capitolo 9

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Erano le cinque del mattino, quando un rumore mi svegliò. Qualcosa di abbastanza pesante, aveva colpito la porta e immediatamente pensai fossero dei ladri, così presi il taglia carte, l'unica arma che si trovava lì. Andai in salotto, un po' impaurita, ma non appena vidi il "ladro", lasciai il taglia carte e mi avvicinai a lui.
Era Tom appena tornato dalla festa a cui era stato invitato da uno dei suoi tanti amici, l'uomo invitò anche a me ma preferii finire il mio abito, controllai che nessuna donna si fosse avvicinato a lui, nessuna traccia di rossetto o un profumo femminile. Lui mi guardò sorridendo, per poi alzare il dito, per dirmi qualcosa ma si soffermò a guardarsi il dito, come se non l'avesse mai visto in tutta la sua vita. Scoppiò a ridere, perso nei suoi pensieri.

Alzò una parte della maglia del mio pigiama e la sua mano si appoggiò sul mio fianco sinistro, accarezzandomi dolcemente, facendomi venire la pelle d'oca, a causa delle sue dita fredde. Sorrisi, mentre lui se ne approfittava di questo, per farmi il solletico. Stanca cercai di andare in camera, nella speranza che lui venisse con me, invece accese il giradischi e mi prese per il polso, facendomi girare su me stessa. Mi pesto i piedi tre o quattro volte, prima di fermarsi e arrendersi definitivamente.

"Amore". Parlò per la prima volta.
"Oh che c'è?" Gli chiesi.
"Come fai ad essere così bella? Sei così meravigliosa, diamine io ti amo!" Urlò a squarciagola, facendomi ridere.
"Sei fantastica!"
"Smettila!" Arrossii alle sue parole.
"Sei la mia piccola!" Urlò ancora, questa volta con più enfasi.
"Dai smettila". Cercai di fermarlo.
"Dammi un bacio!" Mi chiese e io rimasi ad osservarlo, ridendo come una cretina.
"Dammi un bacio!" Ordinò e lo feci, per tenerlo calmo.
"Siiii!"

Corse per tutta casa felice, come se avesse vinto una coppa o la medaglia d'oro. Tornò da me, prendendomi in braccio e portandomi in camera, mi lasciò sul letto per poi baciarmi. La sveglia suonò, interrompendo i nostri baci, la spensi e guardai l'orario, erano le sei, cazzo dovevo darmi una mossa.
Spostai il suo corpo, sopra il mio e mi alzai, aprii l'armadio alla ricerca di qualcosa da mettermi.

"Dove vai?" Mi chiese, sedendosi sul letto e abbracciando il cuscino che usavo.
"Io e Ludovica dobbiamo prenderci un caffè insieme, non voglio fare tardi". Indossai i pantaloni e la maglia, mi sistemai i capelli e passai al trucco. Una volta terminato il tutto, presi la borsa e ci misi dentro tutto l'occorrente.

"Io vado!" Dissi girandomi per guardarlo, lo trovai che dormivava profondamente, tra le braccia stringeva il cuscino, sembrava un bambino. Lo coprì e poi gli lasciai un bacio sulla guancia, andandomene.

Buon pomeriggio💞
Avevo voglia di scrivere, quindi oggi due capitoli. La prima parte di dialogo, viene da un video che ho visto su tik tok, non posso metterlo così ho pensato di "scriverlo". Spero vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

𝗜𝗹 𝗕𝗮𝗿𝗼𝗻𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora