chapter two

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2. GOODBYE MOTHER

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Quella mattina, la ragazza si svegliò presto come al solito. Scese in sala da pranzo e vide la Signora Anderson indaffarata a preparare un sacco di pietanze deliziose, in quantità industriale. Decisamente superiore rispetto agli altri giorni.

«Signorina Anderson perchè prepara così tanto cibo? Ci sono ospiti per caso?» chiese la ragazza con voce curiosa. La donna rispose.
(Miss Anderson)
«vostra madre mi ha chiesto di aumentare le porzioni. Ha detto che dovevano bastare per una quindicina di persone»

«dov'è mia madre?»

«al gazebo, credo stia aspettando gli ospiti»

«grazie» rispose insicura

«si figuri» e tornò a lavorare alla torta di mele e cannella.

Uscendo in giardino Margaret vide sua madre seduta sotto un albero di pesco in fiore, lèggeva attentamente un libro di botanica e segnava le pagine con una piccola matita nera. Era tranquilla, rilassata nella sua parte preferita della casa. Ma qualcosa -Margaret se lo sentiva- non andava.

«madre» chiese incerta

«Margaret tesoro vieni» le disse dolcemente

«chi stiamo aspettando?» domandò

«delle mie amiche vengono qui per pranzo. Dobbiamo discutere di alcune cose. E ti prego di non interessartene» le disse

«di cosa dovrete discutere?» chiese curiosa. La madre trasse un profondo respiro, poi parlò.

«questioni politiche, una cosa molto noiosa» rispose in fretta

«va bene» rispose la ragazza con ancora qualche dubbio

«buon compleanno»

«grazie»

La ragazza aveva da sempre una certa affinità per i misteri e per le bugie. Aveva capito che la madre le stava nascondendo qualcosa. E analizzando il tono di voce della donna poté intuire che si trattava di qualcosa di importante.
Verso le due del pomeriggio una schiera di carrozze si fermò davanti al cancello di Villa Baker. Amanda Baker uscì di corsa per accogliere gli ospiti appena arrivati.
Margaret stava sullo stipite della porta d'ingresso per vedere chi stesse entrando in casa sua. Erano dodici donne, avevano origini diverse. Provenivano tutte dall'Inghilterra, ma mostravano -sulla carrozza- le bandiere delle diverse contee inglesi. Tre di quelle erano della Cornovaglia, una dallo Yorkshire, cinque dal Devon, due dal West Sussex e l'ultima dal Kent. Non camminavano altezzose, erano come la madre di Margaret, donne semplici ma forti. Che convenivano -immaginò la ragazza- con Amanda sugli stessi ideali.
Quando la "riunione segreta" ebbe inizio, Margaret se ne andò in giardino a leggere un giornale. Quello che sua madre e quelle donne avevano in testa -qualsiasi cosa fosse- non le era di grande interesse e non lo sarebbe stato fino a qualche giorno dopo.
Leggendo una delle ultime edizioni del quotidiano trovò particolarmente interessante un articolo riguardante la scomparsa e il ritrovamento del giovane Visconte Tewkesbury da parte della sorella del celeberrimo investigatore di Scotland Yard Sherlock Holmes. Margaret fu incuriosita da quell'articolo, scritto in modo così dettagliato. A quanto pare la questione era tutta legata alla futura decisione del giovane Lord. Avrebbe votato a favore per il suffragio universale e questa cosa aveva creato scompiglio tra la sua famiglia, tanto da spingere la sua anziana parente a volerlo uccidere, come aveva fatto precedentemente con il padre.

«caspita, che cosa incredibile» pensò a voce alta.

Un paio d'ore dopo, la riunione era terminata. Le dodici donne uscirono dalla casa come erano entrare e salirono sulle rispettive carrozze. Margaret andò dalla madre.

«madre?» chiese insicura

«ciao Margaret. Ho bisogno che tu faccia una cosa per me»

«certo» rispose

«no ascoltami. Non è un compito facile come bagnare le piante o sistemare i libri» continuò la madre

«cosa stata progettando con quelle donne madre?» chiese

«non posso dirtelo. Ma ho bisogno che tu porti un messaggio a una persona che sta a Londra»

«dovrei andare a Londra?»

Amanda: «si, tanto il viaggio durerà solo un paio d'ore. Cerca Alexandra McQueen e dai a lei questo messaggio» disse porgendole una pergamena ripiegata e chiusa con un sigillo di ceralacca con lo stemma dei Baker, un fiore di magnolia.

«devo solo darglielo?» chiese

«si. E per favore non lo aprire»

«ma perchè non potete darglielo voi?»

«io devo occuparmi di altre cose» disse

«di cosa si tratta?»

«un giorno capirai» le disse frettolosamente

«ma tornerete vero?»

«vedi Margaret io devo andare via per un po' di tempo. Tornerò te lo prometto. Ma per ora devi solo fare come ti ho detto. Stai attenta tesoro»

«arrivederci madre» disse triste mentre la donna usciva dal grande portone d'ingresso.

«a presto tesoro» detto questo uscì di casa.
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Il giorno dopo.

MA: «la carrozza vi sta aspettando» disse a Margaret

«grazie Signora Anderson. Baderete voi
alla casa?»

«certo. Non preoccupatevi vostra madre non ha mai infranto una promessa. Tornerà» e le sorrise

«arrivederci Signora Anderson»
Margaret sorrise altrettanto e uscì di casa diretta alla grande metropoli di Londra.

Dᴀɴᴅᴇʟɪᴏɴ | Vɪsᴄᴏᴜɴᴛ TᴇᴡᴋᴇsʙᴜʀʏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora