capitolo 4

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L'ago perforò la pelle di Astrid, procurandole un puntino rosso, dove da lì uscì un po' di sangue. L'amico al suo fianco, prese un fazzoletto per poi prenderle un cerotto dal kit medico.
La ragazza sbuffò sfruttata, la sua giornata era iniziata da poco, eppure avrebbe voluto avere un tasto che permettesse di annullare quelle ore, così da poter iniziare di nuovo.

"Che succede?" Domandò il ragazzo, Astrid era la più piccola lì ma anche la più brava, quindi vederla sbagliare per ben tre volte di fila, significava che ci fosse qualcosa che non andasse.
"Ieri mi è arrivato un messaggio, veniva parte da un numero sconosciuto che poi si è rivelato essere la mia ex compagna di banco, Ludovica. Abbiamo iniziato a parlare e questa mattina ci siamo prese il caffè al bar, ci siamo raccontate la nostra vita dopo la scuola, mentre lei mi raccontava del suo fidanzato, mi è salita l'invidia e ho detto di essere fidanzata, quando non è assolutamente vero!"
"Dov'è il problema?"
"Ha prenotato per questa sera un tavolo al Scott's, non solo farò una figuraccia perché non avrò un fidanzato, ma la farò nel miglior ristorante di tutta Londra!"
"Inventati una scusa e rifiuta l'invito". Astrid guardò male il ragazzo, per fortuna dai suoi occhi non uscirono dei laser, altrimenti il ragazzo sarebbe diventato cenere.
"Anche se usassi la scusa più geniale al mondo, capirebbe che sarebbe una scusa per non partecipare alla cena, avrei dovuto fingere di non ricordarmi di lei e bloccare il numero!" Ringhiò arrabbiata.
"Dì che il tuo fidanzato non è potuto venire, per impegni lavorativi".
"Ok, sarebbe una scusa fantastica, ma se mi chiedesse di fargli vedere una sua foto? Chi uso?"
"Una foto di un tuo amico che conosci solo tu, così non capirà che sarà una scusa, oppure convinci un tuo amico per andare a questa cena".
"Meglio che mi prepari un bel vestito, sarà l'unica cosa migliore di questa serata".

Tornarono al lavoro e il pomeriggio Astrid si cucì un vestito semplice bianco, anche perché non aveva altra stoffa da utilizzare, quindi dovette arrangiarsi. Si fece bella, così da non dover pensare alla figuraccia che avrebbe fatto lì. Chiamò un taxi e andò al ristorante, guardò l'insegna del locale, avrebbe voluto scappare, piuttosto che stare lì. Contò fino a tre e poi entrò, cercò con lo sguardo il tavolo della sua amica e una volta trovato, entrambe si avvicinarono e si salutarono, facendosi i complimenti per la scelta dell'abito e tutto il resto.

"Astrid ti presento il mio fidanzato Klaus". Si strinsero la mano e si sedettero al tavolo.
"Dov'è il tuo fidanzato?" Domandò Ludovica e Astrid si guardò intorno, alla ricerca di una scusa eccellente e credibile, ma non trovò nulla oltre a tavoli pieni di coppiette e camerieri che facevano il loro lavoro. Giocò con la collana, alla ricerca delle parole giuste, forse aveva trovato le parole giuste, una relazione a distanza l'avrebbe salvata, quando accadde l'inimmaginabile.

"Ciao, amore scusa il ritardo!" Il Barone le diede un bacio sulla guancia, per poi sedersi al tavolo e salutare i presenti. Che ci faceva lui lì? Non dirmi che Gustavo gli aveva detto qualcosa?
La mano dell'uomo si appoggiò sulla sua e con il pollice accarezzò il palmo, sembravano una coppia.

Parlarono per un po' e quando Ludovica chiedeva qualcosa, rispondeva sempre Thomas, come se si fosse già preparato il discorso. Partì una musica leggera ed entrambe le coppie iniziarono a ballare, ed Astrid ne approfittò per parlare con lui.

"Che ci fate voi qui?" Sussurrò al suo orecchio, così che la coppia non sentisse.
"Sono qui per non rovinare la vostra serata". Sorrise.
"Ma chi vi ha detto di questa serata?"
"Vi ho sentita mentre parlavate con Gustavo".

La serata finì, entrambi tornarono a casa e si prepararono per domani, il giorno della sfilata.

Buongiorno💞
Mi ero dimenticata di dirvi che il ragazzo che c'è nel secondo capitolo, si chiamava Gustavo e diventerà amico di Astrid.

Vi amo 3000❤

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