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«PIADA ASPETTAMI!» urlò un ragazzo in mezzo alla folla «corri veloce eh» ridacchiò, una volta arrivato al cospetto del suo obbiettivo.
«sei tu che sei lento Jeryck» ridacchiò sarcasticamente Piadina «dopotutto sei un vecchio no?», l'altro sbuffò sonoramente «fottiti Michele» gli rispose «che poi, sai dove sono gli altri?» chiese, non sapendo dove andare, «ci stavo andando adesso, cerca di starmi dietro»  e ripresero a camminare.
Michele, conosciuto come Piadina, nomignolo assegnatogli dal suo vecchio amico Ettore, si prese del tempo ad osservare il suo compagno; Jeryck, nella vita reale, si chiamava Francesco e non era raro che preferisse farsi chiama così, fuori dai video. Jeryck e Francesco erano due persone completamente diverse, forse questo era dovuto al fatto che Jeryck venisse considerato un giovane vecchio, una persona a cui piace la calma, ma Francesco era tutto il contrario, infatti, che il ragazzo rimanesse fuori, la sera, a fare le ore piccole, non per forza ubriaco: con il suo gruppo di amici era solito andare a fare delle gite fuori porta totalmente improvvisate, nel bel mezzo del pomeriggio andavano in campagna, in montagna o al mare, rimanevano a dormire in macchina o in qualche luogo preso a caso e tornavano la mattina dopo; gli altri ragazzi ci avevano fatto il callo, oramai erano abituati alla personalità sedentaria di Francesco, tutti meno che uno, c'era un ragazzo che, ogni volta che il marchigiano spariva, andava in panico, certo, con il passare del tempo si era abituato e quindi l'ansia era meno oppressiva, ma si spaventava sempre, questo perché Francesco aveva la brutta abitudine di non avvertire nessuno, almeno fino a che qualcuno non lo chiamava e quello era sempre Piace.
Inoltre Piadina era abbastanza uomo da ammettere che il marchigiano fosse bello, non era una novità, lo era sempre stato e lo si notava bene dalle foto, ma dal vivo era tutta un'altra storia; i capelli tinti di grigio erano lucidi e sembravano emettere luce propria sotto le lampade dell'aeroporto, la pelle sembrava essere la cosa più morbida sulla terra e il viso era a dir poco perfetto, naso all'insù, sopracciglia folte, labbra carnose e leggere lentiggini, insomma, più Piadina lo guardava, più era convinto che fosse uscito da una fanfiction scritta su Wattpad.

«eccoli!» esclamò Francesco
«ma guarda chi si vede!» esclamò Cico, correndo ad abbracciare Piadina «Minchia Michi potresti anche evitare di farmi sentire un nano» rise ad alta voce, nel suo modo di fare, ovvero quello festoso e aperto che non convinceva mai del tutto Piadina, il quale conosceva Cico da molti anni e sapeva quando non stava bene «non è che ti faccio sentire basso, è che lo sei»,
«no sei tu che sei alto» prese le difese di Cico, Alex.
Rimasero a salutarsi per diversi minuti, i due nuovi arrivati avevano sperimentato gli abbracci stritolanti di Anna e ne avevano ricevuto uno da ogni persona presente.

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«bro possiamo muoverci?» sbottò irritato il riccio, «arrivo gio, un secondo» sospirò l'altro, «ho capito che vuoi vedere alex, ma datti 'na calmata» sbuffò «non so se ti rendi conto che hai rotto le palle tutto il viaggio, non vedo l'ora di mollarti a lui, così sarai un suo problema» rise poi, e ciò provocò un leggero broncio da parte del suo interlocutore «sei cattivo, non vengo mica solo per Alex» si lamentò, «mh mh, dimmi di più, Giorgio» disse, spintonando il finto topo.
A nessuno era chiaro come fosse possibile che Piace e Giorgio fossero diventati amici; inizialmente quei due si odiavano, ma essendo entrambi siciliani si erano avvicinati molto, dopotutto erano, anche, accomunati da un incredibile simpatia per i ragazzi pazzi.
Dal punto di vista fisico era i due antipodi: se Giorgio era minuto, ma con una corporatura nella norma -senza considerare la sua altezza-, mentre Piace era leggermente robusto, merito di tanti anni di Rugby dopotutto.
I capelli di Giorgio erano il sogno di tutte le ragazzine su wattpad, infatti, erano dei lucidi, morbidi ricci color nocciola, così come i suoi occhi; Piace aveva i capelli perennemente spettinati, e non avevano mai lo stesso taglio, lo cambiava almeno una volta a settimana.
Ma forse era quello che li aveva fatto unire così tanto, la loro diversità? Cazzate.
Si erano ritrovati ubriachi ad una festa di paese, e avevano fatto cose di cui avevano smesso di parlare già da un po'.
«Eccoli!» esclamò Giorgio, per poi correre incontro ad Anna, la quale si stata sbracciando per farsi vedere dai due ragazzi.
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salve boyz and girlz and all that lovely genderfluid person,
scusate se ci ho messo un po' a pubblicare, ma mi ero dimenticata di non averlo fatto, la prossima volta finiscono gli arrivi e si parte per la casa;
preparatevi mentalmente a stre e cico.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 09, 2021 ⏰

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