Una volta terminata la lezione di matematica , afferro lo zaino ed esco immediatamente dall'aula per dirigermi in camera , andare in mensa non mi va proprio.
Provo a chiamare ginny ma non risponde quindi deciso di scriverle un messaggio , almeno non mi farà la ramanzina quando torna.
«Nicole!» sento chiamare in lontananza
mi volto e noto che è Ginevra.
«qualche volta evita di mettere il silenzioso , non ti deve mica sembrare male» ridacchio facendole notare le notifiche da parte mia
«oddio giusto! Scusa mi ero proprio dimenticata..comunque , andiamo a mangiare? Sai ho una fame» si lamenta mentre poggia le mani sul suo stomaco.
«non mi va molto quindi torno in camera , tu vai pure»rispondo cercando di mascherare in qualche modo la tristezza
«sai è passata la fame anche a me quindi vengo in camera con te» ribatte trascinandomi dal braccio
«ginny davvero non è un problema , non mi mangiano se vai a mensa! Anzi , è preferibile che tu ci vada o i gemelli denunzieranno la nostra scomparsa» dico scherzosamente mentre saliamo le scale e in qualche modo cerco di fermarla , ma questa è più dura di una noce di cocco.
«Nicole non pretendo che tu mi dica cosa ti succeda , perché non sono affari miei , ma si vede lontano un kilometro che tu non stia bene..pure mia nonna senza un occhio se ne accorgerebbe!» mi rimprovera ma sentendo la sua affermazione scoppio a ridere
questa ragazza è piena di risorse.
«e non ridere perché sono seria! Anzi , serissima!» rincara la dose ma io di smettere di ridere proprio non ne voglio.
« dai ginny come posso prenderti seriamente?» chiedo mentre mi asciugo le lacrime agli occhi e per poco non cascavo.
«Nicole non sei neanche in grado di salire una rampa di scale , figurati di stare sola per un'ora» dice mentre stringe la presa sul mio braccio.
«ginny davvero , vai a mensa , non puoi stare digiuna per me..se ci andassi mi faresti pure un favore , almeno prendi del cibo» le propongo ma lei inclina la testa e corruga le sopracciglia
«ma fino a tre secondi fa avevi detto...o santa madre Nicole!» sbatte la sua mano sulla fronte
«eh si non avevo fame , ora mi è venuta» fingo
in realtà ho sempre avuto fame.
semplicemente non mi va di incontrare i gemelli; sono i miei migliori amici è vero , ma quando si parla di Ryan neanche con loro riesco a sfogarmi.
«facciamo una cosa , ora tu rimani in camera , dormi , ti lavi , sistemi , suoni , studi..fai quello che vuoi ; io invece vado a mangiare e se riesco ti porto qualcosa , altrimenti aspetterai la merenda» mi raccomanda mentre apre la porta della stanza
«va bene va bene» rispondo e chiudo l'infisso alle mie spalle.
ripongo lo zaino nell'armadio e mi sdraio sul letto , sperando che Ginevra arrivi il prima possibile.
Decido di scriverle giusto per darle fastidio , almeno faccio qualcosa.
«non fate i piccioncini tu e Oliver , o Jacob deve fare il terzo incomodo da solo» le scrivo attendendo una sua risposta , e in men che non si dica la ricevo.
ah però quando le interessa sa rispondere!
«ancora con questa storia! Nicole non so come te la devo fare uscire dalla testa , ma sappi che ci riuscirò» replica e rido al solo pensiero delle sue guance rosse fuoco.
«o forse dovremmo farti uscire con Oliver? Ci penserò!!!
ps dimmi se succede qualcosa di eclatante e sbrigati a tornare che mi sto per auto digerire» invio il messaggio
secondo me starebbero bene insieme , sembra una di quelle storie delle serie TV , il bad boy senza sentimenti che però con lei diventa un orsacchiotto di peluche , e lei che è introversa ma con lui diventa la persona più estroversa al mondo.
«io penso a come ucciderti invece..
ps appena continui non ti racconto nulla e soprattutto non ti porto il cibo.
Ora ti saluto che devo portare i vassoi al tavolo , non fare danno!!!» sbuffo
quanto tempo devo aspettare ancora?
l'attesa è la cosa più brutta sul pianeta.
suscita ansia e adrenalina allo stesso tempo.
poi quando hai delle aspettative alte ma hai paura che non si rivelino vere? incubo.
Decido di aprire Instagram e guardare un po' di storie , giusto per intromettermi nelle vite altrui.
C'è chi è ancora al mare , chi fa aperitivi con gli amici o chi al parchetto a giocare al pallone..mentre io? io sono condannata in camera ad aspettare che la mia amica arrivi.
in realtà ho deciso io la mia stessa condanna ma non mi sono ancora lamentata per qualcosa , quindi è arrivato il momento.
Giornalmente ho la necessità di discutere qualsiasi cosa , andare contro qualcuno giusto per lamentarmi..lo definirei una sorta di passa tempo.
Spengo il telefono e lo lascio sul comodino che si trova accanto a letto ; poggio la testa sul cuscino e chiudo gli occhi per provare a dormire.
Sta notte ho dormito poco e gli occhi cominciano a bruciare , perciò ho deciso di riposare un po' , di conseguenza il tempo dovrebbe anche passare più velocemente , lo spero.
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the light in my dark
Não Ficçãoe se prima era il silenzio nella mia confusione , l'ordine nel mio disordine , la crepa del mio cuore integro ; adesso è il cerotto delle mie ferite , il sole dopo la mia tempesta e la luce nel mio buio.