Lei?

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I ragazzi osservavano perplessi la nuova arrivata e i suoi accompagnatori ed aspettavano che Silente riprendesse a parlare per spiegare l'assurda situazione in cui si trovavano, come fece:<<Be' ragazzi, bando alle ciance, lei sarà la vostra nuova compagna -disse portando davanti a sé la bimba, come per presentarla- si chiama Willia Mcgregor, di ciao.- La bambina, che continuava a tenere lo sguardo basso, con un filo di voce rispose con un timido ed impacciato  "ciao", - Come avrete certamente notato-riprese il preside- Will non ha ancora undici anni, che sono i minimi richiesti per entrare in questa scuola, ma abbiamo fatto un' eccezione per lei perché a livello prettamente scolastico è al vostro stesso livello, che vuol dire che frequenterà i vostri stessi corsi quest'anno e che si sottoporrà al G.U.F.O.>> 

<<Sta di fatto che da quest'anno Willia è sotto la vostra tutela, al signor Lupin in particolare, che tutti i professori dicono essere il più affidabile tra voi. Adesso vi lascio e buona fortuna. Lupin mi segua un attimo fuori>> Detto ciò Silente e la Mcgranitt accompagnati da Remus uscirono dalla stanza.

La professoressa non si fermò sul pianerottolo delle scale, ma si avviò a passo deciso verso l'uscita dei dormitori. Remus, che era terrorizzato dall'idea di poter spaventare la bimba nel caso in cui avesse scoperto la verità su di lui, disse i suoi dubbi al professore:<< Professore lei è davvero certo che sia un cosa saggia lasciarla con noi? Se scoprisse che io... e se si spaventasse o se lo dicesse a qualcuno?!?>> <<Puoi stare tranquillo Willia sembra solo una creatura indifesa, ma non lo è, nel corso della sua breve vita ha visto cose decisamente peggiori di un ragazzo con qualche pelo di troppo ah, ah, ah.>> Lunastorta era al limite dell'esasperazione <<Comunque lo sa già, il tuo segreto intendo, se n'è accorta non appena ti ha visto, ha molto occhio per questa faccende, e non lo rivelerà mai ad anima viva o morta che sia. Siate gentili con lei ha già patito molto>> Detto ciò con aria triste il professore se ne andò, lasciando il licantropo solo con i suoi dubbi. 

Remus era rientrato in camera dopo la strana conversazione con Silente e i suoi amici lo guardavano con un misto di preoccupazione e di curiosità a cui dovette rispondere <<Tutto ok>> con fare rassegnato. Guardò la ragazzina era seduta sul suo lettino con le gambe a penzoloni che si guardava intorno, forse in cerca di un via di fuga. Lunastorta si avvicinò a lei e vi si sedette di fianco facendola sobbalzare, la bimba era molto timida e non lo guardava in faccia, ma riuscì comunque a dire:<<Mi dispiace, io non volevo... Scusatemi io non voglio essere un disturbo per voi >> La sua voce si incrinò e le sue guance si rigarono di lacrime.

Rimasero tutti di stucco sorpresi da ciò che aveva detto la bimba, credeva forse di essere un fastidio per loro? Fu Sirius a rispondere, mettendole una delle grosse mani sulla schiena in un goffo tentativo di rassicurarla:<<Non dirlo nemmeno per scherzo, qui noi siamo come una sorta  famiglia, di cui tu adesso fai parte e nessun membro è stato o mai sarà di troppo.>> La piccola alzò di un poco lo sguardo su Felpato solo per riabbassarlo non appena ebbe incrociato il suo. Notato che la bambina non sembrava avere nessuna intenzione di rispondere Remus continuò:<<Quindi saresti una sorta di genio?>> La sorpresa vinse la timidezza e lo guardò dritto negli occhi, che a Lunastorta per un istante parvero dei pozzi profondi e placidi in cui perdersi con facilità, quante cose dovevano aver visto... :<<Non credo>> James esplose in una delle sue solite risate spaventando la bambina:<< Come potresti essere al nostro stesso anno alla tua età senza essere un genio? Quanti anni hai detto di avere piccola?>><<10, ma a marzo ne farò 11>> Disse guardandosi intorno come se avesse appena rivelato un segreto di sicurezza nazionale e stesse aspettando delle terribili conseguenze. 

Remus, volendo farla sentire a suo agio prima di porle quella domanda, insistette <<Che giorno di marzo?>> << Il 16...>> <<Il mio è il 10, sono vicinissimi!>>Esclamò cercando di alleggerire la situazione che si stava facendo pesante, perché lei lo stava guardando ansiosamente aspettando la domanda e i suoi amici erano impazienti di sapere come avrebbe gestito la cosa. <<Ti faccio paura, piccola?>> Lei scosse la piccola testa <<No e t-ti giuro c-che non dirò niente a nessuno>> disse con tono sicuro ed allo stesso tempo timoroso <<Vi prometto che non dirò niente di niente>> Disse rivolgendosi a tutti e quattro i ragazzi, tre dei quali erano molto confusi poiché non sapevano ciò che Silente aveva detto a Lunastorta. <<Nemmeno del cane, del cervo e del topo>> Aggiunse.
"Ok questo é spaventoso" 

La piccola amica dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora