Guardo fuori dal finestrino un paesaggio che non conosco, una città che non mi ha visto nascere né tantomeno crescere e a cui non interessa chi sia questo sconosciuto che è arrivato all'improvviso, con solo un borsone logoro rinchiuso nel baule di una macchina lussuosa. Il cielo terso sopra la mia testa è l'esatto contrario della tempesta che inarrestabile scuote tutte le mie emozioni, ma che allo stesso tempo mi rendono incredibilmente vuoto.
"Vedrai". Dice la donna al volante seduta accanto a me. "Ti troverai bene".
Annuisco solamente, incapace di dare voce ai miei pensieri. Forse però è solo il mio modo di proteggermi, di restare al sicuro dopo tutto quello che è successo. O forse è perché non posso permettermi di andare contro la volontà di mia madre dato che è stata proprio lei a definire questo mio futuro senza nemmeno avvisarmi dove sarei finito.
"Damen ha la tua età per cui andrete d'accordo". Continua lei, decisa a voler riempire questo mio silenzio.
Annuisco ancora, senza darle quello che cerca. Non ne ho la forza, non ancora. È troppo presto, troppo nuovo, troppo tutto. Ma soprattutto non è niente che avevo chiesto.
Sospiro piano voltandomi verso la portiera e mi domando come sia potuto succedere a me, a noi. Noi che non avevamo niente, ma eravamo felici ugualmente, noi due che facevamo i salti mortali per pagare le bollette, ma che non ci importava, noi due che ci vestivamo di abiti usati, ma che portavamo con gran classe.
Stavamo bene assieme, ma poi tutto è precipitato.
E ora mi ritrovo seduto in una macchina costosa con una donna che solo lei conosceva e di cui non mi ha mai parlato, in preda a un senso di panico e irrequietezza che prima d'ora non avevo mai provato.
"Manca poco". Prosegue con le sue chiacchiere e io le faccio cenno di sì un'altra volta.
Davanti a me appare una fila di villette tutte con il giardino curato alla perfezione, come se fosse il biglietto da visita di chi le abita. Chiudo gli occhi e mi chiedo perché abbia scelto un mondo così differente dal nostro in cui farmi vivere. Diverso dai nostri casermoni e da quelle strade piene di buche che la gente comune si guardava bene dal frequentare, come se al suo interno ci potessero vivere solo malviventi e non persone che in realtà avrebbero avuto bisogno anche solo di una parola di conforto.
"Eccoci arrivati!". Esclama felice, orgogliosa di mostrarmi quella che sarà la mia prossima casa.
E questa volta il mio silenzio è dato non dalla noia, ma bensì dalla stupore di quello che vedono i miei occhi. Su una leggera collinetta si erge un'abitazione con dei mattoni faccia vista su gran parte della facciata, un portico con un dondolo, delle sedie, un tavolino con dei fiori colorati dentro un grande vaso e un vialetto che porta al portone d'ingresso. Ma quello che mi colpisce di più è il salice piangente nel bel mezzo del giardino. Ingoio il nodo di inadeguatezza che avevo in gola e davanti a tutto questo sfarzo che prima d'ora avevo solo potuto ammirare, ricaccio indietro le lacrime che spingono per uscire contro la mia volontà.
Il motore dell'auto si spegne e all'improvviso mi ricordo di dove sono e con chi sono.
Scendiamo assieme e poi prendo le uniche cose che possedevo dal porta bagagli prima di seguire quella donna. La vedo prendere un mazzo di chiavi e poi infilarne una nella toppa. "La tua copia è già pronta". Mi fa sapere mentre spinge la porta. Faccio un cenno, incredulo che tutto questo stia sul serio capitando a me.
Entriamo in un salone soleggiato e tirato a lucido, con i pavimenti lisci e scintillanti, nulla a che vedere con il posto dove abitavamo noi, dato che coprivamo il parquet logoro e pieno di buchi con dei tappeti altrettanto vecchi. Mi guardo attorno e ovunque il mio sguardo si posi non vede altro che perfezione e ho quasi timore a muovermi per paura di sporcare il tutto con solo la mia presenza che è essa stessa macchiata.
STAI LEGGENDO
PERCHÈ SEI TU, NON PUÒ ESSERE SBAGLIATO
RomanceJacopo dopo la morte della madre si ritrova costretto ad accettare la sua custodia da parte di una donna che non consce, ma che condivide ugualmente un pezzo della sua vita seppur indirettamente. Damen all'improvviso si ritrova ad avere un "fratell...