|Capitolo 1|

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|LEGGETE NELLO SPAZIO AUTRICE.

SCENE CON LINGUAGGIO FORTE, SE VI URTA NON LEGGETE.|

Non so per quanto tempo io abbia dormito ma so per certo che non conosco questo posto.
Mi guardo attorno e noto con disgusto che l'intonaco delle pareti é scrostato e lascia intravedere i mattoni grigiastri che le costituiscono. Ci sono sedie ammassate l'una sull'altra e coperte da un'enorme quantità di stracci sporchi.
Prendo del tempo per guardare dove sono io.
Sono seduta su un letto, con una mano incatenata alla spalliera.
Non ricordo di essere mai venuta fino a qui. Ricordo di essere scappata di casa correndo, di essere caduta e poi il buio totale.
-Fanculo goffaggine.-
Dico maledicendomi mentalmente per qualche minuto.
Ad un certo punto un rumore mi porta a voltarmi di scatto. Mi rendo conto che è solo un topo ma appunto per questo mi metto ad urlare. Ho la fobia dei topi. Sia di quelli 'piccolini cucciolosi' che poi di carino non hanno nulla, che di quelli enormi.
Un ragazzo entra nella mia stanza. Non riesco a vedergli il viso perché è nella penombra però riesco a captare il gesto che mi fa per indurmi al silenzio.
Sapere che c'è qualcuno in questa specie di magazzino è rassicurante, però lo sono di meno i nitidi gemiti che provengono da qualche stanza di questo posto, che tanto lontana non deve essere.
Il ragazzo esce dalla porta e da uno spiraglio di luce posso intravedere il colore strano dei suoi capelli.
Viola. I suoi capelli sono viola.
Sento delle voci fuori dalla mia stanza e realizzo che stanno parlando di me quando pronunciano le parole -Si,si è svegliata.-
Questa volta entra dalla porta un altro ragazzo, alto e muscoloso. Non riesco a distinguere perfettamente i lineamenti del suo viso ma giurerei che i suoi capelli siano biondi.
Capto i suoi passi procedere e venire verso il mio letto e sento la sua mano percorrere la gamba destra per poi entrare con un movimento veloce dentro i pantaloni e accarezzare la mia femminilità.
Cerco di liberarmi ma più oppongo resistenza più le dita del ragazzo fanno pressione per entrare nella mia apertura.
Mi sento sporca come non mai, più di quando mio padre ha abusato di me alla tenera età di 7 anni, prima che decidesse di allontanarsi da me e da mia madre, se così si può definire.
-Voglio che tu mi ricorda per l'eternità.-mi disse e andandosene si portò via un pezzo di me. Qualcosa che nessuno mi avrebbe mai più potuto restituire.
Sento le dite entrare in me e pulsare velocemente.
Mi ritrovo stesa sul letto cercando di sopportare il fastidio che quel movimento così brusco e spassionato mi sta provocando. Realizzo che i miei sforzi sono totalmente vani quando dalle mie labbra fuoriesce un gemito strozzato.
Il ragazzo se accorge e allontana le dita per inserire il suo membro e spingere velocemente.
Non posso fare a meno di piangere in silenzio. Piangere, piangere per tutto, perché si, si può essere forti, fingere sorrisi, ma in alcuni momenti nemmeno questo basta, e la barriera che ci siamo costruiti per proteggerci da tutto e da tutti si distrugge in mille pezzi. Possiamo fingere un sorriso durante la giornata, ridere e scherzare davanti agli altri, ma la notte quando nessuno è con noi, possiamo essere noi stessi, e in quei momenti, solo in quei momenti, ci lasciamo andare, per poi ritornare a fingere la mattina dopo con un sorriso stampato in volto.
Il ragazzo sopra di me viene e dopo poco vengo anche io.
Uno spiraglio di luce illumina la stanza e quando i miei occhi incontrano i suoi vedo un mare.
Un mare in tempesta.

|HELLO PEOPLE|
Sono consapevole del fatto che il capitolo precedente non abbia ricevuto voti però non mi importa perché io scrivo perché mi piace e oggi avevo voglia di pubblicare. AHAHAH
Io credo che votare sia anche un modo per dire: "Ehi ragazza, io sto leggendo!"
Quindi mi piacerebbe sapere se scrivo solo per me stessa o c'è anche qualcuno che legge.
Tanto non ci si mette molto a votare!<3

NON DICO CHE AGGIORNERÒ A UN NUMERO PRECISO DI VOTI.
ANCHE PERCHÉ CREDO CHE NESSUNO VOTERÀ MAI AHAHAH.
AGGIORNERÒ QUANDO PIÙ MI VA.
XXX

Grazie per la lettura.
BYE BYE <3
Fяαи¢eš¢α

SHINE. || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora