Decimo capitolo.

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I giorni passano ed arriva il compleanno di Harry. Quella mattina, Lily aveva incaricato Sirius di portare Harry da qualche parte, mentre loro organizzavano la festa a sorpresa. Ci sarebbero stati sia tutta la famiglia Weasley che la famiglia di Hermione, che era riuscita a rintracciarli e fargli tornare la memoria. Così, Harry si vide costretto ad alzarsi alle sette di mattina, vestirsi di fretta e poi lasciare la casa, con un non poco eccitato Sirius. "Sir, dove andiamo? Volevo dormire" -si lamentò mentre camminavano lungo le strade di Grimmauld Place, per arrivare alla stazione dei taxi e prenderne uno. Quel giorno la temperatura era più alta del solito, ed Harry stava iniziando a sudare. "Non lamentarti, pensavo che ti avrebbe fatto piacere passare del tempo con me" -rispose il padrino guardandolo. 

"Certo si, ma volevo anche dormire. Comunque dove andiamo?" -chiese sorridendogli, non voleva averlo offeso. "Vedrai, é una sorpresa" -rispose il padrino ricambiando il sorriso. Poi arrivarono alla stazione dei taxi e ne presero uno. Sirius diede un bigliettino al tassista con su l'indirizzo, e questo partì. Harry guardò per tutta la durata del viaggio, fuori dal finestrino vedendo come molte altre persone erano in tenuta da mare, sicuramente diretti alla spiaggia.

Poi, il taxi si fermò e scesero, dopo che Sirius aveva pagato ovviamente. "Ora dobbiamo proseguire a piedi e siamo arrivati" -disse mentre gli indicava la strada. Erano usciti dalla città, si trovavano nelle vicinanze di un bosco, che aveva l'aria di essere incantato tanto che era bellissimo. Harry lo seguì, e si inoltrarono verso il fitto bosco, per poi superare un enorme cespuglio e quando arrivarono al luogo, rimase con la bocca aperta. Davanti a lui si presentava un laghetto artificiale, con intorno tutto un enorme prato verde acceso, e a pochi metri di distanza un gazebo piccolino, adatto a due persone con tanto di cuscini. "Sir" -si trovò a dire ancora sorpreso.

L'uomo sorrise e gli prese la mano, portandolo sotto al gazebo dove trovò un tavolino pieno di pietanze dolci e salate. "Buon compleanno Harry" -gli sussurrò all'orecchio e il corvino, una volta tornato normale, si voltò e lo baciò. Sirius lo mantenne dai fianchi e Harry gli cinse il collo con le braccia, stringendolo a sé. "Piano Harry, non ce fretta" disse l'uomo fermando la mano del figlioccio che accarezzava la patta dei pantaloni. "Uffa" -si lamentò il corvino e andò a sedersi sotto il gazebo, prendendo un cornetto. "Piccolo pervertito, lo faremo, ma quando arriverà il momento" -lo raggiunse e lo abbracciò da dietro. "Me lo auguro" -rispose il corvino mordendo il cornetto alla cioccolata. 

Sirius rise e gli accarezzò i capelli. "Quando hai finito facciamo il bagno" -sussurrò al suo orecchio mentre scendeva con una mano verso i fianchi del corvino, che aveva appoggiato la schiena al suo petto e si godeva quel tocco. Si leccò le labbra non appena le labbra del padrino baciarono la pelle scoperta del collo, lasciando un minuscolo segno rosso. "Tu così però sei stronzo." -commentò quando lo vide alzarsi e spogliarsi. Sirius rise e poi venne raggiunto dal corvino nel laghetto. "E' fredda" -strillò il corvino mentre l'acqua ghiacciata del laghetto gli bagnava il corpo fino ai fianchi

Sirius si avvicinò e lo abbracciò, tornando a baciargli il collo, scendendo lungo la spalla e tornando su, ripeté il movimento per altre tre volte, mentre Harry accarezzava i fianchi del padrino, e talvolta anche il sedere del padrino. Poi, i due nuotarono e si fecero le coccole in acqua, Harry non era mai stato meglio in vita sua. 

Intanto a Grimmauld Place erano arrivati anche la famiglia Weasley e aiutavano i genitori di Harry a sistemare la casa, organizzare il giardino, preparare gli stuzzichini, torte salate e la torta di compleanno. I regali per il corvino erano stati messi in salone ed erano tanti, più del solito. "Lils, dove lo metto questo?" -chiese James alla moglie mentre aveva in mano un enorme ombrellone verde. "In giardino, al centro del tavolino. Fatti aiutare da qualcuno" -rispose la moglie mentre preparava gli impasti per i rustici. James fu aiutato dai due gemelli e da Remus, quello era un ombrellone formato famiglia. "Ecco fatto, ora che si deve fare?" -chiese Fred mentre si ripuliva le mani. "Pulire la piscina e il giardino" -rispose James e si misero al lavoro. 

