Alex e scarlett ( 4 giorno )

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Ieri sera aveva la serata impegnata, ma figurati ! Con tutti quelli che le girano intorno solo per farsi una scopata. Solo per farselo tenere tra quelle magnifiche labbra, farebbero di tutto. Infatti la vedo, la vediamo tutti in un orgasmo plateale impiattato da un fottuto cameriere sotto ad uno sporco tavolino. Lei la mia dea puttana, mi vede e non mi vede. Esco a sentire la musica e attacco bottone con qualche signorina sprovvista di compagno. Sono mie, tutte. Una si ferma a raccontarmi la sua vita, le accarezzo il volto, le prendo la mano. Mi abbraccia. La porto in un punto buio e nascosto. La bacio , le alzo la gonna e mentre ha ancora le lacrime sul volto per quel suo ex, me la scopo. Le tengo le braccia alzate pogggiata su un palo. Le sue gambe  si abbarbicano al mio bacino, la penetro forte, si lascia andare piange e geme, continuò ancora e ancora fino a sentirla scomporsi tra le mie braccia. Le prendo la testa e le indico il mio membro bagnato di lei. La vedo china, sfatta, mezza spoglia con le labbra sul mio sesso. Lo infilo giù fino alla gola la sento sussultare e continuo. "Guardami ! " le dico e lei lo fa mentre vengo e mi sciolgo in un orgasmo pieno di rabbia, tra le sue guance. Una volta ricomposti cerchiamo di andarcene , la tengo sottobraccio , ma incontro LEI. Le strizzo l'occhio e scompaio. Lascio la signorina tristezza di fronte al bar, giusto il tempo per dare indicazioni alla barista circa la mia prossima scopata del giorno dopo. Scompaio in camera , doccia , foto di LEI , sonno .

Oggi  la incontro verso pranzo, esile  nel suo asciugamano. Un tantino scomposta, nervosa, distratta, tanto da aver dimenticato il costume di giorni prima nella tasca dell'asciugamano. Evasiva, crudele. Forse sa di ieri, ma non sa perché. La incontro di nuovo, un momento da sola , sul suo piedistallo di cristallo legge un libro d'amore ma l'amore non sa cos'è , e non è tanto il modo che mi disturba, ma il fatto che io tenti di avvicinarla e lei mi sbeffeggi. Vado via amareggiato. La amo ma lei non ricambia. Passerà , mi passerà forse. Non permetterò a me stesso di odiarla ne' di odiarmi tanto da sfruttare la frustrazione che mi crea,per andare con altre. Ma di fatto sta succedendo e nemmeno me ne dispiaccio. Loro sono felici, perché IO le rendo felici. Torno in camera dalla quale non ho intenzione di uscire fino a cena.

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