Ron arrivò a Grimmauld Place dieci minuti dopo e salutò tutti. Poi si avvicinò al fratello. "Pronto?" -chiese e Fred scosse la testa. "Dai, che li abbiamo preparati." -disse incoraggiandolo Ron e andarono via dopo aver salutato tutti. Si materializzò a pochi kilometri dalla Tana e guardò il fratello. "Lascia parlare me e poi entra" -disse mentre si avvicinavano alla Tana e Fred si fermò prima dell'ingresso. Ron entrò in casa e andò in salone. "Allora, come detto prima, ce una sorpresa per voi. Vi devo chiedere però di non impazzire, ne di spaventarvi." -disse e venne guardato curioso dalla famiglia. "Cosa succede Ron?" -chiese la madre preoccupata. "Allora, sapete no che c'era il continuo della famosa profezia" e tutti annuirono "Bene, io vi ho portato la prova. Prima però mi dovete promettere che starete calmi" -disse e dopo che annuirono andò verso l'ingresso. "Vieni" disse al fratello, che prendendo coraggio entrò in casa e seguì il fratello fino al salotto.
Inutile dire che la sua famiglia si agitò, urlarono di andare via, che non era uno scherzo da fare, e il rosso rimase fermo a subire tutto ciò. George, si alzò dal divano e andò dal gemello, gli prese la mano e zittì la famiglia. "E' veramente lui, non urlate" -disse mentre Fred stringeva la sua mano. Molly, una volta calmata si buttò sul figlio che strinse forte. Fred sorrise e si lasciò stringere, prima dalla madre e poi dal resto della famiglia. Tutti stavano piangendo di gioia, Molly non lasciava nemmeno un minuto il figlio. Fred incrociò lo sguardo con George e gli sorrise. Tra tutti, quello che voleva vedere di più era il gemello.
I Weasley erano una delle famiglie più antiche del mondo magico, facevano parte delle sacre 28. Ma, vennero ripudiati quando decisero di combattere contro Voldemort e caddero i povertà. Ma ai coniugi Weasley non importò, loro vivevano con quel poco che avevano e la sera andavano a dormire con la testa sul cuscino senza pensieri. Il primo genito della famiglia Weasley fu Bill, che fu il primo di sette figli. Dopo gli studi andò a lavorare come spezza incantesimi per la Gringott. Poi susseguì Charlie, che era andato a lavorare con i draghi, sua grande passione, poi Percy, che aveva lavorato al Ministero rinnegando la famiglia, prima della guerra finale, dove si ricongiunse con loro. Poi vennero al mondo i gemelli, che si distinsero dai fratelli, fuori classe, senza rispetto delle regole. Poi venne Ron, il più timido, quello meno incompreso dalla famiglia e capo espiatorio della madre, che lo paragonava sempre ai fratelli, fino a prima della guerra, ovviamente. Poi l'unica femmina di casa, Ginny, che la madre aveva sempre portato su di una mano.
Molly, per quanto amava la famiglia e i figli, aveva delle preferenze e non le nascondeva. Chi paragonava spesso erano i gemelli e Ron, che erano l'anello debole della famiglia, ma che in realtà erano molto intelligenti e molto astuti. Non a caso, i gemelli ideavano scherzi che nessuno ideava e Ron era abile in moti campi, ma queste qualità vennero sempre ignorate fino all'anno in cui diventò Prefetto. La madre non ci credeva, pensava che Harry avrebbe preso la spilla, e ciò ferì Ron. Ma il rosso era bravo a non mostrare dispiacere in quelle occasioni. Sapeva che prima o poi avrebbe avuto il suo momento per eccellere, e lo ebbe durante la guerra. Si dimostrò capace di fare qualsiasi cosa e ebbe la sua immagine sulla cioccorana.
A volte Molly tendeva ad essere troppo severa, più del dovuto. Era contrario al negozio di scherzi, pensava che era una perdita di tempo e lo disse senza tanti complimenti, fregandosene di come si potessero sentire i figli. Ed è questo suo atteggiamento che Percy decise di andare via dalla famiglia, lui era ambizioso e la famiglia non gli riconosceva le sue abilità, anzi lo prendevano in giro. Decise un giorno di scegliere lui la strada da percorrere, e l'aveva fatto da solo, fidandosi della sua persona e delle sue abilità. Forse se avesse avuto una famiglia più propensa ad accettare il suo modo di essere, non sarebbe andato via. Lui la scelta di voltare le spalle alla famiglia era più una vendetta che altro.
Ma se si riflette bene, nessuno dei sette figli ebbe un atteggiamento positivo dalla madre, cercava sempre quel pelo nell'uovo che andava fatto notare. Come i capelli lunghi di Bill, come la passione dei draghi di Charlie che Molly non riteneva un vero lavoro, come l'ambizione di Percy, come la genialità dei gemelli che avevano creato un impero degli scherzi di sana pianta, come la stupidità di Ron, che per la madre non era in grado nemmeno di diventare prefetto, o come Ginny e il suo modo di essere poco femminile. Trovava sempre un difetto, che li rendeva insicuri. Okay, non lo faceva con cattiveria, ma superò il limite quando costrinse la povera Tonks a provarci con il figlio Bill, che si sentiva con Fleur e che stava imparando ad amare. Ero tutto troppo quando si parlava di Molly.
Arthur invece, diversamente dalla moglie, aveva sempre sostenuto i figli in tutte le loro scelte, e anche se se la prese con Percy, infondo capì il motivo per cui aveva voltato le spalle, ma non lo perdonò facilmente. Ed era stato felice quando i due gemelli avevano inaugurato il negozio di scherzi, e soprattutto dalla capacità dei due di creare dei capolavori dal nulla e andavano anche alla grande. Apprezzava anche che la figlia avesse un lato forte, un lato che l'avrebbe aiutata in qualsiasi occasione, una piccola Wonder Woman, che aveva la forza e il coraggio di dire la sua. Apprezzava tutti i figli, senza esclusioni.
Durante la guerra, i due coniugi erano in pena per Ron, avevano paura di sentire alla radio il suo nome tra i maghi e le streghe rimasti uccisi dai seguaci di Voldemort. Un anno intero senza avere sue notizie, e poi finalmente lo videro al castello, ferito, sporco, ma con la grinta che sempre l'aveva caratterizzato. E Molly si trovò ad essere fiera di suo figlio, che aveva combattuto in prima linea contro il mago più pazzo e potente mai esistito. E quando Fred morì, si lasciò cadere nel baratro della depressione, in quei pochi minuti si ricordò di tutte le volte che l'aveva sminuito, che l'aveva reso insicuro, e si diede la colpa per tutto, anche per la sua morte.
Ed ora averlo di nuovo lì, tra le sue braccia, era il regalo migliore che potesse ricevere. "Mamma, così mi soffochi" -disse il rosso sorridendo. La madre si allontanò senza però perderlo di vista, aveva paura che potesse sparire da un momento all'altro. "Allora, cosa mi raccontate?" -disse sedendosi sul divano, accanto al fratello, che aveva preso la sua mano senza lasciarla. Non avrebbe permesso mai più di perderlo, mai più. E in quella sera di metà luglio, la famiglia Weasley era al completo che si godeva la presenza del rosso, e della buona birra per festeggiare. Tutto stava tornando alla normalità.
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Non tutto finisce.
Hayran KurguFine della guerra, Harry prova a mettere insieme i pezzi della sua vita dopo aver ucciso Voldemort. Si era rintanato a Grimmauld Place, pochi giorni prima aveva appreso di essere il padrone della morte e che aveva acquisito nuovi poteri, che non vol...