Harry restò con tutti loro per ore, mentre si godeva il tanto calore che aveva sempre richiesto. Poi, Fred, lo prese da parte. "Harry, io vorrei vedere George" -disse al corvino che gli sorrise. "Lo vedrai, ma devo dirti che non sarà facile, vedi dalla tua morte é cambiato. Si é trasferito nell'appartamento che avevate sopra il negozio di scherzi e non vuole vedere nessuno. Nemmeno tua madre riesce a farlo parlare o mangiare. L'ha presa malissimo, ci vuole molto tatto e tanta pazienza" -gli rispose il corvino. Vide Fred annuire debolmente e poi che si sedette sulla sedia, perdendosi nei pensieri o ricordi, Harry non seppe dirlo.
Fred, seduto sulla sedia e isolandosi dagli altri, chiuse gli occhi ripensando ad ogni momento con il fratello. I due non si erano mai separati, mai. Ma quella stupida guerra li aveva separati ed ora la sua metà stava soffrendo la sua perdita. Odiava vedere il fratello piangere o essere triste. In tutti quegli anni aveva fatto il possibile per farlo sorridere, anche se aveva dovuto indossare gli abiti da clown, lo faceva sapendo che il fratello era felice. Avevano condiviso tutto sin dalla loro nascita. La culla, i giochi, gli scherzi, la stanza, i propri segreti, tutto senza lasciare nulla in sospeso. Si ricordò di quando il fratello, più timido di lui, era corso da lui per dirgli che aveva invitato una ragazza al Ballo del Ceppo.
Fred ne fu felice, finché tutto quello lo rendeva felice, per lui non c'erano problemi. Lo aveva aiutato con l'abito da cerimonia, gli aveva dato dei consigli su come conquistare la ragazza, e il fratello seguiva i suoi consigli passo per passo. E c'era Fred quando il fratello era stato scaricato dalla ragazza la sera stessa, c'era lui ad asciugargli le lacrime nel bagno della loro stanza, era lui quello che aveva organizzato uno scherzo imbarazzante alla ragazza, per fargliela pagare di aver fatto soffrire suo fratello. Era infantile, ma non sopportava quando qualcuno ferisse le persone a cui teneva, e a George ci teneva tanto.
George gli fu sempre grato di averlo al suo fianco, di avergli fatto da mentore e da amico, compagno, fratello. Per lui Fred era più di un semplice fratello gemello, era l'unico di cui si fidava davvero, l'unico con cui parlava senza aver timore di essere giudicato. E i due sono stati giudicati per anni, prima dalla madre che gli dava dei nullafacenti, poi dalla scuola per i loro scherzi e i loro pessimi voti. Ma, i due avevano loro stessi, e superare quei giudizi non fu difficile, ma nemmeno facile. Capitava che era George che consolava Fred, quando il gemello litigava con la madre ed essa gli urlava contro frasi che lo ferivano. Così come il gemello, anche George era protettivo nei suoi confronti, non voleva che nessuno si avvicinasse al fratello per fargli del male.
I due erano legati da un qualcosa che andava oltre il bene fraterno comune, era un legame così forte che quando uno dei due stava male, l'altro lo sentiva, che quando uno dei due era triste, anche l'altro lo diventava. Vivevano in simbiosi, come un'unica persona. E anche quel loro legame era stato giudicato, alcuni lo trovavano troppo, altri strano, ma loro due stavano bene così e se ne fregavano del giudizio altrui. Molte volte si era sparsa la voce di una loro relazione incestuosa, e lì si che si arrabbiavano, perché non volevano che gli altri vedessero il loro legame come un qualcosa di così disgustoso e negativo.
Ma nessuno riusciva a superare quei pregiudizi, perché vedevano il marcio anche in un legame forte come quello. Fred aveva sempre provato a far capire agli altri il loro legame, ma quando vedeva un muro davanti, lasciava perdere. A lui non dava fastidio la voce che girava di una sua possibile relazione con il fratello, ma odiava vedere il fratello restarci male e poi piangere stretto a lui. E al terzo anno, quarto anno George si allontanò per la prima volta dal fratello, voleva che quelle voci smettessero di girare e aveva preso ad ignorarlo. Non fu facile per Fred, per nulla. Lo vedeva distante e sentiva come se lo stesse perdendo, e solo Merlino sapeva quante volte aveva provato a fargli cambiare idea, ma il gemello non cedeva. Per cinque mesi erano andati avanti così, Fred che tentava un dialogo, George che lo ignorava.
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Non tutto finisce.
FanfictionFine della guerra, Harry prova a mettere insieme i pezzi della sua vita dopo aver ucciso Voldemort. Si era rintanato a Grimmauld Place, pochi giorni prima aveva appreso di essere il padrone della morte e che aveva acquisito nuovi poteri, che non vol...