"Buongiorno, io sono Taylor. Mi sono trasferita da poco, fino ad un mese fa vivevo a Barcellona con mia madre, poi lei ha avuto degli impegni con il lavoro e sono dovuta venire qui in Italia da mio padre. Non mi sono ancora ambientata del tutto, ma mi piace stare qui e spero di fare presto nuove conoscenze."
Ecco, l'aveva fatto di nuovo, aveva mentito. Aveva promesso a se stessa di cambiare, eppure non poteva fare a meno di mentire, era più facile che raccontare la verità. Avrebbe evitato sguardi di compassione e innumerevoli domande. Almeno era riuscita a parlare senza andare nel pallone, ancora non riusciva a credere di esserci riuscita davvero. Finalmente quel brutto momento era finito e tutti avevano smesso di fissarla.
Si sono accorti che anche io sono un comune essere mortale?
"Benvenuta Taylor, ti auguriamo tutti di ambientarti il prima possibile, vedrai che ti piacerà questa città. E sono sicura che riuscirai molto presto a fare amicizia con i tuoi nuovi compagni."
Le rispose dolcemente la professoressa. In fondo non doveva essere tanto male stare lì. Taylor ricordò una frase che la madre le ripeteva in continuazione: "Non giudicare mai un libro dalla copertina" . Forse aveva ragione, aveva giudicato troppo presto i suoi nuovi compagni.
"Bene ragazzi,a questo punto possiamo iniziare la lez.."
La professoressa si interruppe, poichè la sua attenzione si spostò su un ragazzo che stava entrando in classe. Alto, moro, occhi azzurri: il solito ragazzo che manda in tilt le ragazze. Infatti, appena mise piede nella classe ebbe tutti gli occhi puntati su di lui. Tutti, tranne quelli di Taylor, lei non era una delle tante che andava fuori di testa per un bel visino, o almeno, non più.
"Tu devi essere Jonathan. Di solito rimprovero i ragazzi che entrano con mezz'ora di ritardo, ma per oggi farò un eccezione. Prego, prendi posto."
Il ragazzo si diresse verso l'unico banco libero, accanto ad una ragazza bionda, con gli occhi azzuri e lo sguardo rivolto verso il basso. Non era niente male, magari avrebbe potuto aggiungerla alla sua lunga lista delle conquiste. Senza dirle niente, le si sedette accanto.
"Mi scusi professoressa, non è da me arrivare in ritardo. Mi sono trasferito da una settimana e faccio ancora fatica ad orientarmi, ho girato con la moto per mezz'ora prima di trovare la strada giusta."
"Non preoccuparti, l'importante è che non accada più. Visto che sei nuovo proprio come Taylor, ti va di presentarti?"
Non se lo fece ripetere due volte, non lo intimidiva parlare di fronte a tante persone. Si alzò in piedi ed iniziò a presentarsi.
"Allora, che dire? Come avrete già capito, io sono Jonathan e mi sono trasferito da una settimana. Vengo da New York, ma sono originario dell'Italia, infatti sono tornato qui perchè ai miei genitori mancava la loro città natale. Poi, non so.. adoro la mia moto, odio la metematica ed ho un amore profondo verso la nutella."
Una lieve risata si alzò nella classe mentre il ragazzo si risiedeva, soddisfatto delle sue parole, era stato abbastanza convincente.
"Molto bene, diamo il benvenuto anche a te. A questo punto possiamo finalmente iniziare la lezione, prendete pagina 10. Jonathan, inizia tu a leggere."
Ma proprio in quel momento suonò la campanella.
~ Spero davvero che la storia vi stia piacendo anche se non è successo ancora niente di emozionante. Vi assicuro che con il proseguire della storia le cose si faranno più interessanti. Nel frattempo, vi chiedo gentilmente di mettere qualche stellina o lasciare qualche commento. Grazie ancora e buona lettura ^^ ~
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Feel it all
RomanceTaylor è una ragazza spagnola di 17 anni che si trasferisce in Italia. Fa molta fatica a fidarsi delle persone, per difendersi mente. Solo con una persona riuscirá ad essere sincera e completamente se stessa, una persona che la porterá via dal mondo...