CAPITOLO 17 pt1

253 7 0
                                    

LE PIANTE

Le piante e la natura sono sempre stato oggetto di studio nel corso della storia, per la loro struttura, per i loro effetti e per ciò che possono produrre. Valentina amava i fiori e qualunque cosa che profumasse di libertà e spensieratezza, tutto l'opposto di Azkaban.

Mattheo non sarebbe mai tornato da lei, né si sarebbe nuovamente fidato al cento per cento, era dunque compito suo riconquistarsi la sua fiducia. Ma come poteva fare se aveva Tristan sempre in mezzo ai piedi?

L'incantesimo che lei aveva in mente non era stato neanche mai inventato e progettato, all'interno della prigione le loro capacità magiche erano state per ovvie ragioni ridotte e non nocive ai guardiani. In poche parole, lei poteva ferire un detenuto, ma lo stesso incantesimo avrebbe avuto effetto nullo su qualcuno che non lo era.

La prigione era inoltre circondata da un'aura magica che impediva ai proteggere la fuga via terra e via aria, un po' come se quella zona fosse protetta da una campana di vetro infrangibile. Ovviamente ciò non vale per le guardie, per le persone esterne ed animali. Questo sistema era inoltre capace di comprendere le mutazioni di forma, dunque se un detenuto si fosse trasformato in una vespa e avesse provato a volare via, non ci sarebbe riuscito, beccandosi anche più di un anno di isolamento.

Insomma, la fuga era impossibile.

Ovvio, era impossibile, ma non per Valentina. Durante le notti passate a non dormire per la presenza ravvicinata di Tristan, aveva avuto tempo di pensare e leggere molto. Oltre a quel libro sulle piante denominato 'LA NATURA, BENEFICI ED EFFETTI DELLE PIANTE AROMATICHE' ne aveva letti molti altri, tra cui 'LA STORIA DEGLI ANTICHI MAGHI' e 'COME SOPRAVVIVERE AI DISSENNATORI: GUIDA PER PRINCIPIANTI'

Attraverso questi testi aveva cercato una ricetta che potesse aprirgli le porte di Azkaban e condurla verso la libertà. Solo l'undicesimo libro la portò a fare il primo passo verso la essa. Nel testo 'STORIA DELLA MAGIA: ETA' DI PENURIA' aveva letto come nell'antichità i maghi avevano superato un periodo di siccità e penuria di cibo. Gli animali e cibi creati dalla magia davano solo una sazietà immaginaria, che poteva bastare a tenerli in vita per qualche giorno, ma che se prolungata li avrebbe comunque condotti alla morte.

Così, un certo Humusy, teorizzò una magia che poteva trasformare degli oggetti fisici, come un semplice pezzo di legno, in una fonte di cibo. Dopo vari tentativi era riuscito a creare ciò che i maghi ricorderanno sempre come la magia che li salvò dalla morte certa. Attualmente, come dice il manuale, questo tipo di incantesimo è divenuto inutile in quanto con lo sviluppo della magia, ora è possibile creare fonti di cibo dal nulla.

Ma come mai Valentina aveva trovato in questa storia la sua salvezza?

In realtà non lo seppe finchè non lesse il secondo e ultimo libro essenziale per la sua fuga, chiamato 'PUNIZIONI ESEMPLARI: 105 PUNIZIONI PER FAR SOFFRIRE IL NEMICO'.

Questo testo presentava una tortura peggiore dell'altra, dallo squartamento senza fine al dolore incurabile, insomma, non era sprovvisto di idee innovative. Rimase alquanto terrorizzata quando ne lesse alcune di queste, tuttavia gli diedero l'inventiva necessaria per provare l'impossibile.

Una delle cose fondamentali per la buona riuscita dell'incantesimo, che non avrebbe mai potuto sperimentare prima, era il caos, e uno dei modi per creare caos ad Azkaban (governata dai dissennatori) erano le risse, che duravano qualche decina di minuti solitamente, a volte anche meno.

Un'altra delle cose fondamentali, era la collaborazione e la totale fiducia di Mattheo Riddle: senza quella, non ci sarebbero mai riusciti. Inoltre, la rissa non doveva riguardarlo, non potevano richiamare l'attenzione delle guardie o dei compagni. E poi sarebbero statu liberi, Per Senpre.

Ovviamente se tutto fosse andato bene.

GLI OCCHI

Valentina cercò di incrociare un paio di volte lo sguardo di Riddle durante la cena, rinunciandoci al secondo fallimento dato che era sempre tenuta sotto controllo da Tristan.

"Non volevi scappare?" gli disse lui. Lei non rispose, era persa nei suoi pensieri, persa a pensare a quei occhi color nocciola e al profumo che lui emanava, anche se giorno dopo giorno era sempre meno chiaro. Sentì Tristan schiarirsi la voce e gli rispose con un secco "che cazzo ne so, dopo vado in quella specie di biblioteca a leggere un po" "stronzate"

Lei lo fissò con aria da sfida "che c'è, non posso? Senti, vado da Kai, lasciami in pace" disse alzandosi di scatto "fanculo" le disse lui, bloccandola prima prendendola per un polso e portandola verso di se "fai quel cazzo che ti pare, tanto sei troppo stupida per poter scappare da qua"

Lei gli rivolse un sorriso malizioso seguito da una smorfia disgustata "questo lo dici tu"

L'ALLEATO

"Senti, ho solo bisogno di un aiuto"

Lui la guardò incuriosito, era amico di Tristan ma non l'avrebbe mai tradita, e lei lo sapeva. Si sedette di fianco a lui e quando iniziò a spiegargli il piano rise così tanto e la mandò via, dicendole di tornare quando sarebbe stato il tutto più realistico.

Kai, oltre ad essere uno spietato assassino, era noto anche per essere una specie di stregone, o così la gente diceva. Bene, Valentina era andata da lui per poter progettare quell'incantesimo che aveva in mente, beccandosi un "è impossibile" come risposta.

"per il 90% dei casi sarebbe un incantesimo fallimentare, che probabilmente non verrà neanche punito in quanto non funzionerebbe e basta."
"e per il restante 10%?"
"beh, funzionerebbe, ma non so prevedere gli effetti collaterali. Potresti avere un semplice mal di testa ma nei casi peggiori potresti morire o, forse ancor peggio, dimenticarti chi sei"

"Kai ti prego, facciamolo"

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 15 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

inferno | indovinello Matteo (18+)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora