Inutile dire che fu mattina di nuovo. Jimin si alzò dal letto. Sapeva che non avrebbe dovuto farlo.
Andò in cucina per bere un bicchiere d'acqua. Ormai era abituato in quell'ambiente. Lo conosceva alla perfezione o almeno credeva. Erano passati più o meno sei giorni che si trovava in quella dannata prigione.
Notò delle lettere nella fessura della porta. Si fece invadere dalla curiosità e le aprì.
Un brivido gli attraversò la schiena e lanciò il suo contenuto portandosi una mano sulla bocca per evitare di urlare. Il respiro era affannato e il battito cardiaco era irregolare. Appoggiò la schiena alla parete e continuò a fissare quelle carte che giacevano sul pavimento freddo.
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ᴘ ᴏ s s ᴇ s s ɪ ᴏ ɴ// 𝑱𝒊𝑲𝒐𝒐𝒌 [sᴍᴜᴛ⚣︎]
FanfictionDal testo: "Stringeva tra le mani sudate il volante della sua Hyundai grigia. Il tachimetro segnava forse più di cento chilometri orari. Non bastavano. Non bastavano affatto. Scappava da qualcosa, o meglio, da qualcuno. Da qualcuno di pericoloso...