Il giorno successivo passò come il precedente, Will seguiva come un'ombra silenziosa i malandrini alle lezioni, l'unica differenza stava nel fatto che di fianco a lei c'era il posto lasciato vuoto dalla mancanza di Remus. Dall'altro lato però c'era immancabilmente Sirius nel tentativo di procacciarsi una punizione, a stento Will riusciva a trattenersi dallo scoppiare in una fragorosa risata. All'ultima ora di lezione il posto di Remus venne occupato da una ragazza dai capelli rossi, che venne immediatamente guardata male da Will, a cui morì la risata sul nascere e che divenne seria e rigida. Lily Evans, perché di lei si trattava, era incuriosita da quella ragazzina, ma non aveva avuto occasione di avvicinarla il giorno precedente, perché era scomparsa insieme a Lunastorta, perciò aveva deciso di metterla alle strette e farle le sue domande a lezione, da dove non poteva fuggire. La ragazza le toccò una spalla per farle alzare lo sguardo e presentarsi "Piacere io sono Lily Evans e tu sei?" "Will" Rispose la ragazzina abbassando velocemente lo sguardo e dedicandosi a seguire la lezione. "Mi hanno detto che sei in dormitorio insieme a Potter e masnada, è vero?" "Sì è vero e non sono una masnada" Rispose velocemente senza alzare il naso dal libro. Sirius, che si accorse di questo scambio, si intromise prontamente e con tagliente ironia "Evans, non tormentare Will con le tue domande, è timida e tu sei assillante, proprio una pettegola" "Fatti gli affari tuoi Black, volevo solo fare amicizia" Lo interruppe Lily. "Allora Will, come ti" La sua domanda venne fortunatamente interrotta dal professore che la richiamò al silenzio.
Finita la lezione Will fuggi dalle grinfie dei curiosi per raggiungere l'infermeria. Nel mentre Lily fermò Potter e Black per chiedergli "Cos'ha che non va la vostra amica?" "Niente solo non le piacciono le racchie" Rispose ridacchiando Sirius "Dai ragazzi seriamente..." "Nulla solo è molto timida, la conosco da due giorni e quello che ho capito è che non le piacciono molto le persone" Aggiunse James in un tono quasi serio "E' un po' come Lunastorta, infatti vanno d'accordo, però a me piace, è brava ed è anche sveglia" Concluse Felpato. "A proposito di Remus, dov'è?" "E' caduto dalle scale questa mattina ed ora è in infermeria." Mentì James "Di nuovo?!" "E' sbadato" Rispose Sirius scrollando le spalle, sperando che la bugia fosse abbastanza credibile. Poi si diressero insieme in Sala Grande per pranzare.
Will arrivò in infermeria, dove Remus stava leggendo un libro con una tazza di the fumante sul comodino. Non aveva un bell'aspetto, anzi tutt'altro...A Will fece inevitabilmente molta pena. "Ciao" "Ciao" "Come stai?" "Da schifo come ieri" Disse sorridendo appena Lunastorta, aveva il viso pallido e imperlato di sudore freddo. "Tu come stai?" "Abbastanza bene" Rispose Will sedendosi in fondo al letto di Remus "Perché non sei a pranzo con gli altri? " La ragazza scrollò le spalle "Non mi andava, non mi piace quella sala con tutta quella gente, comunque non ho fame" "Poi oggi c'era una pazza" "Una pazza?" Chiese stanco, ma anche divertito Remus "Sì, una pazza, mi ha detto di voler fare amicizia!" "O cielo" Ridacchiò il ragazzo "Sì continuava a farmi delle domande!" Insisteva Will serissima, rivivendo con terrore l'episodio con Lily. "Delle domande? Aiuto che follia!" esclamò Remus ridendo, ma improvvisamente si accasciò chiudendo gli occhi e stringendo i denti. L'eccesso di riso gli aveva procurato una dolorosa fitta al costato, aspettò che il dolore scemasse per riaprire gli occhi. Will lo stava osservando in silenzio "Mi dispiace non volevo..." "Non è colpa tua, sono io che sono un rottame" Rispose stancamente lui nel mentre che provava a rimettersi un po' dritto facendo forza sugli avambracci tremanti, era davvero un brutto spettacolo, vedere un ragazzo così giovane ridotto in una simile condizione, allo stremo delle forze, pensò madama Chips, nel mentre che osservava la situazione.
"Posso restare un po' qui con te, Remus?" Chiese Will ad un certo punto "Be' sì certo come preferisci, solo ehm, io, be' io...io tra non molto inizierò a stare davvero male e non penso che tu voglia assistere, Will. Scusami, ma sinceramente preferirei evitare di farmi vedere così ridotto da te." "Va bene allora me ne vado, nessun problema" "No non voglio che tu te ne vada. Facciamo così resta ancora un po', finché non sto ancora troppo male, preferisco parlare con te che pensare" Ammise Lunastorta "Grazie" "Grazie a te. Dai vieni qui e raccontami qualcosa." Will allora si coricò vicino a Remus ed iniziò a raccontargli la sua mattinata tra le lezioni e quello che combinavano gli altri malandrini. Dopo un'oretta Remus le pose una domanda che da un po' lo impensieriva "Perché eviti così tanto le persone? Non ti piacerebbe farti dei nuovi amici?" Lei lo guardò con uno sguardo che trasmetteva quanto sincere e dolorose fossero le sue parole "Non riesco a fidarmi delle persone, mi fanno paura" "Ed allora perché stai parlando con me?" "Perché Silente mi ha detto di potermi fidare di te, ed io mi fido di lui, mi ha salvata" "Da cosa?" Will non rispose "E' una delle cose di cui non si può parlare?" "Già". "Adesso Will si è fatto tardi, meglio che torni in dormitorio" Continuò Remus poggiandosi una mano sugli occhi, questo gesto venne subito notato dalla medimago che si avvicinò con il solito secchio. "Su Will spostati Remus ha bisogno di riposarsi, che gli manca solo un'ora" Will saltò allora giù dal letto dell'amico e gli augurò buona fortuna, poi se ne andò dall'infermeria. Appena fuori di essa incontrò i malandrini che le dissero che quella notte non avrebbero, per ovvie ragioni, dormito nella loro stanza. La ragazza continuò per la sua strada, mentre i malandrini raggiungevano Remus. La professoressa Mcgrannit la aspettava.
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La piccola amica dei Malandrini
FanfictionE se i Malandrini fossero stati in 5, se uno di loro avesse potuto salvarli tutti?