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'Comprare un gatto'

{TW SELF-HARM}

Passarono giorni, se non settimane da quella bellissima avventura in mezzo alla natura e di Hoseok nessuna traccia. Il maggiore era confuso, più i giorni passavano più non capiva il motivo della sparizione del suo giovane amico dottore. Un giorno, non avendo nulla da fare e sentendosi bisognoso di esprimere i propri pensieri riprese il suo caro amico diario, pronto a sfogare su di esso tutta la delusione che stava provando in quel momento.

Yoongi's Diary

E' buio sai, diario? Da quando ho conosciuto Hoseok non  sono riuscito più a farne a meno. 

Senza di lui è vuoto ogni giorno, non riesco a sorridere e la testa mi tortura di pensieri negativi, mi dicono che è colpa mia, che si è stancato del mio carattere e se n'è andato, si è dissolto.

Diario, sono sbagliato io? Mi fidavo della sua persona, così tanto da bramarne ogni giorno la presenza. Faccio male? E' diventato il motivo per cui svegliarmi la mattina e resistere dentro questa bianca prigione. Dove sei finito, Hoseok?

Questa sua assenza immotivata fa venire voglia di punirmi, sai? Per gli errori che ho commesso con lui. Sicuramente sarà scappato perché ha paura di me, Diario.
Come faccio a controllare questi pensieri che mi divorano da giorni? Vorrei fidarmi di lui, vorrei davvero farlo ancora ma ho paura, ho paura di  rimanere da solo.

Nonostante tutto quello che abbiamo passato perchè è scomparso nel nulla, senza avvisarmi? Vorrei che bussasse alla porta in questo preciso momento, che la spalancasse come al solito, accogliendomi con un grande sorriso, per poi propormi altre avventure da passare insieme...

Non si sarà scordato di me, spero? I pensieri mi divorano...  Forse me lo merito davvero, ho avuto inutili speranze anche questa volta... Vorrei solo non essermi affezionato così tanto a lui. Avere qualcuno a cui tieni peggiora le cose, sai? Hai molta più paura di sparire, perché vorresti stare accanto a quella persona, e hai paura di deluderla. Di farle del male. E per questo mi detesto sempre di più.

Scusa diario, la prossima voltà cercherò di avere pensieri felici da condividere, ora come ora questa è l'unica cosa che mi logora la mente, da troppo è il mio pensiero fisso e la sua mancanza mi distrugge.

~

Yoongi lasciò la penna sul vecchio diario, portandosi le mani tra i capelli, oramai preda di un attacco di panico. Iniziò a respirare a fatica, a vedere tutto sfocato e dovette appoggiarsi alla prima cosa che gli capitò sotto mano, per poi accasciarsi a terra, oramai privo lucidità.
La mancanza del ragazzo minore da giorni era per lui una vera e propria tragedia, poiché il rosso era l'unico in grado di fermare il flusso di pensieri negativi che da anni oramai accompagnavano il ragazzo.
Si ritrovò a pensare che nulla in realtà fosse cambiato dal suo passato, che prima o poi sarebbe tornato solo e doveva semplicemente esserne cosciente, senza farsi travolgere dalle dolci emozioni che quel ragazzo gli faceva provare.
Senza rendersene conto Yoongi si ritrovò ad osservare la sua figura allo specchio del bagno: notò i suoi lineamenti cambiati, non più trascurati, i suoi capelli ben sistemati e il suo esile corpo oramai in fase di guarigione.
Pensò con un amaro sorriso in volto che quella guarigione simboleggiava il suo stare bene accanto al ragazzo, quel ragazzo che da giorni gli toglieva il respiro con la sua assenza.

 
Poggiò la mano sotto una piastrella del bagno non fissata a terra e ne tirò fuori da sotto una lama avvolta da un tessuto color porpora.
Più si osservava allo specchio più odiava quel suo volto che non rappresentava ciò che lui veramente provava. Quel volto ancora speranzoso, con una luce lieve che lo faceva sembrare tutto al di fuori della vecchia persona che era; eppure i suoi pensieri in quel momento erano i soliti e soprattutto le sue intenzioni erano le stesse per cui lui stesso fu chiuso dentro questa triste clinica.
Aprì l'acqua della vasca, lasciandola scorrere per poi riempirla abbastanza da poter immergersi con tutto il corpo, dopodiché si spogliò, lasciando cadere ai piedi i suoi vestiti per poi entrare lentamente dentro il freddo contenitore di marmo.
Sospirò a fatica, girando tra le dita delle mani la fredda lama, pronto a farla sprofondare nuovamente sulla sua candida pelle marchiata.
Quando si decise a far combaciare la punta della lametta con la sua pelle un forte rumore riempì la stanza: Hoseok era di fronte a lui, grondante di sudore e con uno sguardo davvero spaventato.
Come biasimarlo? Il suo amico giaceva nudo nella vasca con in mano un oggetto che non doveva essere presente nella stanza, nè tantomeno nella struttura in cui si trovavano.

It's Never Too Late (Y o o n s e o k)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora