3, qualcosa che ti fa bene al cuore esiste?

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Gli abbracci di una persona importante penso siano piú preziosi del bacio in sé per sè.
Il dimostrare affetto attraverso quel contatto è uno dei gesti piú belli che possano esistere.
Io non ne ricevo uno da circa due anni...l'ultimo è stato quello di mio fratello.
Gli voglio un bene dell'anima, e non per dire, a lui darei la mia vita se servisse. Forse è una delle pochissime persone al mondo che ha avuto l'onore di ottenere il mio affetto.
Mi manca con le sue carezze nei momenti di debolezza, mi manca quando per qualche suo casino ho dovuto coprirlo in cambio di soldi ovviamente...e...è strano dirlo ma sento la sua mancanza quando iniziava a danzare per casa come una farfalla e puntualmente veniva sgridato dalla mamma dopo aver rotto qualche vaso o quadro.

È da questa mattina che penso a tutte le persone a me care che purtroppo ora sono lontane da me, venire a vivere qui è stata una necessità personale.
Avevo il bisogno di poter stare bene e di riempire uno spazio dentro me, quello dell'indipendenza, odio dipendere da qualcuno o qualcosa che ti blocca le ali e non ti permetta di spiccare il volo.

E sempre al pensiero della lista delle persone speciali sento che da poco una persona è entrata a far parte di questa, proprio lui...quel ragazzo è cosí simile a me che riuscirei a comprenderlo solamente capendo come starei io al suo posto. Sento che quello che prova lui sia la stessa mia emozione, è strana come cosa ma fa riflettere su quanto il passato mi abbia insegnato a capire le persone.
L'ho capito fin da subito che Tancredi sarebbe diventato una di quelle persone che puoi veramente chiamare amico.

È passato poco tempo da quando lo conosco ed effettivamente so ben poco di lui, ma qualcosa mi spinge a capire quel suo mondo cosí nascosto da tutti che però voglio portare dentro me.

...

Mi stringo nel lenzuolo rosa attirandolo verso il mio petto e tirandolo giú dal mio corpo con gesto rapidissimo.
Lentamente apro gli occhi e non meno velocemente di prima mi alzo per fare un'abbondante colazione, che speriamo riesca a tirarmi un pò sú le energie praticamente sottosuolo.

Senza troppi fronzoli mi dirigo a lavorare e prima di uscire afferro la mia borsetta color nero che contiene il minimo indispensabile di cui potrò usufruire per queste ore.

Con mio stupore noto che questa mattina per le viuzze di Milano non c'è tanta gente. Il viale piú grande, spesso pieno di persone che vanno a lavoro non è per nulla popolato e ciò mi fa fermare e pensare il motivo di questa desolazione totale.
Ricomincio a camminare anche se incerta di tutto ciò. La brillante idea però non tarda ad arrivare alla mia mente e inevitabilmente mi lascio scappare una risatina nervosa e divertita allo stesso tempo.
È Domenica.

Avevo la possibilità di rimanere nel mondo dei sogni, o degli incubi nel mio letto fino a quando avrei avuto voglia, ma la mia imbranataggine si è scordata della sveglia che suona ogni maledetto giorno.

Il sorrisetto prima presente sul mio volto dato dal divertimento svanisce e sul mio viso compare un espressione piú che innervosita.
Nella mia vita è tutto perfettamente organizzato e preparato al momento giusto e qualche volta questa concezione che ho sulla vita mi ha bloccata dal godermi ogni momento inaspettato o comunque mi ha ostacolato dal vivere a pieno la vita.
E odierei se qualcosa o qualcuno mi scombussolerebbe i piani in tutti i casi. Potrei invece, metterci una pietra sopra nel momento in cui potrebbe accadere qualcosa di positivo.

Faccio retro marcia ma prima che io possa compiere qualche passo mi sento afferrare il braccio delicatamente da una mano morbida. Sussulto e in un millisecondo scopro la persona in questione.

Le mie guance arrossiscono immediatamente ma non sono sicuramente meno colorite delle sue.
Io: Tancredi, dimmi.
Solo ora posso vederlo a pieno, i nostri incontri notturni non mi hanno di certo aiutata a scrutare bene il suo volto, che solo ora noto essere delicato e angelico.
Tancre: oh niente ti avevo vista e...diciamo che oggi sono particolarmente euforico, se vuoi andiamo a fare colazione che ti racconto un pò perchè sto cosí bene...sempre se vuoi ecco.

Si gratta la nuca cercando di nascondere l'imbarazzo sul suo viso.
Io: mi piacerebbe ma ho già fatto colazione a casa e-
Tancre: non fa niente dai, giusto per una chiacchierata mattutina.

Ora sembra pregarmi e pensandoci non ho nulla da fare se non deprimermi, quindi magari qualche racconto di vicende felici mi tireranno su il morale.

Io: va bene, vengo ma sappi che non mangio nulla.
Ci incamminiamo quindi uno affianco all'altro con passo lento mentre lui continua a sorridere probabilmente avendo superato il momento di debolezza avuto precedentemente.
Non mi rivolge parola ma sembra parecchio preso dai suoi pensieri.
Io, al suo contrario sono ferma a guardarlo con la cosa dell'occhio verso l'alto.
Sono molto contenta per lui.

Io: allora ci fermiamo qui? Indico con la testa un bar non molto grande che tiene anche alcuni posti all'esterno.
Tancre: sai che c'è, non ho fame nemmeno io...ci sediamo sulla nostra panchina delle scorse sere?

Mi fa sorridere il nome che ha dato alla panchina, la cui è solita ascoltare le nostre chiacchierate.
Io: direi di sí. Ora senza stare a pensare troppo ci incamminiamo a passo svelto verso la meta prestabilita.

Ed eccoci arrivati in uno sbattere di ciglia.
Tancre: e opplà. Si mette seduto comodamente e stravaccato sopra ad essa.
Successivamente mi metto vicino a lui aspettando che inizi il discorso.
Io: allora, dimmi un pò perchè sei cosí euforico. Decido di anticiparlo e chiederlo a lui.
Tencredi sorride come non aveva mai fatto prima, che io avessi visto, ovvio.
Tancre: oggi a mezzanotte è uscito il mio primo disco, e non potrei essere piú felice di come sta andando in sole poche ore, sapere che le persone apprezzano ciò che faccio mi rende veramente fiero del mio lavoro e ricompensa i pianti e i dolori di una vita intera...sai, scrivere è la cosa che mi riesce meglio e ultimamente sto scrivendo un pezzo che se concluso potrebbe diventare veramente una bomba.

Rimango incantata da queste parole cosí semplici ma che allo stesso tempo mi riempiono il cuore di gioia.
Guardo verso il basso ma continuo a sorridere.
Io: è una cosa bellissima, e sono sicura che questo disco sarà un pò la tua rivincita da tutto il male del mondo, tieniti stretta la musica al cuore che ti fa proprio bene e si vede...sono felice per te.

Tancre: tu invece? Qualcosa che ti fa bene al cuore esiste? Pronuncia codeste parole con tono serio e comprensivo.
Rimango spiazzata e la gola quasi si secca dall'incredulità.
Io: domanda complicata...-

Spazio autrice
Ciao ciao ragazzi, che dite di questo capitolo. I protagonisti stanno iniziando a conoscersi meglio, ma Adele ancora rimane sulle sue...
Dovrei continuare secondo voi?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Baciiii

non so manco piú chi sono	 ~ Tancredi CantúDove le storie prendono vita. Scoprilo ora