Dopo il passato c'è sempre il futuro

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DOPO IL PASSATO C'È IL FUTURO

10 anni fa

"Non capisci Francesco. Tu sei come la pioggia nel deserto... non arrivi mai. Io sono stanco di aspettare quella pioggia. Sono stanco di essere sempre la seconda scelta. Ora scelgo io... ed io scelgo me." Disse Tommaso mentre le sue lacrime rigavano una dopo l'altra il suo bellissimo viso. Era distrutto, un piccolo uomo distrutto e la colpa era solo mia.
"Non sai quanto ti amo..." Cercai di dire o meglio spiegare la situazione ma non voleva ascoltare niente.
"Questo tuo amore mi sta distruggendo. Ogni sogno, ogni progetto, ogni sorriso viene distrutto da questo. Sembra una scena di un film scadente 'Non sai quanto ti amo ma quello che mi chiedi è troppo'. Io non ti chiederò più niente. Anzi meglio solo una cosa. Se mi ami così tanto lasciami andare" Disse guardandomi negli occhi. Riesco perfino a guardare le crepe del suo cuore nei suoi occhi lucidi e rossi.
Quel giorno perfino il tempo era coerente con questa drammatica e distruttiva scena. Il cielo aveva assistito alla separazione di due anime gemelle. Il mondo avrebbe continuato a girare, perché il mondo non conosceva il loro amore, la loro gioia, i loro sorrisi. Il mondo era ignaro di quello che succedeva.
Quel giorno i loro cuori hanno smesso di amare.

10 anni dopo

Per quanto ami il calcio oggi non ho proprio voglia di andare a vedere l'amichevole organizzata da Giulia. Come gli è venuta in mente di pianificare una partita di calcio tra ragazze quando lei non sa nemmeno giocare? L'ultima volta che è venuta alla partita con Pierpaolo si è addormentato sugli spalti.
"Lo so che sei sveglio papà! Non perderemo la partita del secolo solo perché non vuoi andare. Ora alzati e preparati." Se io non voglio andare a questa partita, mia figlia Luana al contrario è molto emozionata.
Secondo lei, zia Giulia regalerà tante perle trash e vuole avere i video in caso di ricatto la prossima volta che farà da babysitter. Un piccolo genio del male.
"Mi alzo! Mi alzo! Ma se io vengo a vedere questa partita, tu domani finirai tutti i compiti e ti interrogherò alla fine" Dissi alzandomi e puntandole il dito contro. Ormai più che padre e figlia, sembriamo due fratelli.
"Certo come se non lo facessi da quando dalla prima elementare." Disse alzando gli occhi per poi correre nella sua stanza a prepararsi, mentre io aggiusto il letto e mi vado a fare la doccia.
"Non capisco perché Giulia a deciso di fare questa cavolo di partita. Io ODIO il calcio!" Dissi rivolta a Stefania che è salita da Roma solo per vedere questa partita dopo le mille insistenze di Giulia.
"Da quello che ho capito è una sfida che ha lanciato Pier e sai che Giulia è competitiva." Disse mentre usciva dal mio bagno con un pantalone sportivo nero e una maglietta rosa chiaro. Semplice ma divino su di lei.
"Lo so... ha addirittura costretto Aurora a giocare. Comprendo la sfida ma così è proprio esagerato." Dissi. Mi alzi per andare in bagno ma prima di entrare mi girai e le sorrisi "Orlando anche vestita sportiva é una stella" Chiusi la porta dopo aver ricevuto un bacio volante.
"Comunque ci saranno tutti. Dayane, Rosalinda, Sonia, tutte le ragazze del GFvip e a tifare per loro hanno invitato anche i ragazzi." Disse urlando un po' per farsi sentire. Ho perso un battito.
Esco dal bagno in mutande con gli occhi sgranati. La guardo ponendole quella domanda che in pochi secondi risponde.
"Si ci sarà anche Francesco. Mi ha chiamato ieri per avvisarmi che sarebbe venuto." Disse leggermente agitata. Lascio perdere la sua strana reazione, per concentrami sul nome appena pronunciato...
Francesco

"Tesoro vado a prenderti i popcorn tu rimani seduta qui con Luca. Non scendere dagli spalti e non ti muovere senza di lui... capito ragazzina!" Dissi con tono serio. Per quanto reputi mia figlia un angelo, devo ammettere che quando vuole sa essere un vero diavolo. Ogni minuto ne combina una.
"Certo capitano. Ma vorrei farti notare che ho 11 anni non 3 e poi io adoro zio Luca. Sarò buona e tranquilla, ma sarò molto più tranquilla con i miei popcorn" Disse facendo gli occhi da gattina. Tutta colpa di mia madre.
"Vado. Tu non perderla di vista." Dissi guardando Luca che mi sorride ed annuisce.

Amori affini - ZorpiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora