Il porno attore

Settima parte

"Taehyung pov"

Non mi resi conto che mi ero profondamente addormentato, con Yoentan in braccio, appoggiato alla spalliera del divano e la testa buttata all'indietro. Era davvero piccolo e dolce il mio bambino,anche se non lo è letteralmente lo considero come un figlio. Il primo giorni che lo visto mene sono innamorato,non sono riuscito a staccargli gli occhi di dosso,dalla vetrina sembrava solo soletto e in effetti lo era, stava in un angolino,ma quando varcai la soglia del canile, lui scatto in piedi e io non potevo essere più felice del solito. Ora Tan ha 2 anni ma io l'ho preso ha 2 mesi piccolino, una piccola palla di pelo che girava per casa, che saltellare qua e là per il divano, accovaciandosi nel letto caldo in inverno, in estate si metteva sempre appiccicato ma con il ventilatore addosso, perché era pur sempre estate e faceva caldo.

Quardai l'orario e mi accorsi che tra soli 10 minuti mia sorella sarebbe uscita da scuola. In fretta e furia presi la mia borsetta, le chiavi della macchina gli occhiali da sole per poi avviarmi verso l'uscita per aprire la porta e uscire con Tan in braccio con il collare, ma mi soffermai a guardarmi allo specchio, e automaticamente i miei occhi caddero su i miei polsi.

Buio,dolore,tristezza,solitudine. Questi sono i sentimenti che provo quando mi guardò i polsi il collo e le cambe. Quello che ho passato per due intere settimane, e imparagonabile a qualsiasi cosa esista su questo mondo, non sarò mai in grado di rialzarmi, e di andare a vanti, non sarò mai in grado di reagire, e non sarò mai in grado di superarlo, non posso farcela da solo, e non posso nemmeno contare sull'appoggio di qualcuno.

Mia mamma ormai è come se non ci fosse, no diciamola tutta mia madre non c'è mai,è sempre a scopare con il suo capo dove lavora lei, che dire una puttana,ma come biasimarla mio "padre" sene andò via appena seppe che rimase incinta, e ora non posso incazzarmi se lei prova piacere stare con il suo capo,finquando provano goduria entrambi mi sta bene, basta che non metta la picchi, seno potrei diventare satana.

Anche per questo motivo non riuscirò mai ha superare nulla, mia madre non è con me ha sostenermi e tranquillizzarmi. Non posso permettermi di essere debole però, lo devo fare per mia sorella, è l'unico motivo per qui sono rimasto vivo da quell'incubo, avendo il pensiero di mia sorella nel cervello mia ha fatto riflettere, se io mi fossi arreso mia sorella dove sarebbe andata a stare, che si sarebbe presa cura di lei, chi le avrebbe raccontato la storia per farla dormire, chi gli avrebbe fatto il bagnetto, chi l'avrebbe aiutata con i compiti, chi l'avrebbe tenuta.
Solo per questo sono riuscito a tener testa e non buttarmi giù.

I miei pensieri vennero scossi quando Yeontan mi lecco la guancia, in cui senza rendermene conto scivolavano lacrime. Mi ripresi dallo stato di trance, mi asciugai le lacrime e uscì di casa per poi aprire il cancello con il telecomandino.

Mi fiondai fuori per le strade di Seoul ed arrivare a destinazione nonché la scuola di mia sorella, aspettai al suono della campana, quando la vudi uscire con una sua amichetta al suo fianco, si tenevano per mano, le loro dita erano intrecciate, vedevo nei loro occhi una cosa diversa, da quelli dei loro amici, quasi se loro avessero un sentimento forte da esprimere, come se fossero innamorate, ed è una cosa bellissima.

Potevo benissimo capire quello sguardo, poiché avessi provato anche io cosa significasse amare, i loro occhi erano accesi da una luce molto più forte, avevano gli occhi tutti sbrilluccicosi quasi come se avessero messo dei brillantini. Volevo approfondire la situazione quindi mi misi una postilla mentale, per poi chiederle come stavano le cose.

"Fratellone...., mi sei mancato così tanto,- mi abbracciò mentre urlava felice, ricambiando l'abbraccio, lasciandogli un bacio ta i capelli- lei è Jinso, una mia amica speciale"

Si girò verso l'amica per prenderla per mano, lei di chino davanti a ne per salutarmi, e mi chino anche io nonostante fossi più grande, ma aveva avuto un rispetto verso di me che ricambiai