Racconti erotici

Alex ( maturita') 9 giorno cartagena

Vivo da due giorni una vita apparente. Il gelo sceso sullo yacht a Palma mi ha donato una rinnovata tranquillità. Ho sbagliato, ha vinto lei. Forse ha ragione, forse non siamo fatti per legarci, forse.. forse.. Ma sono in ferie, e raccolto il mio buon senso e tutta la rassegnazione possibile, mi sono deciso a divertirmi. Dopo Palma ho ritrovato la mia " inconsolabile amica " e ho riversato la mia rabbia e un po' del sadismo che custodisco nello zaino, sul suo corpo di donna ingenua triste e sottomessa. Sembra gradire questo mio passare dall'inferno al paradiso e mi gratifica poi ringraziarla accompagnandomi con lei in giro per la nave. Non ho più fatto escursioni perché quelle erano destinate a Scarlett e non so se le rifarò o lascerò finire questa vacanza crogiolandomi nella quasi totale apatia delle giornate senza scopo. Sono le 7 sulla nave, ho lasciato "l'inconsolabile" nel suo letto per affrontare la mia consueta e quasi solitaria colazione del mattino. Tablet in mano , qualche notizia di lavoro, il rumore del mare che speranzoso si affaccia ai miei occhi... rumore di passi, qualcuno che corre e l'istinto fa pensare a lei. Solo lei lo fa..
Rallenta .. e ci osserviamo così, da lontano come belve che si studiano prima di un attacco. Occhi negli occhi.. ma li abbassiamo. Torno con gli occhi sul tablet non sapendo cosa fare, aspetto. Prendo la tazza  in più che mettono sempre sul mio vassoio, che poi è la sua tazza sin dalla prima volta, e verso un po' di succo d'arancia. Trascorre lo spazio di poco più di un minuto ma sembra che trascorra la vita. Grava tutta in quel momento e temo di sprofondare.
Esita, saltella sui piedi come per sciogliere i muscoli, si china in avanti con le mani sulle gambe. Sospira .. si muove dirigendosi verso di me ..
Non  so se sono all'ennesimo cielo, totalmente impaurito,o incazzato, ma prego il cielo di darmi una possibilità con tutta la calma che ho lasciato scorrere nelle vene proprio per questo momento.