Il rumore della sveglia mi rende nervosa di prima mattina , ma almeno mi fa alzare dal letto ed evita che rimanga lì a vita a poltrire.
Dopo tre mesi , si ricomincia con la solita routine scolastica , che a dire il vero , un po' mi è mancata.
Quest'anno frequento il 4 anno di liceo ed essendo sincera , penso che qualcosa cambierà , in meglio , si spera.
Mi alzo con la testa che non smette di pulsare da sta notte e mi reco nuovamente verso il bagno.
«buon giorno bellezza» dico ironicamente guardandomi allo specchio e rendendomi conto delle oscene condizioni in cui sono ridotta.
Sciacquo velocemente il viso e pettino i miei capelli che successivamente lego in una treccia che faccio ricadere sulla spalla ; riguardo il trucco , solitamente tendo a esagerare solo per le serate importanti , insomma , non ho tempo da perdere la mattina.
Torno in camera e apro l'armadio per cercare cosa indossare.
L'unica cosa interessante qui dentro sono un paio di pantaloni che arrivano fino alle ginocchia e un top bianco , che sarebbero anche carini da indossare , ma non sia mai che una ragazza abbia le spalle scoperte!
«ah fanculo voi e il vostro maschilismo» borbotto prendendo i capi e indossandoli.
Per le scarpe ho scelto le Air Force bianche , comode e carine , simple but effective insomma.
Dopo di che controllo l'orario e vedo che sono le 7:20 , e stranamente non sono in ritardo , anzi.
Avrei tutto il tempo per fare una bella colazione che ti riempie e ti carica di energie per affrontare la giornata , ma non me la sento di parlare con papà dopo sta notte ; oggi però , torno a scuola , e non lo vedrò più fino alle vacanze di natale , di conseguenza mi avvio rassegnata verso la cucina.
«buon giorno principessa , pronta per ricominciare?» chiede mentre finisce di posizionare i pancakes uno sopra l'altro.
«Ecco cos'era quell'odore! Già alle 7 di mattina cucini? Io ho bisogno minimo di 7 ore per riprendermi!» rispondo stampandogli un bacio sulla guancia , sperando che non si ricordi di sta notte.
«ecco a lei signorina» continua porgendomi la mia porzione di frittelle che mangio con gusto.
Papà non mi ha mai fatto sentire la mancanza di mamma , o almeno , è stato bravo a nasconderla , e proprio per questo mio papà è una delle persone che più stimo al mondo.
Mi ha cresciuta sola , senza nessuno , si è preso cura di me , cercando di darmi il meglio non sapendo da dove iniziare , ma intanto è riuscito a realizzare il suo obiettivo , e io gliene sono infinitamente grata.
«Cameron sei sempre in ritardo , com'è possibile?» lo rimprovero ironicamente mentre addento l'ultima parte del mio pancake.
«testa rossa birbante e impaziente , invece di lamentarti sempre vai di sopra a recuperare i bagagli»
gli rispondo con una linguaccia e torno di sopra per prendere le valigie.
Ogni anno è sempre la stessa storia , anche se ogni tanto tornerò a trovare papà e casuccia, la mia camera mi mancherà più di tutto.
Qui dentro vive la vera Nicole con le sue passioni , qui Nicole esprime le sue vere emozioni , qui Nicole è se stessa al 100% ; al di fuori di queste 4 mura immediatamente si innalza un muro che viene distrutto quando rientro nella mia stanza.
Con un animo un po' malinconico chiudo la porta alle mia spalle lasciando dietro di me quest'estate e tutte le esperienze vissute in questi tre mesi.
«Nicole veloce o faremo tardi come sempre!» sento suonare il clacson da papà.
il solito esagerato.
Per sicurezza controllo il telefono e... sono davvero le 7:45!
giuro che 5 minuti fa erano le 7:20.
Scendo di corsa le scale , afferro la copia delle chiavi di casa ed entro in macchina subito dopo aver chiuso il cancello e riposti i bagagli nella parte posteriore dell'automobile.
«dobbiamo abolire l'attività fisica di prima mattina cameron» dico a mio padre mentre cerco di riprendere fiato.
« tranquilla c'è la professoressa di educazione fisica che ci pensa» ribatte ridendo.
merda.
L'Anderson l'avevo proprio eliminata dalla mia mente!
Insomma non che mi dispiacesse però , chi deve tornare a inventare scuse e fare scenate per farsi credere?
«tanto riuscirò a stare ferma , come sempre» aggiungo.
«povera la professoressa che deve sopportare tutti i tuoi teatrini drammatici»
« ei biondo , c'è chi venderebbe un suo rene pur di parlare con Nicole Moore , immaginati la fortuna che ha lei nell'assistere a un mio spettacolo» continuo e con la coda dell'occhio lo guardo ridere e scuotere la testa per rassegnazione.
«la mia arte non è per tutti» borbotto.
«e oserei dire menomale»rincara la dose
ah ah
divertente.
«dai Nicole non fare la bambina di 5 anni , piuttosto scendi che siamo arrivati» mi tira una gomitata per riportarmi alla realtà.
Una volta tolti tutti i pensieri dalla mente scendo dalla macchina e apro il portabagagli per prendere le valigie.
«bisogno d'aiuto?» chiede papà e io faccio cenno di no con la testa.
«E anche quest'anno è arrivato il momento eh piccola nichy» mi sussurra stringendomi fra le sue braccia.
«mi mancherai papà» dico a bassa voce per farmi sentire a mala pena
«anche tu piccola mia , ma stai cominciando a crescere» ammette con una voce un po' triste
«a chi non mancherebbe una Nicole moore che rallegra la vita di tutti» ironizzo per smorzare la situazione mentre sciolgo l'abbraccio.
«non cambiare mai nichy. Asfaltali tutti e fatti valere come hai sempre fatto. Buona fortuna amore di papà» mi scocca un bacio sulla guancia
«Non fare il monello e non litigare con nessuno , ti raccomando! Ci vediamo a dicembre Cameron » rispondo e lui mi regala uno dei suoi sorrisi più belli.
«adesso vai che è già tardi» mi raccomanda per poi salutarmi e andare via , lasciandomi con le valigie in mano davanti al cancello della scuola , pronta per ricominciare per la 4 volta.
«puoi farcela nichy» sussurro a me stessa per darmi coraggio ed entrare a scuola , la stessa che ho frequentato per anni ma che ogni volta mi sembra nuova.
andrà tutto bene , si spera.
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the light in my dark
Non-Fictione se prima era il silenzio nella mia confusione , l'ordine nel mio disordine , la crepa del mio cuore integro ; adesso è il cerotto delle mie ferite , il sole dopo la mia tempesta e la luce nel mio buio.