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POV Sofìe:

Mi sveglio con un mal di testa fortissimo, non ricordo niente di ieri sera.
Girandomi dall'altra parte  mi trovo faccia a faccia con Lucas; si avete capito bene: Lucas Reyes. Vicinissimo alle mie labbra.
Salto dal letto dallo stupore.

Noto che il mio costosissimo vestito si trova per terra, mi guardo il corpo: indosso una maglietta semplice nera...
aspetta un attimo, perché ho la sua maglia? Oh cazzo... di sicuro questo coglione avrà abusato di me!"

Incazzata, comincio ad urlargli di svegliarsi e lui cosa fa? Si gira dall'altra parte:
"Non rompermi il cazzo, è domenica e non c'è scuola! Dormi."

Lo schiaffeggio.

"Non me ne frega un cazzo che vuoi dormire pezzo di merda! Ero ubriaca e di sicuro avrai abusato di me!" urlo isterica.
Vedo che si alza, si gira e rimane anche lui di sasso.

"Sofìe?! Che cazzo ci fai qui?" dice scioccato.

"Che cazzo ci faccio qui? Veramente Lucas? Di sicuro avrai approfittato di me!" rispondo incazzata.

Stupito per l'accusa, mi grida contro:
"Ma che cazzo dici? Io non farei mai una cosa del genere, ieri sera mi sei svenuta addosso, potevo lasciarti li nelle mani di chi sa quale stupratore e invece non l'ho fatto! Ti ho presa e portata in questa stanza, ti ho tolto il vestito e i tacchi che sicuramente non erano comodissimi per dormire e ti ho messo la mia maglia per coprirti; infine per non lasciarti sola, invece di andarmi a divertire sono rimasto qui!"

Lo guardo senza dire niente.

Non so che rispondere, il mio cuore dice di ringraziarlo ma il mio cervello dice di non farlo, aiuto!

Non voglio ricascarci di nuovo, non voglio soffrire un'altra volta per un ragazzo.

Però è troppo sexy senza la maglietta..

"So di essere bello ma smettila di guardarmi cosi sennò mi sciupi" ridacchia

"Non ti stavo guardando, stavo pensando" muoio di imbarazzo!

"Allora a cosa stavi pensando?! Sono curioso"

"Non sono fatti tuoi"

"Ahh.. ho capito" mi guarda ammiccante.

"Cosa?!"

"Non posso dirtelo" sghignazza.

"Vaffanculo Lucas" urlo.

Irritata prendo le mie cose, vado in bagno e mi cambio, lancio la maglia a quel deficiente ed esco dalla stanza sbattendo la porta.

Mentre cammino prendo il telefono e chiamo il mio autista per farmi venire a riprendere.

Oh cazzo... cosa dirò alle ragazze? Di sicuro vorranno sapere che fine ho fatto.

Scrivo loro di incontrarci oggi per le 16:00 per fare un aperitivo, cosi spiegherò tutto con calma.

~~~

Troppo impegnata a guardare Instagram che non mi accorgo che l'autista è arrivato.

"Buongiorno signorina, dove la porto?" Si rivolge a me sempre con la solita cortesia. 

"A casa Kevin, devo assolutamente farmi una doccia e rilassarmi"

"Nottataccia signorina?"

"Quando mai me ne va una giusta, mai Kevin.. ho perso le speranze. Ma non pensiamo a cose tristi, oggi è un nuovo giorno"

"Certo signorina"

Salgo nella limousine e mi riposo.
~~

"Signorina siamo arrivati" mi informa l'autista.

My dangerous love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora