𝙲𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 𝚝𝚠𝚎𝚗𝚝𝚢-𝚝𝚠𝚘

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Prima che avessi il tempo di gioire davvero per la mia piccola soddisfazione, vidi tutti fermarsi di colpo, paralizzandosi sul posto

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Prima che avessi il tempo di gioire davvero per la mia piccola soddisfazione, vidi tutti fermarsi di colpo, paralizzandosi sul posto.

Non capendo fin da subito il perché, spostai lo sguardo nel punto in cui Petra, rossa in viso, aveva focalizzato la sua attenzione.

Levi si trovava a qualche metro da noi, in piedi e con le braccia conserte, mentre i capelli neri, di solito sempre ordinati, ricadevano ai lati della testa in modo abbastanza sciatto.

Sembrava infastidito da qualcosa e, anche se non avevo fatto niente di male, ero sicura che, se solo avesse potuto, mi avrebbe uccisa seduta stante, mentre i suoi occhi penetranti scorrevano lungo il mio corpo.

"Cos'era quello, Meghami?" Chiese con tono aspro, iniziando ad avvicinarsi a me, dopo che la squadra gli aveva letteralmente aperto la strada per farlo.

Batté il piede a terra con impazienza, in attesa di una mia risposta o, meglio, di un mio passo falso.

"Ho finito il lavoro." Dichiarai semplicemente, mettendo via le spade e imitando la sua posizione, in parte per farlo arrabbiare ancora di più. "Avevi detto tu stesso che il mio compito sarebbe stato quello di intervenire se fosse stato necessario. Ho solo eseguito un tuo ordine, per una volta."

"In realtà no, se avessi speso un secondo per analizzare la situazione, ti saresti di certo accorta che Petra e Oluo fossero nella posizione perfetta per attaccare" mi rispose a voce abbastanza bassa, nel vano tentativo di mantenere la calma, nonostante il barlume nelle sue pupille lo stesse tradendo miseramente.

"Sì, lo so, ma secondo me non sarei dovuta intervenire se Eld-senza offesa tra l'altro-non fosse inciampato nelle funi della sua attrezzatura."

Il corvino, all'udire le mie parole, rimase un attimo in silenzio, come per riflettere sull'affermazione appena fornitagli, valutando se fosse sufficiente o meno, finché non si accorse del modo disinvolto con cui ero in piedi. La mia postura non era rigida, la mia mente non era vigile, i miei occhi erano stanchi...niente in me gli dava l'impressione di trovarsi dinanzi ad un soldato.

"Non lo stai prendendo sul serio, vero?"

Sentendo la sua domanda-che in realtà sembrava più una constatazione-rimasi spiazzata, la bocca si spalancò automaticamente appena  venni investita da un forte senso di colpevolezza.

No, non avevo mai preso seriamente gli allenamenti, però, al contempo, non pensavo che fosse così ovvio. Non ero entusiasta di dover far pratica più e più volte su dei bersagli finti, la mia missione era a dir poco differente, eppure ne capivo le motivazioni. All'incirca.

Emisi un sospiro superficiale, cercando di ricompormi e di buttar giù la facciata dispiaciuta. Sarei stata onesta con lui, a dispetto di tutti i problemi cui sarei potuta andare in contro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 27, 2021 ⏰

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