Pov. Diana
Chiusi gli occhi e tutto intorno a me sembrò scomparire in pochi secondi.
La sua voce mi faceva sempre quell'effetto,annullava tutto.
Tutto dentro di me,compreso il cuore,sembrò aver smesso di battere.Poi lentamente tutto riprese a girare,e feci un respiro di sollievo,come non avessi respirato da qualche minuto,accennando un lieve sorriso interiore.
L'amore uccide,uccide lentamente.Non ti permette di capire cosa sta succedendo,semplicemente ti avvisa quando è tutto finito.Bello,vero?Ti sveglia,ti incoraggia a rialzarti,ma a volte ti butta talmente giù che rimane solamente lì,a guardarti morire.Ma a volte può renderti veramente felice.
Può farti sentire la ragazza più fortuna del mondo,può farti sorridere,tremare,piangere.Può farti "vivere."
Ma può farti chiudere in te stessa,può farti male,molto male.
Può farti rimpiangere di essere lì,seduta sul pavimento con le mani tra i capelli,mentre ti chiedi perché è andata a finire così. Perché non ti sei accorta di quello che stava succedendo mesi prima.
Ma l'amore fa così,l'amore t fa diventare cieca,in modo che tu possa soltanto cadere in trappola.
Quale,tra i due casi,era adatto a quello che stavo passando io? Forse non lo sapevo neanche io,forse,volevo semplicemente cadere in trappola un'altra volta.
Ma avevo paura.Paura di innamorarmi ancora.E così,smisi di credere ai sogni,alla felicità.Alla speranza.Ma dovevo rialzarmi,combattere.
Non mi ero mai considerata una guerriera,ma dovevo cominciare a pensare all'idea. Perché la vita è una e vale la pena di essere vissuta.L'amore a volte ti fotte,si.Ma a volte ti da vita e felicità.E io avevo deciso di rischiare,ancora una volta.
"Harry." sussurrai piano,accennando un dolce sorriso,fermandomi in mezzo alla piazza.La piazza in cui casualmente ci eravamo incontrati la seconda volta,la piazza da cui tutto sarebbe cominciato.Aspettai che il ragazzo rispondesse,ma dall'altra parte del telefono sentivo solo un respiro veloce,irregolare.
Immaginai il ragazzo sorride come stavo facendo io allo stesso tempo,e a bassa voce,mi lasciai scappare una piccola risata.Mmi avvicinai una panchina ben pitturata,di colore bianco,e mi sedetti,portando le gambe al petto.
Alzai lo sguardo verso il cielo perdendo lo sguardo nel blu chiaro,colore che mi ricordava tanto i suoi occhi.Quegli occhi in cui mi ero persa tante volte,occhi che avevo amato e amavo ancora,occhi che mi permettevano di vivere,occhi che mi trasmettevano forza,occhi che mi ricordavano lui.
Lui,e solo lui.Ma ormai c'era solo lui nei miei pensieri,non me ne meravigliai poi così tanto.
"Diana,io.." sentii la sua voce spezzata,come se stesse piangendo,in silenzio,come se non volesse farmene accorgere.Sospirai piano,e prima che potesse dire qualcosa,sorrisi al vuoto davanti a me,e sicura di ciò che stessi dicendo,dissi.
"Ti aspetto sulla nostra panchina tra 10 minuti,vedi di non farmi aspettare." Allontanai il telefono dall'orecchio e spensi la telefonata,posandolo al mio fianco,mentre quell'insolito sorriso continuava a permanere sul mio volto.
Incrociai le mani e le portai sulle gambe,mordendomi lentamente il labbro inferiore,impaziente di vederlo arrivare.
--Spazio autrice.--
Ragazze! Scusate per l'assenza,ma sono sotto esami e non mi è molto facile che l'ispirazione arrivi molto velocemente come al solito! Detto questo,i scuso anche del capitolo corto,ma ho avuto qualche minuto libero,e ho preferito aggiornare,mh.
So,un grande grazie a tutte,e un grande in bocca al lupo a quelle che come me,sono destinate a questo bruttissimo destino! Dai,che la tortura è quasi finita.Una abbraccio grande a tutte.
baci,
Francesca.
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So,it's gonna be forever?
Teen FictionE decisi.Quel giorno,si,decisi. Nell'esatto momento in cui i suoi occhi incrociarono i miei,decisi che non lo avrei lasciato andare via. Non lo avrei permesso. Nessuno poteva portarlo via da me. Perchè avevo bisogno del suo viso,delle sue parole,del...