Harry si perse.
Infondo era a Napoli solo da pochi giorni, per lui quei vicoli erano tutti uguali.
"Dove sarà questa straccia-Napoli?" domandò tra sé e sé.
Aveva percorso tutta Via Chiaia ignorando tutte le tentazioni esposte nelle vetrine.
Non c'era bar che non tenesse esposta una vetrina colma di cibo al suo esterno.
Pizze fritte, babà, tiramisù, pizzette col pomodoro, parigine.
Era quasi aberrante il modo in cui venivano mischiati dolce e salato.
"Giovanotto, vuoi sederti?"
"Questo è il nostro menù per il pranzo!"
"Qui facciamo il miglior caffè di tutta Napoli"
Ovunque si girasse c'era un commerciante pronto a chiedergli di entrare nel suo locale.
Funzionava così.
A Napoli.
La gente ti invitava ovunque, sempre.
C'era sempre un secondo da utilizzare per bere un caffè al bar.
Anche da solo.
E se non fosse andato così di fretta si sarebbe fermato volentieri.
Nonostante non capisse un accidenti.
Ma qualcuno sentì la sua confusione.
Capì che si fosse perso.
"Ragazzino?" domandò un uomo dal forte accento napoletano, utilizzando un inglese al minimo delle sue conoscenze.
"Dice a me?" si portò la mano sul petto, come per identificarsi.
"Sì! Stai cercando Spaccanapoli, mi sembra di aver capito"
Harry annuì con energia.
"Bene, allora ti basterà girare a sinistra alla fine della strada e poi percorrere tutta la via commerciale, è sulla destra.. la riconoscerai, ne sono certo"
"Grazie di cuore, signore"
Il signore lo salutò con un cenno del capo, lasciandolo solo.
Così riprese il cammino seguendo le indicazioni.
Girò a sinistra.
Eccola, la via più popolata.
Persone, persone ovunque.
Camminavano, chi di fretta e chi con passo rilassato.
Reggendo con una mano una sfogliatella e tenendo un'altra mano in tasca.
Sul cemento su cui camminava c'erano disegni in gesso ovunque raffiguranti madonne, astrattismi, cantanti del momento.
Napoli era arte ovunque.
Era arte nel territorio, negli artisti di strada, nelle architetture.
Si beò di ogni minimo dettaglio che lo circondava.
Tutto quello non c'era a Londra.
Sì, Londra era casa sua, era speciale.
Ma Napoli era illuminata dal sole anche di notte, faceva rumore, era impertinente e prepotente.
Era ladra, ladra di emozioni, di stupore.
Sotto quel sole rovente per poco non sentì di star per svenire.
STAI LEGGENDO
'Mmiezzo 'o vico
FanfictionAnni '60. È tra i vicoli che vive Louis Tomlinson, giovane componente della criminalità organizzata di Napoli. Un perfetto scugnizzo di strada, arrivato in terra partenopea quando aveva solo pochi mesi insieme a sua nonna e ad una scatola di the ing...