Già prima che la limousine oltrepassasse il cancello della villa Salvatore, riuscivo a vedere i componenti della famiglia in attesa che arrivassimo. I genitori erano intenti a salutare i figli con sorrisi ed abbracci. Solo in quel momento mi rendo conto del fatto che Trevor non si era fatto vedere stasera. Ma ormai la sua assenza è diventata così ridondante, che mi ci sono abituata. La delusione non ci mette molto a farsi sentire, ma cerco di inghiottire l'amarezza che mi aveva pervaso i sensi. Mi concentro sulla scena e riesco a scorgere i vari tentativi di Miss Carsy di farsi notare dal suo spasimante. Il volto di Alex è, però , impassibile e il suo sguardo fisso sulla limousine. Fissi su di me. Brividi. I vetri sono scuri e mi viene il dubbio che riesca a vedere attraverso. Ma scaccio velocemente questo pensiero e mi concentro su Vivy. Il vestito azzurro le dona moltissimo. Le piegature sul corpetto rendono la sua figura ancora più snella e non posso fare altro che guardare un Jason con gli occhi fissi sull'angelo. "Oh, Jason. Un pò di contegno. Non vorrai mica sbavarle sul vestito?" gli dico stuzzicante e come risposta ricevo un'occhiataccia. Scendiamo dalla limousine per salutare i signori Salvatore, anche se la cosa non mi entusiasma molto. Tom fa il gentiluomo e mi porge la mano nel scendere. La prendo tanto per non farlo rimanere male "Oh Hope, sei un vero incanto" mi dice la signora Salvatore e e abbozzo un sorriso di ringraziamento. Mi volto verso l'angelo a cui è attaccato una sanguisuga con un vestito rosso attillato. Non mi piace che i suoi fari verdi siano puntati su di me, mi mette agitazione. Appena ho il coraggio di guardarlo, lui si gira verso Carsy. Vigliacco! Lei intercetta il mio sguardo e si stringe ancora di più al suo braccio. Io la guardo pietosamente. Mi giro verso l'altra bella coppietta. I genitori della mia amica stanno facendo delle foto a Vivy e Jason, uno più teso dell'altro. Ovviamente entrambi possiamo apparire nelle foto. Tom si avvicina a me "Che carini i due piccioncini. Ammettilo, anche la mia presenza ti fa questo effetto." mi dice dandomi una spintarella. "AHa, ti piacerebbe." dico ma poi rido insieme a lui. Tom è sempre capace di farmi sorridere, anche se sono tesa come una corda. Gli metto la mano intorno al braccio e lui mi guarda sorpreso. Forse dovrei essere più gentile con questo succhiasangue. "Peccato, noi non possiamo farci una foto. Anche se oggi sono bellissimo" dice guardando di nuovo mio fratello e Vivy. Ignoro la frase finale e annuisco. Poteva essere un bel ricordo. La cosa positiva è che neanche Carsy non può apparire nelle foto. la nostra, diciamo, è un'eccezione alla regola. Mi giro verso di lei, ma sembra troppo indaffarata a parlare con un Alex, che sembra ignorarla completamente. Ne approfitto per guardarlo da capo a piedi. Ha un completo grigio con camicia nera. Alla cravatta elegante ha preferito lasciare due bottoni aperti. Da come gli sta stretta la giacca, direi che ne ha anche tanti di muscoli. Quando si volta verso di me, sono io che mi giro, facendo finta di nulla. Eh sì, vigliacca! Finalmente i "benedetti" genitori ci lasciano andare. Sulla limosine mi ritrovo sul sedile davanti all'angelo con la sua dama. Cerco di tutto per non incrociare il suo sguardo, ma non c'è molto da guardare, se non il bracciale che mi ha regalato Tom appena prima di salutare Charity. Tocco i petali di stoffa della rosa viola al polso e ci gioco, cercando di ignorare il discorso di Carsy su quanto tempo ci hanno messo i sarti a confezionarle l'abito. Alex sembra una statua di bronzo, impassibile nell'espressione e nei gesti. Tom intanto chiacchiera amabilmente con la nuova coppia e io mi sento come l'intrusa a una festa. Il viaggio alla High school è più breve di quanto pensassi, forse perché pensavo saremmo andati a prendere Carsy a casa sua. Ma a quanto pare l'angelo non vedeva l'ora di vederla. La limousine si ferma davanti all'edificio e io scendo dopo per ultima. Tom si è completamente dimenticato di me e ,scendendo, per poco non cado a terra per colpa dello strascico. A quanto pare lo squarcio che mi arriva fino al ginocchio e che odio, non mi serve a nulla. Almeno non a evitare di andare addosso alla sagoma che a mala pena si è degnata a sorreggermi. I nostri volti sono così vicini che riesco a vedere la pupilla nera dilatarsi. Mi stacco