La mia caviglia si riprese in fretta, con l'aiuto di Tom e del riposo che mi aveva prescritto il medico. In quei tre giorni che sono stata a casa sua, sdraiata sul suo divano, ho notato che lavorava a qualcosa, ma se provavo a sbirciare anche solo per vedere l'abbinamento dei colori, lui allontanava i fogli, nascondendoli nella cassaforte che aveva nell'ufficio, se provavo a fargli domande, lui cambiava argomento.
Ho provato ad andare nell'ufficio, peccato che sotto quel viso dolce, si nasconda un diavoletto, chiudeva la porta a chiave e mi sorrideva furbo, sapendo di vincere lui quella piccola battaglia.Alla fine ho lasciato perdere quella mini ricerca e mi sono goduta le sue carezze, la sua dolcezza. Devo ammettere che è molto diverso da come lo descrivevano le sue ex, nelle interviste dicevano che pensava solo al suo lavoro e a sé stesso, invece da quando ho avuto quel piccolo incidente, non solo ha insistito che andassi dal dottore, ma non mi faceva alzare dal divano se non per andare al bagno, mi mise anche un cuscino sotto la caviglia, così da poter stare più comoda. Lavorava da casa, facendo venire il suo assistente, Nick, a casa, preparava la cena e il pranzo, era fantastico, quindi non capivo le cattiverie che gli avevano lanciato.
Mi chiedeva cosa indossare, anche se doveva rimanere a casa con me, ci teneva ad indossare giacca e cravatta, non riusciva a vedersi col pigiama, sennò la sera.Questa mattina ho notato che era felice ma allo stesso tempo agitato, gli ho chiesto cosa avesse, lui mi ha mentito dicendo che stesse bene, non potendo costringerlo a dirmi la verità, ci credetti. Riuscendo a stare in piedi e a camminare, decisi io di lavare i piatti e insieme andammo a lavoro.
Le luci erano spente, così le accesi e davanti a me non trovai i manichini vuoti, i tavoli in metallo con sopra l'occorrente per creare un vestito, bensì la pista per la sfilata. Alzai lo sguardo quando sentii qualcuno bussare, sopra di me c'era nonna che tutta contenta mi guardava, mi girai verso Tom mimandogli cosa sta succedendo? Lui sorrise, per poi portarmi al piano di sopra, dove c'era nonna, che mi abbracciò."Sono orgliogosa di te". Disse e io non capii, cosa avevo fatto?
"Alla fine ci sei riuscita e al tuo fianco hai anche un bel giovanotto". Toccò la guancia di Tom, com'era solita fare con me, i miei amici e fidanzati. Scese le scale per poi ammirare le decorazioni.
"Cos'hai combinato?" Gli domandai.
"Volevo renderti felice".
"Ho detto a tua nonna che sei diventata una stilista, questo è il tuo stabilimento dove nasce il tuo stile e io sono il tuo assistente". Mi spiegò il suo piano e io in quel momento capii tutti i suoi segreti.
"Lo sai che stai prendendo in giro una donna di 84 anni?" Gli domandai.
"Si, ma tu non lo faresti?" Mi guardò con sguardo da cane bastonato.Posizionai le mie mani, sulla sua cravatta sistemandogliela per poi tirarlo verso di me e baciarlo, mettendomi in punta di piedi per arrivare alla sua altezza.
"Sei fantastico..." sussurrai sulle sue labbra.
"Lo so". Rispose serio, facendomi ridere.Buongiorno💞
Ve l'avevo detto che Tom sarebbe diventato più dolce, comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto🥰Vi amo 3000❤
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𝗜𝗹 𝗕𝗮𝗿𝗼𝗻𝗲
FanfictionTom Hiddleston è uno stilista di fama mondiale, soprannominato 𝓘𝓵 𝓑𝓪𝓻𝓸𝓷𝓮. Una mattina entra nel suo negozio, dopo essere stato attratto dalla vetrina e lì conoscerà la responsabile di quell'abbinamento. 𝗖𝗶 𝘁𝗲𝗻𝗴𝗼 𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗶𝘀𝗮𝗿𝗲...