Capitolo 23

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La cattedrale era magnifica e immensa. La struttura era a croce latina con tre navate. Il soffitto sostenuto da volte si innalzava imponente. Ciò che colpiva di primo acchito erano le vetrate sublimi nel colore e nel potere riflettente della luce. Le tonalità predominanti erano il blu e il verde nelle scene che illustravano episodi della vita di Gesù come l'Annunciazione e la Vergine Maria con Cristo bambino in grembo. Piccoli scampoli di luce azzurra si riflettevano sulla pavimentazione. Al centro il famoso labirinto unicursale, magnifico, mistico, suggestivo. Dai muri spessi della cattedrale trasudava un che di antico e in effetti lì si respirava la polvere dei secoli, di quando fu costruita nel corso del Medioevo sopra i resti di un antico territorio appartenente ai Druidi, un'antica popolazione celtica che venerava una divinità madre e che erano soliti officiare riti propiziatori proprio in quei luoghi. Il labirinto era abbastanza grande da occupare la maggior parte della pavimentazione della chiesa. Gloria e Giacomo osservavano meravigliati a testa all'insù quelle meraviglie. Le vetrate erano stupende, tutte colorate con predominanza di verde e blu, rappresentavano scene della vita di Gesù e della Vergine. La cattedrale era stata costruita per ben quattro volte perché fu distrutta da incendi. Da uno di questi si salvò solo la reliquia del velo della Vergine Maria portato in cattedrale da Carlo il Calvo. All'epoca si pensò a un miracolo e a una richiesta della Madre Santa di essere venerata in un luogo sacro. Così la cattedrale fu ricostruita ancora più bella. Il velo si trova oggi esposto nel deambulatorio, al lato nord, in una delle cappelle absidali.

Gloria fu assalita da brividi. Quel luogo era veramente impregnato di magia. La poteva sentire.

Tutti i suoi sensi erano all'erta. Le cripte erano due, una interna collocata al di sotto del coro e risalente alla chiesa carolingia edificata nel IX secolo da Gisleberto e una all'esterno che compiva il giro dell'edificio.

Era proprio lì che dovevano andare e dove si trovava la statua del poeta. Ammirarono il coro contraddistinto da una recinzione decorata da statue tutte unite tra di loro in un'alternanza uniforme.

«Giacomo, dobbiamo percorrere il labirinto», disse Gloria togliendosi le scarpe. «Gabriel aveva fatto un sogno in proposito».

Abbassarono lo sguardo per osservare quelle linee circolari che sembravano non portare da nessuna parte. C'era un'unica strada per raggiungere la rosa centrale che in passato era occupata da una placca, dove era disegnato Teseo che si salvava dal Minotauro grazie al filo di Arianna. Non appena i suoi piedi si posarono sul freddo e marmoreo pavimento, Gloria avvertì in modo netto una vibrazione che partendo da basso, salì su fino ad arrivarle al volto.

Giacomo la seguì.

Il cammino dell'uomo è una ricerca dell'io più profondo, che ciascuno compie, come desiderio per una rinascita e per portare dentro di sé molta calma interiore, fino ad arrivare ad un tale livello di trascendenza da riuscire a toccare con mano o perlomeno avere l'impressione di essere vicino alla divinità.

Tutto questo avvertì Gloria quando compì i primi passi. Il labirinto sprigionava un'energia magnetica potentissima, capace di stravolgere la mente. Aveva l'impressione di essere entrata all'interno di uno strumento musicale, per la precisione un violino, dove le corde venivano suonate e fatte vibrare da mani invisibili e in cui tutti gli elementi contenuti nella cattedrale fungevano da cassa di risonanza. Una musica dolce le risuonò nelle orecchie, ma era l'armonia di uno o di mille violini che suonavano insieme all'unisono, fino a sfiorare la soglia di tollerabilità dell'orecchio umano. Vide nove cavalieri in viaggio verso Gerusalemme con la veste impolverata dal viaggio, stanchi, ma colmi di un'energia inesauribile perché combattevano per una giusta causa. Vide frotte di pellegrini protetti da questo esercito di impavidi cavalieri, possenti, nel loro vestito bianco con la croce rossa sul petto, belli, tutti belli come il sole e che sfolgoravano nella loro potente lucentezza di custodi di arcani segreti.

La tempesta sul mare di GalileaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora