1.1

13 2 3
                                    

Il venerdì arrivò con una velocità disarmante, ma Greta era pronta ad andare.

Si erano riuniti a casa di Diego, che era sempre il più ospitale e quello più in ritardo. Tranne il padrone di casa, i ragazzi erano già pronti e stavano sul divano a commentare qualche partita di calcio, che dubitava fosse del Napoli.

Teri e Greta si erano messe in uno dei bagni, in cui avevano portato un borsone da casa loro con dentro alcune opzioni di outfit, i trucchi, la piastra ed il pigiama. Il pigiama perché avevano deciso che sarebbero tornati tutti lì a dormire, data l'assenza dei genitori di Diego.

Le ragazze erano quasi alla fine del loro processo di preparazione, che era risultato meno lungo di quanto sarebbe stato se fossero state a casa propria. Greta aveva i capelli piastrati, indossava un vestito viola con la gonna a ruota cortissima e le maniche lunghe, sia le calze che le Dr. Martens nere ed il trucco poco più pesante del solito. Mentre Teri aveva i brillantini sulle palpebre ed il rossetto rosso, avendo lei i capelli lisci naturali aveva provato ad arricciarli ed aveva deciso di indossare un tubino nero con le payettes e gli stivali alti di velluto rosso. Stavano entrambe benissimo.

Paradossalmente le due ragazze furono pronte prima di Diego, per la semplice ragione che lui si era fermato trenta minuti a guardare la partita in accappatoio. Però dieci minuti dopo il fratello di Luca arrivò e li portò al locale che si trovava sul mare.

Quasi tutti i locali chic si trovavano in zone poco raggiungibili a Napoli, ovviamente anche quello. Federico guidava malissimo ma per fortuna arrivarono presto e lo ringraziarono moltissimo per essersi preso la briga di accompagnare una massa di minorenni.

Entrarono tutti insieme dopo una fila piuttosto lunga, si erano fatti mettere tutti un braccialetto di carta azzurro. Una volta dentro li accolse Dario, che indossava una camicia bianca e dei pantaloni zebrati, abbinati al vestito della sua fidanzata, Maria. Greta non sapeva se li trovava estremamente imbarazzanti o particolarmente belli.

"Non credevo saresti venuta sul serio quando hai comprato il biglietto" Commentò Dario salutandola con i due tipici baci sulle guance ma lei nella sua testa si mise subito sulla difensiva.

"Non se lo sarebbe mai perso!" Rispose al suo posto Diego con un sorriso falso e poi disse "Va bene ragazzi andiamo ad ubriacarci"

Il gruppetto superò Manfredi salutandolo velocemente e si diresse subito al bancone bianco. Ovviamente era un locale che forniva alcol ai minorenni, o almeno a quelli che sembravano vicini ai diciotto anni, però a parte il drink in omaggio con il braccialetto, gli altri costavano un capitale. Quindi si buttarono sui cicchetti, non troppi ma abbastanza da divertirsi in un posto non divertente.

L'inizio della serata fu più noioso, ma come sempre piano piano si sbloccarono gli spiriti di tutti. Lorenzo aveva incontrato subito una ragazza che conosceva, accompagnata da una sua amica, e Diego era accorso subito a fargli da spalla e a ballare. Daniele era seduto su uno dei divanetti di pelle a scriversi con il suo amore, al suo fianco vi era Teri che aveva detto "ora mi alzo e andiamo in pista, ma già cominciano a farmi male i piedi!", Luca invece era finito fuori a parlare con il gruppetto di Dario ripensando ai tempi andati.

Quando Teri si alzò le due si misero a ballare da sole, ma tempo una canzone che arrivarono dei ragazzini vicino a loro.

"Quanti anni avete!?" Urlò Greta.

Quello dai capelli rossi rispose "Che importanza ha, bambolina" sorridendo e mostrando l'apparecchio per i denti.

"Ha importanza!" Ridacchiò Greta mentre Teri cercava solo di ignorarli.

"Va bene. Va bene. Quattordici. Voi?" Disse e allora le due si misero a ridere.

"Tra quattro mesi ne faccio diciotto!" Disse l'amica tra le risate. In realtà erano cinque mesi, ma Teri non era mai stata brava in matematica.

Greta non innamorarti maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora