Tentazione

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Le mani aperte sul muro, chinata in avanti i lunghi capelli biondi quasi a sfiorare il pavimento. La gonna alzata in vita, le gambe divaricate, le mutandine impigliate al cinturino dei sandali, in tensione, quasi a strapparsi. L'uomo che le stringeva forte i fianchi, si muoveva freneticamente, le ginocchia piegate e una maschera sul viso.

La luce soffusa delle lanterne illuminava fiocamente il cortiletto, circondato da un portico con al centro una fontana, che separava il giardino delle rose, che conduceva al salone del banchetto, dall'atrio.

Freja e Lucas stavano tornando in camera. La ragazza sghignazzava a battute stupide che lei stessa diceva e traballava instabile sui tacchi alti.

Furono attratti da gridolini, gemiti e dal rumore inconfondibile di chi sta facendo sesso.

Freja si bloccò e non volle seguire Lucas che la tirava per non disturbare i due amanti, anzi ridacchiando mise un dito sulla bocca - Schhh - e trascinò il marito dietro un cespuglio profumato verso il lato destro del portico. Da lì provenivano i gemiti.

Era la signora Noojier, quella che stava godendo sotto le spinte di uno sconosciuto.

Lei era persa nel suo piacere e lui, aumentando il ritmo, girò il viso mascherato lasciando per un attimo un fianco della donna, toccarla lì dove si stavano unendo, raccogliere gli umori e dopo esserseli portati alla bocca allungare il braccio verso loro con la mano, impreziosita da un elegante anello a forma di serpente attorcigliato, tesa in un inequivocabile gesto d'invito.

Freja affascinata mosse un passo in avanti, ma Lucas fu lesto ad afferrarla e trascinarla via, mentre l'uomo racchiudeva i lunghi capelli di Nora Noojier in un nodo nel pugno e la alzava fino a far sbatterne la schiena al suo torace e poterle mordere così la nuca. L'urlo di godimento e dolore della donna e quello roco di lui, mentre riservava se stesso in lei, li seguì fin sulla porta di camera.

Freja sembrava impazzita. Infilò la mano nei pantaloni cachi del marito e afferrò quella di lui portandosela al pube leccandosi le labbra.

Lucas si tirò in dietro.

La scena di prima l'aveva, sì, eccitato, ma il ricordo del signor Noojier portato via dal banchetto in malo modo, ancora lo sconvolgeva. Non riusciva a scacciare via l'immagine dell'Olandese sporco di vomito, con la camicia strappata dagli energumeni che lo avevano assalito, che veniva strattonato in malo modo mentre la moglie nel frattempo si allontanava con uno sconosciuto.

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Scena, non tagliata, dark-hot dell'Horror "La genesi di Shmatra", racconto scritto a sei mani con deliartemisia  ed ElegantStork

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