproverò tra sé e sè sbattendo i piedi per terra e fermandosi nel bel mezzo del marciapiede deserto, provocando un piccolo sussulto al ragazzo che non s'aspettava una reazione del genere.
Così la scrutò attento, vedendola chiudere il proprio ombrello lasciandosi ricoprire dall'acqua piovana "tu non devi e non dovrai mai temere cose simili" concluse, volgendogli un ampio sorriso mentre i capelli le si inzuppavano. Rimase stupito, ma subito dopo la tirò a sé, scaldandola in un abbraccio e proteggendola ulteriormente appoggiando il mento sul capo della compagna.
"Non voglio che ti ammali" biascicò imbarazzato, per poi sorridere all'unisono con lei, consapevoli di essere fatti l'uno per l'altra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 26, 2021 ⏰

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