Penso troppo
Fumo il doppio
In attesa del giorno dopo.
Ora sono solo
In questo appartamento
E un altro guaio
Ha preso il sopravvento.
Danzo spesso con la follia
Per ispirare visioni distorte
Lontane dalla monotonia
Dell'uomo medio
Fatta di invidia
E troppa concretezza.
Sono solo nella mia stanzetta
E mi rassegno
Alla triste consapevolezza
Che farci male
E' vizio comunale
Consuetudine abituale.
Lo sai che sei il pugnale e la ferita
Della mia malinconia.
Giuro sto male
Se mi lasci solo a fumare.
Non pretendo tu capisca
La storia della mia vita.
Non pretendo tu capisca
Il peso che porto dentro di me.
Vorrei solo sentire meno
La pressione
Del mostro che mi eclissa.
Alcool inonda le strade
Di queste notti buie.
Combatto con
Il tempo e la sua ubiquità.
Avvolto da ferite invisibili
Nascoste al mondo
Come un figlio da ripudiare.
Infanzia
Timidezza e insicurezza
Questo è il delirium tremens
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Mi innamoravo di tutto
PoetrySorgete dalle vostre battaglie! Spetta a voi giustificare o giustiziare il ragazzo che sogna essere il Balilla del duemila. Io dico solo una o due parole per indicare il futuro. Non avanzo che un attimo, per poi voltarmi e riaffrettarmi nel buio. Io...