Voci
Voci e ancora voci.
Indistinte, lontane.
Lamenti.
Urla.
Silenzi tombali.
Buio.
Morte.
Valentina Mikaelson.
Lei aprì gli occhi, come ogni giorno, sollevata dal sapere di essere ancora viva.
Guardò le inferiate poste davanti a lei, gelide come il ghiaccio.
Un dissennatore gli si parò davanti appena entrò in contatto con esse, e lei sobbalzò dallo spavento, indietreggiando.
Le giornate erano tutte uguali, monotone le une con le altre.
Passava la maggior parte del suo tempo a scrivere, pensare e ricordare.
Si diceva che quella prigione facesse impazzire chiunque ci entrasse.
Valentina Mikaelson riuscì a mantenere il controllo grazie a un piccolo oggetto che aveva conservato.
Non avrebbe mai permesso ai segreti di Mattheo di essere sparsi per tutta Hogwarts, ne aveva semplicemente fatta una copia, cambiando qualche parte e tenendo l'originale con sé.
leggeva i suoi appunti, tutto quello che provava e faceva.
Piangeva, tanto, anche solo al pensiero di lui.
Gli mancava da morire.
Accarezzo la pagina numero 22 prima di rileggerla per la quarta volta.
Ormai la sapeva a memoria, ma se avesse smesso di farlo avrebbe perso il controllo di se stessa.
Mattheo Riddle era l'unica persona che riuscì a tenerla vigile e attenta.
-
Mattheo Riddle non aveva dormito quella notte, come quella precedente e quella ancora prima.
L'idea che lei non fosse più con lui lo uccideva.
Si girava nel letto, aveva provato qualsiasi tipo di medicina o incantesimo, ma niente funzionava.
Il solo pensiero di Valentina circondata da Dissennatori gli faceva male al cuore.
Ma non poteva aiutarla, non come avrebbe voluto.
Il mese di giugno passò veloce e lento allo stesso tempo.
Le giornate erano tutte uguali ma, tutto ad un tratto, arrivò il 30.
Non avrebbe aspettato in eterno.
-
"azkaban dici?" disse lei in modo cattivo e compiaciuto, sorridendo al cugino.
"smettila Rose!" la rimproverò Oliver spingendola.
"quin-"
"no" la precedette Oliver, sapendo già che il soggetto della frase sarebbe stato il figlio del signore oscuro.
Da quando Valentina se n'era andata, aveva sentito un pezzo di se andarsene con lei.
Anche se le aveva detto il contrario, aveva sempre continuato a provare qualcosa per quella serpeverde.
La sua voce, la sue energia, Hogwarts non era la stessa senza di lei.
I suoi amici avevano provato a tirarlo su di morale e Alice, la sua ragazza, con loro, ma niente lo fece stare meglio.
Avrebbe preferito dimenticarsi di lei.
-
Al club non si parlava di altro.
Il moonlight non era stato chiuso e tutto era tornato alla normalità.
Solamente il proprietario non era più lo stesso.
Passava le serate con una ragazza diversa ogni volta, sorseggiando bevande forti per spegnere i pensieri.
Ma nessuna lo faceva sentire come lo faceva lei.
Nessuna aveva il suo profumo, i suoi capelli o il suo modo di fare.
Aveva preso l'abitudine di starsene in appartamento e occuparsi dei conti del locale.
Avrebbe pagato qualsiasi prezzo pur di riaverla indietro.
Si chiese se avesse ancora il braccialetto del Moonlight.
In un modo o nell'altro, lei sarebbe tornata, con le buone o con le cattive.
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inferno | indovinello Matteo (18+)
Fanfiction⚠️STORIA ADATTA A UN PUBBLICO ADULTO, CONTIENE SCENE SESSUALI E LINGUAGGIO ESPLICITO E VIOLENTO È il sequel di "portami in paradiso | Mattheo Riddle", lo trovi sul mio profilo!