Prologo.

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Harry Potter giaceva sul divano di Grimmauld Place da giorni ormai. Dalla fine delle guerra aveva deciso di rintanarsi lì e di ignorare stampa, Ministro, la famiglia Weasley, i suoi amici, Ginny. Tutti. Voleva stare solo, e riprendere pian piano in mano i pezzi della sua vita. Con lui aveva Teddy, che era l'unico che voleva al suo fianco. Il piccolo Teddy si era visto privare i suoi genitori proprio come successe al Prescelto anni prima. La storia si era ripetuta, ma sta volta Voldemort non avrebbe più fatto ritorno. Lui avrebbe protetto Teddy come nessuno mai aveva protetto lui. Il pianto del piccolo, lo sprona ad alzarsi dal divano e va nella stanza che aveva preparato per lui. Lo prese in braccio e il piccolo smise subito di piangere, Harry sorrise intenerito dal piccolo, che si era trasformato in lui. 

"Sei così bello piccolo, non meriti tutto questo dolore" -disse mentre scendeva in cucina per dargli il biberon con dentro il latte. Lo riscaldò con la bacchetta, e poi lo portò alle labbra del piccolo che lo ciucciò chiudendo gli occhi. Teddy mangiava tantissimo, solo in quei tre giorni aveva fatto fuori tre buste di latte formato famiglia. Ma d'altronde era piccolo, e i neonati dovevano mangiare ogni tre ore. Quando il latte finì, il piccolo si leccò le labbra e appoggiò la testolina contro il petto del padrino. "Sei bellissimo" -ripeté mentre lo cullava dolcemente, una volta addormentato lo portò nella culla che aveva in salone e lo tenne sempre sotto controllo, anche mentre leggeva le lettere che gli arrivavano da giorni.

Intanto, a molti metri d'altezza, Ninfadora e Remus, guardavano il loro piccolo che dormiva beato, e sorridevano nel vedere come Harry lo controllava ogni dieci minuti. "Scegliere Harry come padrino é stata una saggia scelta. Lo proteggerà come se fosse suo figlio." -disse James, avvicinandosi e guardando il figlio che era cresciuto troppo in fretta e aveva combattuto una guerra sanguinosa. Era fiero del proprio figlio. "Ha preso il lato materno da Lily, tu ad Harry lo perdevi sempre sotto il mantello" -aggiunse Sirius ridacchiando e vedendo a sua volta la scena davanti a loro. "Harry si rivede molto in Teddy" -disse lily guardando il figlio e lasciandosi scappare una lacrima. Gli mancava tanto il suo piccolo, che tanto piccolo non era. James le cinse i fianchi e gli baciò la guancia.

"Noi staremo sempre con lui, anche se non da vicino, lui ci sentirà ogni qualvolta lo vorrà." -le disse mentre la stringeva. Fred, a pochi metri di distanza, era concentrato a vedere il fratello gemello ciondolarsi nel dolore, seduto ai piedi della sua lapide con in mano uno specchio. Sospirò desiderando di poterlo abbracciare, di potergli dire quanto gli mancasse, e quanto lo volesse vicino. Sirius, lo notò e si avvicinò al ragazzo mettendogli una mano sulla spalla. "Lo supererà, ci vorrà tempo ma vedrai che lo supererà." -lo rassicurò mentre vedeva anche lui George urlare e piangere come un pazzo. Ma non potevano certo non compatirlo, aveva perso la sua metà chiunque avrebbe reagito così. "Vorrei che ci fosse un modo per tornare da lui, anche solo pochi minuti" -si lasciò scappare, mentre veniva abbracciato da Lily, che lo aveva preso sotto la sua ala protettiva e lo trattava come un figlio. 

"Possiamo solo sognare, non accadrà mai, purtroppo" -aggiunse Tonks sedendosi sulla panchina mentre continuava a guardare il figlio che aveva preso a giocare con Harry, che gli stava facendo fare l'aeroplano. "La vita è così ingiusta" -disse Remus stringendo la moglie. 

Harry, dopo aver giocato con Teddy, lo fece mangiare di nuovo e lo rimise a letto, mentre lo rimaneva sotto le cure dell'elfo. Lui andò nella stanza che una volta era del padrino e si fece una doccia, dove le gocce d'acqua si mischiarono alle lacrime che lasciava cadere senza sosta. Avrebbe voluto avere lì la sua famiglia, essere stretto dalla madre che gli sussurrava che tutto andava bene. Ma poteva solo sognare, non l'avrebbe mai potuto fare. Dopo la doccia, si mise il pigiama e decise di far dormire Teddy con sé. Così lo prese dalla culla e lo stese affianco a lui nel letto, lo coprì e lo strinse dolcemente. Il piccolo nascose il viso nel suo petto e tornò a dormire. 

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