And the memories i never can escape.

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"E' cosi,mille pensieri cominciarono a scorrere nella mia mente.Non sapevo da dove cominciare.Avevosempre odiato parlare di me ,perche non mi ero mai piaciuta. Cosa gli avrei detto?."

Lo guardai negli occhi e mi sistema i meglio sulla sedia.

Ero leggermente a disagio,e il motivo era ancora sconosciuto sia a me,sia alla mano destra che non smetteva di tremare.Cercai di conotrollarmi,e mi schiarii appena la voce.Non potevo aprirmi fino a quel punto con uno sconosciuto,ma quel ragazzo mi ispirava qualcosa di forte.Qualcosa di cui avrei potuto prendermi cura.

Cosa mi stava succedendo?.

"Uhm,va bene.Ehm..mi chiamo Diana McGuire,ho 21 anni,e sono nata aLondra il 21 Luglio.

Sono una ragazza piena di difetti,ma molte persone dicono di amarmi proprio per questo.Suono lachitarra da 6 anni,amo leggere e scrivere.

Amo la pioggia,stare sotto le coperte ,al caldo,magari a guardare un film vicino alla persona che amo.Amo,amo la nutella,ho sempre pensato fosse la mia anima gemella." ridacchiai appena scuotendo la testa,fermandomi un secondo.Poi,ripresi."Sono su quest' aereo perche avevo bisogno di cambiare aria,avevo bisogno di dimenticare alcune cose con cui non riesco piú a convivere.

Amo la musica,e' la cosa piú importante che ho sempre avuto in tutta la mia fragile vita.Un altro difetto,forse quello piu brutto.

Mi affezziono troppo velocemente alle persone." sospirai,girando lo sguardo verso il finestrino,per poi continuare a parlare."Tendo sempre ad aiutare le altre persone e la maggior parte delle volte mi dimentico di me.Di come sto io.Ma..mi piace aiutare le persone.Soprattutto se so che..ho contribuito a renderle felici,capisci?" lo guarda dolcemente negli occhi,finendo. Mi accorsi dai suoi occhi che aveva seguito il discorso con attenzione,e fascino. "Mi piace." disse lui,guardandomi sorridendo,mostrando ancora una volta le fossette che lo caratterizzavano. Mi limitati ad accennare un sorriso,mentre l'Hostess arrivava facendo rimbombare nell'abitacolo,il dolce suono del tacco sul pavimento.

"come procede,signori?" guardai per un attimo Harry e mi lasciai sfuggire in un sorriso,per la prima volta dopo tanto tempo,vero.Forse senza accogermene neanche.

Quindi,risposimo insieme. "Tutto bene,grazie." quando si allontanò',scoppiai a ridere portando le mani alle labbra,per coprire il piú possibile il rumore.

vidi Harry fare lo stesso subito dopo di me,e sorrisi al suo gesto.Era cosi dannatamente perfetto.

Sospirai dopo qualche minuto e sorrisi,scuotendo la testa,poggiando infine una mano sul palmo.

Lo guardai negli occhi,con un lieve sorriso sul volto. "Ti stai cacciando in un guaio,Harry.Non e' facile come pensi,se si tratta di me.Sono una granata.Un giorno esplodero',e non so..sen to che minimizzare le vittime sia mia responsabilità." mi rispose.

"Amo le sfide,signorina McGuire."

So,it's gonna be forever?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora