.In every soul, like every house, there is a hidden interior behind the facade.Sono ferma avanti alla mia nuova casa, rigida, immobile, in trans. Sono in quel limbo in cui non sai se vuoi o non vuoi entrare, come quando desideri un giorno libero dal lavoro ma nel momento in cui lo vivi in realtà non sai che fare. Indecisa, apatica. Non immaginavo di sentirmi così questa mattina e sono arrabbiata con me stessa per avere un umore così grigio da fare invidia al cielo di Londra.
Fabrizio mi sprona e apre la porta chiusa a chiave approfittando per portare dentro già alcune cose. Stamane è arrivato di buon ora e subito si è prodigato con il facchinaggio dalla mia stanza alla sua auto. Ha caricato il possibile ma dovremo fare almeno altri due viaggi. E' silenzioso, forse anche lui con la luna storta, sembra distante, non lo riconosco come negli ultimi incontri.
Siamo entrambi in viaggio sulle nostre montagne russe e da quando lo conosco ho capito che tra noi sarà sempre un sali e scendi senza una costante. Non mi importa in realtà, mi fa piacere averlo come conoscente/amico, ma se dovesse finire per qualsiasi motivo me ne farei una ragione, in fondo non sono affezionata a lui, lo reputo solo "interessante".
-Lavi, pensi di entrare o restare fuori a mettere radici?-
Acido. Non è decisamente la sua giornata. Chissà cosa avrà per la testa.
-Arrivo.-
Lapidaria.
Si muove in casa con una disinvoltura incredibile, come se avesse già compiuto mille volte quei gesti e inizia ad aprire gli scatoloni in modo che io possa immediatamente iniziare con la sistemazione delle mie cose.
Siamo in camera in completo silenzio mentre appendo l'ennesimo abito alla gruccia del mio nuovo armadio gigantesco. Lui sta tirando fuori gli abiti dal pacco e li sta appoggiando sopra il materasso.
Sono in forte imbarazzo per il fatto che sta vedendo le mie cose, ma non mi posso lamentare, due mani in più mi fanno davvero comodo se voglio finire per oggi.
Mi volto per prendere il prossimo capo e lo trovo fermo ad osservare l'abito. Lo sta fissando con pupille dilatate. Si accorge del mio sguardo e incespica con le parole:
-l'abito...l'abito è molto bello!-
Confermo con un cenno della testa.
-E' un dono speciale?-
Azzarda.
Non rispondo subito, e mi perdo sul vestito in organza di seta, lungo, blu notte. E' da sempre il mio colore preferito e lui lo sapeva quando me lo ha regalato. Mi aveva detto "mettilo per un'occasione speciale e rendimi l'uomo più invidiato di tutti". Lo avevo amato tantissimo in quel momento. Ho indossato l'abito una sola volta, il giorno più importante della mia vita. Il giorno in cui ho saputo di diventare madre. Peccato che la cena romantica in cui gli ho comunicato la notizia non sia stata affatto speciale. O almeno non nel senso che intendevo io.
-Sì, ma non ha importanza, non indosserò mai più quel vestito. Non so perché l'ho conservato!-
-Sarei curioso di vederlo indossato invece. Sono architetto, mi piace l'arte in tutte le sue declinazioni e quell'abito è veramente stupendo.-
-Scordatelo! E poi non mi entrerebbe nemmeno adesso.-
-Avanti provalo, cosa ti costa! Mi sto annoiando, me lo devi dopo che ti sto aiutando con tutta questa roba. Ah, e dobbiamo ancora arrivare allo scatolone con l'intimo!-
Fa un ghigno strano.
-Cos'è ti sei risvegliato dal tuo mutismo tutto in una volta? Non mi sembravi così loquace fino a poco fa!-
STAI LEGGENDO
Lavinia
RomanceQuesta è la storia di un cambiamento, di un amore non voluto e contrastato. Questa è la storia di Lavinia.