Cinque minuti d'orologio sotto la doccia.
Non di più.
Nonna Ruth non poteva permettersi di pagare una bolletta dell'acqua che superasse i suoi canoni di spesa.
I suoi limiti.
Erano persone limitate, purtroppo.
Spruzzò il suo profumo preferito lungo tutto il collo, poi ci strusciò i polsi che sfregò tra loro con cura.
Indossò la camicia nuova e il pantalone, lievemente più largo sotto, che aveva acquistato insieme ad essa.
Uscì di corsa dal piccolo bagno di casa per andare al locale.
Avrebbe dovuto camminare un bel po' da Forcella fino a Chiaia.
Non aveva una macchina che l'aiutasse negli spostamenti.
"Dove vai così conciato?" domandò la nonna piazzandosi davanti all'uscio.
"Esco"
"Esci? E non mi dici nulla?"
Nonna Ruth era molto protettiva nei suoi confronti, era da sempre la mamma che Louis non aveva mai avuto.
"Non mi succederà nulla, puoi star serena nonna" le sorrise lui, lasciandole un bacio sulla fronte.
Il solito bacio in fronte del condannato.
"Ti prego fai attenzione" disse lei, con gli occhi lucidi e le guance tenute strette nella presa di Louis, che la guardava con amore "Io le conosco bene le tue compagnie, quei ragazzacci non mi piacciono"
"Ti ho detto che puoi stare tranquilla, ti prometto che non combinerò nulla di male"
"Divertiti, tesoro mio" disse lei, allungando la mano fino al taschino della camicia di Louis, infilandogli cinquecento lire e poi battendogli la mano sul petto.
Le sorrise.
Ancora.
La nonna non sapeva che per ogni volta che gli dava una banconota per uscire, lui gliene rimetteva ben due nel portafoglio.
Era una donna un po' sbadata e spesso assente.
Non voleva che se ne accorgesse, perciò preferiva lasciar le cose come stavano.
Lasciando alla nonna la sensazione di essere utile per suo nipote, di essere capace di potergli donare qualcosa di materiale, di concreto oltre che tutto l'amore che gli infondeva ogni giorno da quando l'aveva preso con sé.
Il loro punto di incontro era direttamente fuori al locale, ma ci sarebbe arrivato con Ciccio, suo vicino di casa da quando erano bambini.
"Tommo" lo salutò in fretta, allacciandosi la catenina d'oro mentre usciva di casa.
"Andiamo?" chiese afferrando la medaglietta che gli aveva appena passato quest'ultimo.
"Andiamo"
Napoli alle undici di sera era magica.
Le stelle illuminavano ogni punto del cielo.
La luna si rifletteva nel mare, specchio di tutta la bellezza della grande metropoli.
Attraversarono tutto il centro storico, il gioiello del turismo.
Parlarono del più e del meno fino a quando arrivarono all'inizio di Via Chiaia, poco dopo aver sorpassato l'entrata a Piazza Del Plebiscito, lì abitava Leo.
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'Mmiezzo 'o vico
FanficAnni '60. È tra i vicoli che vive Louis Tomlinson, giovane componente della criminalità organizzata di Napoli. Un perfetto scugnizzo di strada, arrivato in terra partenopea quando aveva solo pochi mesi insieme a sua nonna e ad una scatola di the ing...