Corse per inseguire 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 che fuggono da ogni controllo.
𝑂𝑚𝑏𝑟𝑒 di un passato che ti inseguono e si scuriscono ad ogni tuo passo.
𝐴𝑚𝑜𝑟𝑖 che nascono e salgono a galla come petali in un lago.
Anime 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑚𝑝𝑖𝑢𝑡𝑒 che collidon...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Questo scritto forse non verrà mai trovato o diventerà carta straccia per il primo passante indifferente.
Nei miei pochi anni la cosa che ho imparato è che l'amore è l'essenza di ogni cosa. Se dovessi nascere ancora non desidero altro se non vivere questo sentimento che tormenta gli animi più cagionevoli come il mio. Non ho grandi richieste per la mia vita futura, vorrei soltanto disperdere tra i corridoi di questa accademia l'amore che mi offusca la mente. Vorrei che la luce fosse così forte da trafiggere gli animi degli esseri in movimento tra queste mura, e che fosse così intensa da proiettare le ombre sul terreno attraverso le vetrate delle mille finestre che circondano questo luogo. Lo stesso luogo che è stato partecipe del mio proibito sentire, che racchiude ogni mia percezione.
Quando il lago remoto sarà trasparente, forse la mia anima raggiungerà la quiete. Quando le rose giallastre non recise del giardino, vivranno poco più del loro solito, vorrà dire che non avrò mai perso la speranza. E infine, quando in una notte di dicembre si sentirà il dolce suono di un violino, capace di scaldare i cuori, significa che il mio animo si sarà incarnato e che sarà di nuovo vivo.
In quel momento, le mie dita sfioreranno ancora il mio caro strumento. Partendo dal Riccio fino al puntale, maneggerò il violino e traccerò con l'indice la linea dei suoi baffi a "effe". A metà giornata passeggerò nell'ala ovest, la mia preferita. I miei passi si arresteranno vicino a uno dei davanzali di marmo grigio e ammirerò oltre, precisamente sul giardino, tra le rose e i miei nuovi colleghi intenti a godersi la loro pausa. Niente sarà cambiato, neppure la mia voglia di cercare i tuoi occhi. So che succederà, e quando ci rincontreremo, durante una lezione di violino, sapremo già di appartenerci. Niente scalfirà la nostra promessa.
Un giorno, forse lontano, saremo liberi di vivere il nostro maledetto, quanto sincero, amore. Perché tu sei la misura della mia sorte. Questo è il nostro giuramento, poniamo adesso fine al nostro castigo.