Capitolo 6

34 5 0
                                    

.Life, for the most part, is a matter of luck.

Lunedì, nuova settimana in arrivo e una cosa in meno da spuntare nel mio cronoprogramma londinese. La casa c'è, è stata sistemata a dovere e sto da Dio, punto.

L'umore pare dei migliori ora che inizia a muoversi qualcosa in questa nuova vita e non sembro più una psicopatica pronta per il ricovero. La positività genera positività e io potrei fare una parata "peace & love" nel mio stato attuale.

Sono appena rientrata dal supermercato più vicino con tre buste piene di cibarie e sto sistemando i surgelati in freezer quando squilla il mio cellulare: "numero fisso non salvato". Mi affretto a rispondere tenendo il telefono sulla spalla mentre continuo le mie attività casalinghe. In perfetto Inglese una voce femminile si presenta come segretaria personale di Sir Clark (tizio di cui ignoro completamente l'esistenza) e mi informa che mi sta contattando per un'opportunità come assistente personale del medesimo presso la Clark & Sanders Ltd (società di cui ignoro completamente l'esistenza).

Lascio la confezione di piselli sopra l'isola e decido che forse è il caso di prestare maggiore attenzione alla signorina; uno, perché non ho nemmeno aggiornato il mio curriculum, due perché non ho inoltrato nessuna candidatura, tre perché è praticamente impossibile che il mio numero sia stato trovato in qualche portale online per il lavoro in Gran Bretagna. La cosa è alquanto singolare, ma se la ruota gira per il verso giusto, magari oggi è davvero una giornata fortunata ed ho tutta l'intenzione di scoprirlo.

Chiedo per prima cosa di cosa si occupano in azienda e la ragazza mi spiega che si tratta di una finanziaria che segue i clienti negli investimenti azionari e obbligazionari. Praticamente pane per i miei denti che ho sempre fatto questo di mestiere. Inizio a pensare che le coincidenze siano un po' troppe anche per la fortuna, assecondo tuttavia la mia interlocutrice e accetto il colloquio conoscitivo fissato per il pomeriggio stesso nella sede che si trova al distretto finanziario della metropoli.

Frastornata chiudo sorridente la telefonata e mi appresto a cedere al panico da colloquio a cui non sono più abituata da diversi anni, per di più in Inglese farò un figura pessima e la pancia distruggerà ogni minima opportunità di essere assunta, quindi il piano strategico è:

A. Doccia alla velocità della luce.

B. Toast mentre mi sciugo i capelli con un braccio.

C. Uh! I piselli vanno in congelatore.

D. Outfit elegante ma largo per nascondere figli a carico.

E. Non sbagliare per nessun motivo la linea della metro o non arriverai mai a destinazione.

F. Non ho una stampante per il cv, peraltro non aggiornato e scritto in Italiano, quindi farò come le peggiori delle studentesse che si presentano completamente impreparate all'esame.

Conclusione: sarà un flop totale!

3 p.m. e sono alla porta scorrevole del grattacielo tutto ferro e vetrate a specchio che ospita la società misteriosa.

Entro trasportata dalla frenesia di una moltitudine di persone che come fiumi umani mi trascinano verso una coppia di ascensori a caso che potrebbero guidarmi verso piani opposti a quelli occupati dalla ClarK & Sanders.

In preda al soffocamento salgo sulla macchina infernale riuscendo ad accaparrarmi un millimetro quadrato all'angolo est del montacarichi in cui mi ritrovo stipata come una sardina in un barattolo sottosale.

La vicina, bella come una hostess di volo, appesta l'aria con il suo profumo troppo dolce, troppo intenso, troppo tutto: da vomito. E io rischio davvero di vomitare in ascensore nonostante le pasticche della dottoressa.

LaviniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora