"Sei la figlia di Francesco..." Disse scioccato. Dai suoi occhi capisco che tutto si aspettava tranne avere davanti me.
"Si, cioè tecnicamente non é mio padre biologico ma adottivo. Comunque sono sua figlia." Dissi un po' agitata. La sua reazione mi ha un po' sconvolto. Mi aspettavo un 'vai al quel paese', invece mi trovo lui con gli occhi sgranati e le mani tremanti. Mi guarda come se io non fossi vera.
"Mi spieghi perché mi guardi così. Capisco che mio padre non ti ha parlato di me ma anche meno." Dissi allontanandomi di qualche passo da lui. Seriamente mi sta spaventando.
"Pensavo che...che lui scherzasse." Sussurro piano.
"Cosa?" Okay adesso sono incazzata. "Scherzasse? Su cosa esattamente? Sull'adozione? Su mia madre?" Chiesi puntandoli il dito contro. "Fammi capire, mio padre si confida con te. Ti racconta di me, la nostra storia e tu fai un casino mediatico perché pensavi che lui scherzasse? Che cazzo hai in testa?"
Se in questo momento avessi uno specchio davanti a me, vedrei dai miei occhi uscire il fuoco.
"Beh non puoi dirmi che la vostra storia non sembra un film mal riuscito." Disse guardandomi.
"Mia madre é morta a nove mesi dalla mia nascita, la mia famiglia mi ha lasciato in orfanotrofio e l'unica persona che ha pensato a me é la stessa persona che piange adesso per te. Mi dispiace che la storia sia un film mal riuscito, forse quando avrai occasione di diventare un registra farai meglio di me." Dissi girandomi e andando verso Tom.
"Aspetta... Mi dispiace... Io non..." Cerco di dire Tommaso.
"Non dirlo. La cosa che fa più male é il fatto che tu sai cosa significa soffrire. É vero quello che dice la nonna." Dissi girandomi verso di lui.
"Che sarò solo per tutta la vita? Beh grazie." Disse Tommaso esasperato.
"No... Che alla fine rimaniamo sempre e solo io e papà. É questo basta. Non ti preoccupare Tommaso, sistemerò le cose con i social e tu non vedrai più mio padre. Addio." Dissi per poi cominciare a correre verso Tom. Lui mi abbracciò d'istinto, accarezzandomi la spalla.
"Prossima tappa?" Chiese appoggiando il mento sulla mia testa.
"Casa" dissi stringendolo forte a me.
1 mese dopo.
"Anna smettila, ricordati che tra noi due sono io l'adulto." Disse papà con fare ovvio.
"Disse l'uomo che chiede aiuto alla figlia per la cravatta." Dissi ridendo. "Ecco fatto! Ora sei perfetto." Dissi dandoli un pizzicotto alla guancia.
"Io odio le cravatte ma per Andrea questo e altro." Disse ridendo.
É passato un mese da quel incontro. Papà sta meglio, ha lottato tanto ma si é ripreso. Io sono stata aiutata da Tom e dai miei nonni. Sono 20 giorni che non tocca l'alcool, neanche un piccola birra. Passa le giornate al lavoro in concessionaria ma non vuole ancora ritornare in TV. Da più o meno due settimane rifiuta le chiamate di 7gold. Ho raccontato a Lazzaro la sua paura di ritornare sui social e in TV e lui, comprendendo la situazione, ha deciso di mandarci a Bormio per una settimana. Ci siamo rilassati ma non ha fatto cambiare idea a mio padre.
In tutto questo Andrea a proposto a Natalia di sposarlo, in meno di un mese hanno organizzato il matrimonio e oggi, controvoglia, mi tocca andare insieme a mio padre al loro matrimonio. In questo mese Andrea é stato molto vicino a mio padre. Lo visto sorridere é questa cosa mi ha rallegrato il cuore.
"Forza adulto é ora di andare al matrimonio del secolo." Dissi sistemandomi il trucco. Mi girai verso mio padre, lo vidi guardandomi sorridendo. "Cosa?" Chiesi confusa.
"Sei bellissima tesoro" Disse sorridendo e io sorrisi con lui.
Il matrimonio é stato bellissimo. Natalia si é commossa alla promesse di Andrea e lo stesso Andrea tremava la mano quando doveva mettere la fede al dito di Natalia. Un emozione unica. Tutto molto bello... Tranne che tra gli invitati c'è anche Tommaso.
"Non vorrei intromettermi ma ti sei resa conto che tuo padre non fa altro che guardare Tommaso? Per non parlare degli sguardi si Tommaso." Sussurro al mio orecchio Tom.
"Tom non sono cieca... Vedo gli sguardi." Dissi guardando Tommaso. "Mi preoccupa mio padre."
"Perché scricciolo?" Chiese confuso Tom.
"É il terzo bicchiere di vino che beve da quando ci siamo seduti alla tavola. Penso che finirà male questa giornata." Dissi guardando mio padre preoccupata.
Al tavolo sono arrivati i primi e papà é scomparso. Non so cosa sia successo so soltanto che Aurora mi ha detto che Tommaso e mio padre stavano litigando poi mio padre se n'è andato e io non lo trovo più. Forse é meglio andare direttamente dalla fonte.
"Zorzi che cosa é successo con mio padre?" Chiesi appena arrivati dietro di lui.
"Tuo padre era ubriaco e totalmente impazzito." Disse. "Ha cominciamo a dire cavolate e poi a tentato di baciarmi. Seriamente quel uomo ha problemi." Continuo con un tono di voce preoccupato
"Perché stavate litigando?" Dissi ignorando le sue parole.
"Diceva cose sconclusionate. Parlava ma non capivo. Lo sgridato quando mi ha baciato e poi ha preso la macchina e se n'è andato" Disse preoccupato.
"Aspetta! Hai detto macchina! Lui sta guidando la macchina da ubriaco? Quando se n'è andato?" Chiesi agitata.
"Mezz'ora fa. Aspetta tu sei qui... Non sei con lui." Disse indicandomi.
"Perspicace Zorzi. Ma adesso devo trovare mio padre... Ho una brutta sensazione." Dissi cercando Tom con gli occhi.
Lo trovai, stava correndo verso la mia direzione.
"Ha chiamato tua nonna. Tuo padre ha fatto un incidente. É in ospedale."
In quel preciso momento tutti i rumori intorno erano ovattati. Non sentivo altro che 'tuo padre ha fatto un incidente'. No... Ti prego. No di nuovo.
"Anna! Dobbiamo andare" per un attimo riprendo lucidità e seguo Tom dall'uscita del locale seguito da Tommaso.
"Tom" mi fermo guardandolo con gli occhi lucidi. "Se muore anche lui come faccio a vivere?" Chiesi sul punto di piangere.
"Lui non morirà. Lui vive per te. Tu vivi per lui. Oppini non morirà. Lui vivrà per te." Disse asciugandomi le lacrime che scendevano senza controllo sul volto. "Lui vivrà perché ti ama. Lo riporterà da te." Continuo Tom per poi prendermi la mano e stringerla forte.
Lei lo riporterà da me.
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Buonasera.
Domani ultima parte.
Un bacio
Joy ❤️