velocemente, farfugliando uno "scusa". Lui continua a guardarmi "Fai attenzione con quelle unghie" mi dice guardando i segni delle mie unghie lasciate sulla sua mano. Oh, Dio. Apro la bocca e la richiudo come fossi un pesce, ma Carsy chiama Alex e lui si volta ignorandomi. Tom, Jason e Vivy si sono fermati ad aspettarci all'entrata. Che cavaliere il mio Tom, penso mentre cerco di raggiungerli, cercando di non cadere. L' interno della palestra è tappezzata di striscioni argentati e una grande palla a specchio nel mezzo. La parete da arrampicata è stata tappezzata di fiocchi di neve bianchi. A un angolo è stato allestito un buffet, preso già d'assalto. L'insieme non è male, se non fosse per il fatto che la sala è strapiena. E sinceramente, voglio evitare un altro scontro con la statua di Michelangelo. La musica e le voci mi impediscono di sentire quello che dicono gli altri, nonostante il mio udito da vampiro. Ci sediamo a un tavolo allestito con una semplice tovaglia azzurra e decorazioni invernali. Vivy si siede accanto a me "Mi spiace di averti ignorata così tanto, ma sai con Jason perdo il controllo delle mie azioni" dice con un sorriso vergognoso. "Hey, stasera pensa solo a voi due. Io mi arrangio, non ti preoccupare." la rassicuro io. Magari riesce a rendere più sensibile anche Jason. Mi giro verso la sala e mi accorgo che tutti stanno guardando il nostro tavolo. Non avevo dubbi su questo. Soprattutto in presenza di Miss Carsy. Dopo una mezzora trascorsa chiacchierando con Vivy, il mio caro fratellone si avvicina alla mia amica e le chiede di ballare. Tom mi guarda, ma da come ricambio lo sguardo si limita a risedersi sulla sedia su cui era seduta Vivy pochi secondi prima. Neanche la coppietta perfetta si alza, nonostante siano chiaramente udibili le suppliche di Carsy. Na come? Con un'acconciatura tanto bella, non può andare a farsi ammirare? Tragedy!! Guardo verso Tom ed è tangibile la sua noia. Mi dispiace che debba uscire con una ragazza terribile come me. Jason e Vivy si sono lasciati andare al ritmo di Titanium di David Guetta. Mi alzo di scatto e trascino un Tom alquanto sorpreso in pista. Inizialmente mi muovo in modo impacciato, ma poi prendo sicurezza e muovo il corpo a ritmo di musica. Intanto si sono avvicinati gli altri due ballerini e ci scateniamo insieme. Mi volto verso Carsy che ci sta guardando con occhi invidiosi e io le sorrido. Un sorriso che lei ricambia con un'occhiata carica di odio. Per pochi secondi il mio sguardo incontra quello di Alex, ma subito mi giro verso gli amici. Ormai intorno a noi si è formata la folla e gli sguardi sdolcinati dei ragazzi e quelli odiosi delle ragazze stanno rovinando l'atmosfera. Così mi allontano dalla pista per prendere un drink con Vivy. Io prendo un Martino, mentre la mia amica si serve del Punch. Lo finisco in due sorsi e torno a ballare. Sulla pista trovo anche Alex e Carsy che si struscia tranquillamente addosso al suo compagno di ballo. Quella visione mi disgusta e sono tentata di tornare al tavolo, ma la musica cambia e il Dj mette un lento. Vengo letteralmente trascinata al centro della pista da Tom che mi mette le mani intorno ai fianchi. Per sua fortuna non si è attaccato troppo, altrimenti un calcio "lì" gli sarebbe arrivato. Lo guardo alzando un sopracciglio e lui mi guarda con il solito sorriso sfacciato. "Siamo a un ballo e balliamo, no?" la sua sembra più un'affermazione che una domanda. Sembra che qualcosa gli abbia dato fastidio, ma non so bene cosa. In fondo ha ragione e questo potrebbe essere l'ultima volta che vado a un ballo. Di certo non è la prima, ma dalle esperienza passate non ho mai amato andare ai balli. Tutte quelle mani addosso, gente che ti guarda senza ritegno, ragazze che ti tirano gomitate, facendo finta che sia stato un incidente. Finalmente mi decido a mettere ad appoggiare le mani sul petto di Tom, avvicinandomi un poco a lentamente, evitando il più possibile il contatto con altre coppie. Ne approfitto per guardarmi intorno e vedo Daniela e Janet ballare con due giocatori della squadra di Basket. Sembra che abbiano fatto a gara a chi mostra più pelle nuda. Però devo dire che lo hanno fatto in modo elegante, dico tra me e me. " You’re like an Indian summer in the middle of winter, like a hard candy with a surprise center" ......" Couse when I'm with him I am...Thinking of you, Thinking of you...." Le parole di Katy Perry mi entrano nella testa come una doccia fredda e automaticamente mi volto verso Alex. Carsy ha appoggiato la testa sul petto di Alex e la cosa mi da stranamente fastidio. Alzo gli occhi sul viso di Alex e lui sta facendo lo stesso. Un brivido mi scorre sulla schiena, ma non riesco a staccare gli occhi da quelli suoi. Se solo capissi cosa c'è in quella testa. Cosa sta pensando in questo momento. E soprattutto, perché mi sta fissando o perché lo stia facendo io. Sento la mano di Tom premere sulla mia schiena e solo questo mi fa voltare. I suoi occhi sembrano due pozzi neri e io lo guardo con aria interrogativa. "Hope preferirei che tu mi dica che non hai voglia di ballare. O almeno non con me!" mi dice, guardando per un momento l'angelo che mi sta facendo impazzire in questi giorni. Non riesco a intercettare subito il suo messaggio. se solo questo mal di testa mi lasciasse in pace. "Cosa intendi dire?" chiedo con voce dura. "Oh ti prego. E' tutta la sera che non fai altro che fissare quei due." dice staccandosi un poco e sorridendo amareggiato. Non può essere. Gelosia? "Se è quel che pensi, allora sei un idiota! E poi cosa ti importa di cosa faccio io?" mi fermo di botto, ma ormai sono come un vulcano che non riesce più a placare la sua furia. E' già tanto se sono venuta a questo stupido ballo con te!" sbraito io. Anche Jason, Vivy si sono fermati, come molte altre persone sulla pista. Non ho il coraggio di voltarmi verso colui che è la causa di questo litigio. "E dovrei ringraziarti, Hope? Per cosa poi? Per avermi ignorato tutta la sera?" risponde lui con un tono ferito. ho la gola secca e la testa sembra che mi stia scoppiando. Ma che diamine mi sta succedendo? Non so neanche cosa rispondergli e mi limito a dire "Mi spiace se non sono la ragazza perfetta da portare al ballo! Buona serata" dico infine prima di andare verso l'uscita. Vivy mi segue, ma io la fermo "Torna pure dal tuo caro Jason. Non mi serve la tua pietà" le dico con voce secca, ignorando il fatto che anche la musica si sia fermata. Sento la vipera dire " Sta solo facendo una scenata per attirare l'attenzione" .Non aspetto alcuna risposta e mi catapulto fuori. L'aria sembra peggiorare la mia situazione e per poco non cado. Riesco ad allontanarmi dalla porta, dove una coppia sembrava aver perso ogni contegno o buonsenso. Mi appoggio a una parete e sento lo stomaco andare in subbuglio. Una mossa e tutto ciò che avevo bevuto si ritrova a bagnare l'asfalto. Qualcuno mi tira indietro le ciocche di capelli, finché il mio stomaco non si libera di ogni sostanza. Forse era meglio non bere qualcosa che non fosse sangue. In quel momento mi ricordo del fatto di non aver mangiato, anzi "bevuto", nulla dalla sera prima. Più che altro è l'odore del sangue che emana il corpo dietro a me che mi manda il cervello in tilt. Mi giro, pensando che possa essere Vivy o un altro umano, ma mi ritrovo a guardare in degli occhi preoccupati. "Stai bene?" mi chiede Alex con quella sua voce roca. E' la prima volta che lo sento parlare questa sera e la cosa mi provoca un'altra scossa. Mi sta tenendo per un braccio, mentre cerco di ritrovare l'equilibrio.....e la parola." Sì...sì, credo." rispondo. "Non devi bere nulla che sia prodotto da un umano. non puoi sapere cosa c'è dentro2 mi sta forse dicendo cosa posso fare? Ma mi limito ad annuire. "Cosa succede?" mi chiede con un tono preoccupato. Preoccupato per sua sorella, immagino. "E' troppo per me. Non sarei dovuta neanche venire" dico cercando di staccarmi da lui, ma sembra che la presa non allenti. "Hope...." ha detto il mio nome con una tale enfasi che alzo stupita lo sguardo "....ora entri a scusarti" mi dice tornando al suo solito tono arrogante. Come non detto. Strattono il braccio per liberarmi e mi allontano il possibile per riuscire a parlare decentemente. "Non esiste. Io non ho fatto proprio nulla!" "Smettila di fare la principessina. E' tutta la sera che hai una faccia da funerale. Nessuno ti ha trascinato qui e tu non puoi prendertela con chiunque per quello che ti capita!" mi
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The Light side of Dark
RomanceHope ha 18 anni da ormai molto tempo ed é di una bellezza immortale. Essere diversa non è altro che un tormento per lei. Imprigionata in una vita che non le appartiene e schiava di una sete impossibile da saziare. La sua intera esistenza cambierà q...