Intanto in cucina, le donne della casa stavano farcendo i pasticcini, glassando i cupcake, erano tutte felici di aiutare e di rendere il compleanno di Harry indimenticabile. Così tutti gli ospiti della casa passarono la giornata, con una breve pausa pranzo, a sistemare la casa, il giardino e spedire gli ultimi inviti. Intanto, il festeggiato stava giocando a scacchi con il padrino, che avevano deciso che chi avesse perso doveva pagare pegno, ed Harry aveva perso per la terza volta. "Ma non vale" -si lamentò il corvino. "Invece si, allora vediamo cosa puoi fare" -rispose il padrino. 

Ma Harry, stanco di aspettare, lo spinse sul prato e si mise su di lui. "Ora si fa a modo mio" -disse prima di baciarlo con foga, Sirius si trovò a ricambiare e portò le mani sui fianchi del figlioccio, mentre il corvino strusciava il bacino su quello del padrino. "Harry" -provò a dire Sirius, ma Harry lo zittì con le sue labbra e portò una mano nel costume del padrino andando ad accarezzare il membro di quest'ultimo. Sirius ansimò nel bacio e lo lasciò fare. Poi, il corvino scese con le labbra lungo il corpo del padrino baciandone ogni centimetro della pelle, arrivando al bordo del costume che sfilò e si trovò davanti l'enorme erezione dell'uomo. 

"Sono così fortunato" -disse il corvino prima di scendere con le labbra sul glande del padrino e baciarlo lentamente, leccandolo subito dopo. Sentiva l'eccitazione a mille e voleva usarla. Così, mentre aveva il sottofondo degli ansimi del padrino, inglobò l'erezione nella sua bocca e iniziò a muovere le labbra su di essa, sentendo la presa del padrino nei suoi capelli, e poi il resto si può immaginare.

Soltanto quando il sole stava tramontando, i due andarono via da quel posto stanchi ma soddisfatti, soprattutto Harry che aveva ricevuto lo stesso favore dal padrino e si era eccitato come non mai. "Non ti facevo così pervertito, Harry" -commentò Sirius mentre uscivano dal bosco, mano nella mano. "Come posso non esserlo, se ho te come fidanzato?" -rispose tirandolo a sé per un altro bacio. Poi, con la smaterializzazione congiunta tornarono a Grimmauld Place, proprio fuori la porta d'ingresso. Sirius bussò la campanello e la porta venne aperta da Remus, che salutò i due e li mandò in camera a lavarsi. Harry non si insospettì e andò nella sua stanza, seguito dal padrino. 

Quando poi, i due si erano lavati e vestiti, scesero in salotto e poi andarono fuori al giardino dove tutti gli invitati urlarono al festeggiato "Sorpresa", Harry sorrise e abbracciò ognun odi loro ringraziandolo. La festa iniziò, ed Harry si avvicinò ai suoi migliori amici. "Allora, divertito?" -chiese Ron all'amico mentre lo vedeva sedersi accanto indicando il suo collo. "Si, voi siete stati tutto il giorno qui?" -chiese e i due annuirono. Poi si persero in chiacchiere mentre mangiavano tutto ciò che era stato preparato. Harry era felice di avere lì i suoi genitori, e che i due gli avevano preparato la festa che aveva sempre sognato. Poi ci fu la musica, e Harry volle ballare con la madre un lento.

Harry quando stava stretto alla madre stava bene, aveva sognato per anni farlo e dora che ne aveva avuto la possibilità non voleva sprecarla. Lily strinse il figlio. Era fiera di suo figlio, di ciò che aveva affrontato e della persona che era diventato. "Harry, sono così fiera di te, sei diventato un uomo in così poco tempo e hai affrontato di tutto. Mi dispiace non esser potuta stare al tuo fianco per tutti questi anni" -gli disse mentre gli accarezzava i capelli così simili a quelli del marito. "Non é colpa tua mamma, tu mi hai lo stesso protetto per tutti questi anni, ma ora sei qui e possiamo recuperare il tempo perso." -rispose Harry stringendosi come un bimbo alla madre, che trattene a stento le lacrime. 

La festa poi continuò e Harry si divertì quando quasi tutti si buttarono in piscina e si schizzavano a vicenda. Per un breve istante, si fermò a guardare i due gemelli che sin dall'inizio della festa, erano stati vicini sussurrandosi all'orecchio. Era felice che Fred si fosse ricongiunto con George, e che il fantastico due fosse tornato. E quella sera non mancarono gli scherzi dei due gemelli e poi i famosi fuochi d'artificio che avevano inventato al quinto anno del corvino. Tutto era andato per il meglio. 

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