Il fiume dei pensieri

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La mattina successiva Remus si svegliò in infermeria tutto dolorante e con varie ferite fresche, ma sollevato di aver superato anche quell'ennesima luna piena. Sul letto davanti a lui, notò, era seduta una figura scura, che sul momento non riconobbe. Per un istante ebbe il terrore di aver involontariamente ferito qualcuno ed essersene dimenticato, ma quel timore, che comunque non lo lasciava in  pace, era irrazionale, in quanto era certo di aver passato la notte intera rinchiuso nella Stramberga Strillante ed inoltre nessuno dei suoi amici si era ferito, infatti, tutti e tre lo avevano riaccompagnato esanime in infermeria quella mattina all'alba.  Non appena, però, i suoi occhi stanchi gli permetterono di mettere a fuoco riconobbe in quella figura Will, che accortasi del fatto che fosse sveglio gli si avvicinò fino a portarsi di fianco al suo letto  "Ciao" "Ciao" "James ieri mi ha detto di portarti questa stamattina, aspettavo che ti svegliassi" Disse Willia offrendogli una barretta di cioccolata di Mielandia. "Ti ringrazio, la metteresti sul comodino, per favore?" "Certo, come stai?" "Non troppo male, però mi sa che rimarrò qui ancora almeno fino a domani" Will, prima di rispondere borbottando, abbassò lo sguardo con un che di nervoso "Sì...ehm...ok" Remus, incuriosito dallo strano comportamento, per quanto potesse esserlo nel suo stato, le  chiese  "Tu, invece, come stai?" "Bene, bene, ora devo andare a lezione, ci vediamo" Rispose frettolosamente alzando leggermente il capo ed allora Remus,  notando le sue profonde occhiaie, decise di trattenerla ancora un attimo sfiorandole il braccio prima che lei potesse sfuggire. "Sei sicura di stare bene, Will?" "Sìsì, tutto ok" Ma a contraddire la sua affermazione c'era il fatto che aveva il polso destro, quello afferrato da Remus, avvolto da una spessa fasciatura bianca. "Cosa hai fatto qui?" "Niente di ché, alle scale piace cambiare, sono inciampata stamattina mentre venivo qui" Remus non seppe dire se stava o meno mentendo, ma decise di crederle, più perché era esausto che per altro. "Ah, devi fare più attenzione o Madama Chips ti rinchiuderà qui come fa con me" "Meglio che stare il Sala Grande" Ridacchiò lei. "Va bene, ora vai a lezione, non fare tardi. Hai fatto colazione?" "Non preoccuparti Remus. Posso tornare più tardi?" "Certamente, però non saltare pranzo" A questo punto sorrise e se ne andò. Remus trascorse il resto della mattinata immerso nei suoi pensieri, disteso immobile a fissare il soffitto in uno stato di dormiveglia. Il suo pensare lo portò, come al solito, nei posti e nelle possibilità più disparate. Si può dire che pensava a talmente tante cose da non pensarne realmente nessuna, tuttalpiù che a metà di una riflessione si addormentava ed al risveglio non ricordava più come poter giungere ad una conclusione e perciò incespicava nei suoi recessi mentali in cerca di qualcosa a cui aggrapparsi, di cui sentiva la presenza, ma che non riusciva ad afferrare, che ogni volta gli sfuggiva dalle dita. A vederlo da fuori Remus pareva un vegetale, dallo sguardo vacuo e privo di vita, quando invece al suo interno ribolliva ed era trepidante di domande e dubbi e paure. Non è forse vero che ogni cosa estremizzata diviene il suo opposto? Come il freddo, quando si scende troppo il gelo brucia come il fuoco. In ogni caso questi moti interiori e il non riuscire mai a trovarvi una fine lasciavano Remus stanco, svuotato e triste. Questo suo lato lo assaliva quando era molto stanco e non riusciva a trattenere il fiume dei pensieri, non gli piaceva affatto quando accadeva perché inevitabilmente si ritrovava a riflettere su di sé e sulla sua condizione, con un misto di disprezzo ed autocommiserazione. Non poteva, però, negare che alle volte era utile lasciarsi andare al flusso dei pensieri perché gli permetteva di vedere le cose da un'altra prospettiva e più chiaramente anche se il più delle volte nelle sue riflessioni anziché analizzare oggettivamente le cose preferiva ignorare delle variabili, quelle che lo avrebbero potuto condurre in campi spiacevoli, e quindi si autoconvinceva che fossero insensate . E così accadde anche per Will, Remus si arrovellava per cercare di capire il suo comportamento, perché? continuava a chiedersi Remus  

"Perché?. Allora...Uno: Perché aveva le occhiaie? Logicamente ha dormito poco o male. Perché? E' possibile che essere da sola in dormitorio la abbia messa in soggezione, d'altronde è piccola. Però non ha senso, lei sembra solo piccola, no no deve essere così, si è agitata perché noi non c'eravamo. Forse era anche preoccupata per noi, sì sì deve essere così. Due: Il braccio? Una fasciatura parecchio spessa... o un taglio profondo o una slogatura? Diciamo slogatura, avrebbe senso era stanca, non ha fatto attenzione ed inciampando ha messo male il polso. Sensato...sensato. Diciamo un taglio, non avrebbe molto senso con una caduta. No No! Niente taglio è una slogatura. Perché era accigliata e voleva andarsene in fretta? Forse era in ritardo, no non ha senso, Madama Chips la avrebbe mandata a lezione come fa con gli altri. Forse non le piace l'infermeria, in effetti non è un posto molto allegro. No non ha senso, perché allora ieri ci era rimasta senza problemi, però ieri Madama Chips ha detto di volerla tenere in osservazione, questo centra qualcosa con il suo comportamento!? No, non lo so. Che mal di testa! E se invece mi sto arrampicando sugli specchi? E se semplicemente il problema sono io? Sì deve essere così, come sempre. Però ieri non sembrava spaventata o disgustata...però ieri non ero ferito e sanguinante. Ora basta Remus! Non importa, probabilmente era solo stanca perché ha dormito poco, ci si potrà alzare male dal letto ogni tanto, no? Non importa, perché lei non mi odia: mi ha chiesto se poteva tornare dopo! Però forse è per dirmi che non mi vuole più vedere? No No lei ha detto che siamo amici, però lo ha detto ieri, no no, basta, lei non mi odia lo so, basta, è tutto ok, è inutile rimuginare. Pensato tutto ciò Remus si addormentò in un breve sonno agitato.

La piccola amica dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora