ETICHETTA

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Non esco mai.

Ricordo il

Terzo principio 

Ad Azione una reazione

Al vincitore la gloria

Al sconfitto il sangue.

E' un'etichetta

Quella che si nasconde

Dietro ogni angolo della città.

È un'ombra in agguato,

Una guardia pronta a rinchiudermi.

Un peso che mi schiaccia al suolo.

Chi sei te per giudicare la mia vita?

Non serve conoscere la veldà

Nel duemila.

Ipocrisia figlia d'infamia.

Per questo non esco da una settimana.

Per questo resto al buio.

Scrivo di notte certe pare

Solo o deluso?

Perchè mi guardi così?

Ti faccio pena se mi denudo

Davanti a te?

Ferito da quattro parole

Viscose attaccate alla schiena

Indolente, Paranoico

Arrogante, Logorroico.

L'etichetta non ha colori.

Bianco o nero?

Dentro o fuori?

Tristi le anime

Che mettono tutto in ordine.

Non mi vergogno

Nel confessarti

Che la mia etichetta

L'ho fumata senza ritegno

Per cercare libertà.

Per non vederla accanto al mio nome.

E' scomparsa in un attimo
Anche se temo
Mi logori da dentro.
Ogni respiro si fa ansimante.

Sarà ancora lei?

Colpo di tosse.

E se tornasse a battere cassa?

Dovrei smettere
Di preoccuparmi
Di lei.
Dovrei smettere di fumarla.
Ho capito che
Non esiste contenitore
Per una vita di illusioni.

Io
Sono un bastardo mezzosangue

Che sguazza
In un fango
Fatto di lacrime.

Giuro ne vado orgoglioso.

Voglio volare cento metri

Sopra il suolo.


Flusso di pensieri
Serpenti a sonagli
Racconto
Storie sbagliate
Ad un pubblico nauseante.

Quindi cos'è il progresso

Se devo rinunciare a me stesso?

Mi innamoravo di tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora