capitolo 12

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Pov Alexandra
Ho appena finito di scrivere il tema che la signorina Muriel ci aveva assegnato e proprio in quel momento lei dice 《non mettete i vostri nomi sui fogli e una volta che avete finito, venite a posarli qui》io mi alzo insieme a qualche altra persona e poso il mio foglio sul tavolo, mentre mi giro mi scontro con qualcuno e quando alzo lo sguardo noto che la persona a cui sono andata in contro è Gilbert 《scusa》dico e lui ridacchia poi posa il foglio e prima di tornare al posto mi dice 《fa niente》.
Torno anche io al mio posto e poi la Muriel prende parola 《Bene, anche oggi faremo uno scambio d'idee, infatti adesso vi riconsegnerò i fogli in ordine sparso e voi dovrete leggerlo e scrivere su un altro foglio i vostri pensieri riguardo al testo che leggerete, tutto chiaro?》tutti annuiamo e si sentono alcuni "mhmh" oppure "si" o anche "ok".
Mi arriva un foglio dalla scrittura molto disordinata, mi accorgo subito che c'è scritto molto poco, lo inizio a leggere ma la Muriel parla 《potete iniziare》quindi mi concentro sulle parole:

Io credo, ansi sono certo che tutte le donne debbano stare al loro posto, cioè a casa a badare ai figli e a fare le mogli, gli uomini devono andare a lavoro per portare i soldi in casa e penso che il femminismo sia solo uno dei tanti capricci delle donne, se la mia futura moglie volesse continuare a studiare io glielo impedirei, insomma dovrà stare a casa a ricamare e a badare ai nostri figli mentre io andrò a faticare.

Quando ho finito di leggere quel testo rimango sbigottuta, come si può pensare ancora cose così, prendo un foglio, l'inchiostro e la penna ed inizio a scrivere:

Io penso che la persona che ha scritto questo testo abbia la testa rivolta verso il passato, che non per forza deve essere la donna a stare a casa o il contrario, non ci dovrebbe essere una persona più importante tra due sposi e che una donna anche se sposata possa continuare a studiare per avverare i suoi sogni, poi se la donna decide di voler stare a casa come un soprammobile è una sua decisione, ma sono convinta che ogni singola donna debba essere libera di fare, pensare e dire ciò che vuole, essere libera.

Quando ho finito prendo i due fogli e li poso sul tavolo davanti alla Muriel che appena torno al posto mi sorride per poi leggere ciò che ho scritto, la vedo sorridere ad un certo punto dice 《bene, avete finito?》molti si alzano per dare i fogli alla Muriel che poi dice 《bene, questa sera li leggerò e domani vi dirò che ne penso, ora passiamo ad algebra, su aprite i libri》.

*due ore dopo*
Sono all'ingresso e sto prendendo le mie cose, mi metto la sopraveste e prendo il cesto poi esco dall'edificio.
Sorrido vedendo Gilbert che mi aspetta quindi mi dirigo verso di lui, però qualcuno si aggiunge a noi... Robby... 《Alexandra, oggi ti accompagno a casa》io non dico niente mentre il mio futuro sposo si posiziona tra me ed il mio migliore amico.
《Quindi di che parlare di solito?》chiede Robby, io e Gilbert ci guardiamo e prima che io possa rispondere Gilbert parla 《mha, in verità niente di interessante, per esempio com'è andata la giornata scolastica》quindi poi Robby rivolge il suo sguardo su di me per poi dire 《di chi era il tuo testo oggi?》io lo guardo e dico 《non lo so, sai, erano anonimi...》sento una piccola risata che cerca di essere repressa da parte di Gilbert 《però era una persona completamente bigotta》dico continuando a camminare 《a me credo sia capitato quello di Anne, era pieno di paroloni sensa senso e parlava del femminismo come se fosse una religione》dopo ciò lui alza gli occhi al cielo e mi mette un braccio sulle spalle che io tolgo subito e lui mi guarda male ma prima che potesse contestare dico 《invece quello che ho ricevuto io è questo, l'ho ricopiato, non chiedetemi il motivo, non lo so》poi passo il foglio di carta a Robby che dopo averlo letto dice 《oh! Ma guarda ti è capitato il mio!》chissà perchè non sono sorpresa.
Io, Robby e Gilbert arriviamo al bivio che divide la mia casa da quella di Gilbert, Robby sta andando verso casa mia senza nemmeno salutare Gilbert, io mi fermo dietro di lui e dico 《ci vediamo domani Gilbert》gli sorrido e me ne vado.
Arriviamo davanti casa mia e ci fermiamo, o perlomeno io lo faccio, Robby continua a camminare 《che fai non entri?》chiede lui girandosi 《perchè mi hai accompagnata?》 Dico avvicinandomi a lui 《perchè voglio chiedere una cosa a tuo padre》io annuisco in silenzio ed entro, mia madre si trova in salotto, sta ricamando 《oh! Roberth, non sapevo venissi, Alexandra perchè non ci hai detto niente?》mia madre mi guarda ed io dico 《non lo sapevo... dice che deve parlare con mio padre...》detto ciò mia madre si alza e va fuori, torna poco dopo con mio padre, sorride e dice 《bhe, ero qui per chiedervi se potessi accompagnare Alexandra a scuola e poi a casa...》io spalanco leggermente gli occhi mentre guardo verso i miei genitori che per fortuna non se ne accorgono 《certamente, ma potrei chiedere il motivo di questa improvvisa decisione?》dice mio padre 《bhe, perchè torna sempre con quel Gilbert e non passa del tempo con me, così quando faremo il percorso potremo parlare e conoscerci meglio》

Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia, adesso scrivo subito il prossimo, ma non so se uscirà dopo, questa notte o domani

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