Greta non innamorarti mai

1.2

Marco parcheggiò sotto il palazzo di casa di Diego, dopo aver chiacchierato con i due ragazzi: gli amici di Greta erano veramente simpatici, gli ricordavano i suoi compagni di liceo.

"Mi dici perché non è venuto mio padre?" Domandò infine Greta sottovoce prima di uscire dall'auto.

"Ero uscito e sono andato lì a dormire. Ha detto che stava morendo di sonno. Io non avevo sonno e mi sono offerto di venirti io a prendere" Alzò le spalle con noncuranza.

"Ah che gentile che sei con mio padre" Disse lei acida. Talmente pensierosa che le parve di essere arrabbiata con Marco come se avesse appena regalato il computer a suo padre per fare il fenomeno a suo discapito. Che brutto momento che era stato per lei.

"Marco adesso torni dal padre di Gre?" Chiese Lorenzo.

"Si, a volte mi fermo lì perché è più vicino rispetto a casa mia" Spiegò.

"Bene. Ciao, grazie per il passaggio" Disse Greta uscendo dalla macchina.

In quel preciso momento arrivò al suo fianco il motorino guidato da Daniele. Vi scese Diego con un paio di cartoni di pizza al metro ed urlò "Venite su che si mangia!"

Poi vide Marco e disse "Ciao! Vuoi salire? Parcheggia pure lì" disse indicando uno dei posti liberi al marciapiede di fronte.

Il diretto interessato non sapeva che fare, se accettare o meno, e guardò Greta per capire se a lei andava bene, ma la ragazza non aveva sentito praticamente nulla e dava per scontato che lui non avrebbe detto si. Se considerava lei una ragazzina, perché sarebbe dovuto salire da loro?

"Si sali, così ci giochiamo una schedina" Aggiunse Luca sorridendo.

"Adesso chiudiamo anche due canne. Tu fumi, no?" Chiese Lorenzo.

Marco annuì: il piano era allettante ma non sapeva lo stesso cosa fare. I ragazzi aspettavano una sua risposta, allora Greta gli disse sospirando "Per me va bene. C'è un sacco di pizza"

Allora Marco parcheggiò velocemente, aveva la patente da poco ma guidava bene grazie alle lezioni estive di suo zio, che viveva in una casa di campagna in Sicilia.

I ragazzi lo aspettarono e poi salirono in casa. Come prima cosa Teri si levò i tacchi, che ovviamente si era pentita di avere comprato. E poi mangiarono in soggiorno.

"Adoro le pizzerie che lavorano ventiquattro ore su ventiquattro. Hanno capito bene come funziona il mondo" Commentò Daniele, che finalmente si era staccato dal cellulare perché Chiara era andata a dormire.

"Gre, non mangi?" Chiese Lorenzo preoccupato. Non era una che mangiava moltissimo e lo dimostrava il suo fisico asciutto, ma comunque non si tirava mai indietro quando compravano uno spuntino.

"No, non ho fame" Detto questo di alzò e si mise alla finestra per fumare. Aveva fumato una sola sigaretta in tutta la serata, che era anche stata interrotta bruscamente.

"Ci racconti bene cosa è successo quando ti abbiamo persa?" Domandò Teri.

Greta non voleva raccontare i fatti suoi davanti a Marco, ma poi decise che non le fregava nulla e che doveva parlarne con i suoi amici per togliersi il peso degli avvenimenti dalla sua coscienza.

"Ero uscita fuori a fumare ed ho incontrato Mattia. Mi ha offerto da bere e nel momento esatto in cui ho posato il drink mi ha baciata."

"E bravo Mattia!" Commentò Diego con la bocca piena di pizza.

"Poi baciandomi mi ha portata nel bagno dei maschi e mi ha fatto un ditalino. Che è stato interrotta da Dario, il quale credeva chissà cosa. E poi da Marco, che mi ha chiamata... Mattia mi ha chiesto di rimanere due minuti ma io ho detto no, allora per andarmene gli ho dato un bacio ma lui si è scansato" Finì di raccontare. Disse tutto senza imbarazzo, anche se un po' ne aveva, perché con i suoi amici raccontata tutto ma con Marco provava un senso profondissimo di disagio. Era comunque un parte della sua vita familiare e non lo conosceva, però parlo con sicurezza per fingere che non fosse un problema.